Crisi sanitaria. 20 domande per lor signori
di S. I. Cobas
Avevano promesso di riqualificare i grandi ospedali ad alti livelli d’intensità di cura e spostare sul territorio tutte le attività a medio-bassa intensità. Il modello lombardo ha fatto da apripista. Ma il patto miliardario pubblico-privato ha partorito frutti amarissimi e mortiferi! La rete sanitaria territoriale è più arida del deserto dei tartari!
- perché sono stati tagliati alla sanità pubblica 37 miliardi e 100.000 posti di lavoro?
- perché la rete territoriale d’assistenza è rimasta solo sulla carta?
- perché hanno privatizzato le aree sanitarie più profittevoli, e hanno tagliato i reparti d’emergenza?
- perché non sono state chiuse immediatamente le aree più a rischio?
- perché i reparti d’emergenza non hanno retto all’epidemia del covid-19?
- perché i pochi reparti d’emergenza hanno di fatto chiuso a nuovi ricoveri?
- perché si continua a contabilizzare solo i morti dei pazienti ospedalizzati?
- perché viene sottostimato o nascosto il numero dei decessi domiciliari e delle RSA?
- perché si lasciano morire i nostri vecchi nelle RSA senza ventilatori polmonari e senza un addio?
- perché, contro ogni principio sanitario, si è proceduto all’isolamento solo al manifestarsi di gravi sintomi?
- perché non sono stati fatti test tamponi e/o sierologici su tutta la popolazione sanitaria, a cominciare dalle aree a rischio?
- perché, perfino nella ricca Lombardia, gli operatori sanitari non hanno avuto per mesi DPI e ventilatori?
- perché il fiume di bare non rallenta, e i morti non trovano posto nei cimiteri?
- perché non si sono assunti immediatamente, a tempo indeterminato, decine di migliaia di infermieri dalle graduatorie e dall’enorme quantità di precari che lavorano da anni nelle strutture sanitarie?
- perché gli operatori della sanità (eroi-forzati) non possono avere né turni di riposo né ferie?
- perché dobbiamo restare a casa, e al nord, l’epicentro del contagio, si continua a lavorare assiepati anche in produzioni che non sono assolutamente essenziali?
- perché fabbricano i caccia F35, e non l’ossigeno?
- perché nella cosiddetta “economia di guerra”, non vengono requisite tutte le cliniche private e gli alberghi necessari agli isolamenti?
- perché non vengono requisite le aziende per la produzione di mascherine e dispositivi, e si permette invece ogni tipo di speculazione?
- perché il sistema sanitario, oltre a non salvarci dal covid-19, non ha più spazio e cure per le altre patologie?
Tante, tante colpe che hanno prodotto una strage di stato – complici lo stato centrale, il governo, le regioni e le direzioni delle strutture sanitarie pubbliche e private.
Il sistema che si fonda sullo sfruttamento del lavoro salariato e antepone il profitto alla vita e alla salute dei lavoratori e della popolazione comune, può produrre solo caos e morte. Le sue colpe non si potranno mai perdonare, né dimenticare.
Noi lavoratori non dimentichiamo. Non siamo carne da macello!
Comments
Mentre con la “resistenza” operaia, ci si può fare soltanto delle grandissime … pugnette, che ovviamente lasciano il tempo che trovano, ovvero lasciano invariato il sistema di sfruttamento, che diventerà sempre più: sistema di super/sfruttamento! Anche grazie all’illusione dei vari sindacati “autonomi” come il Si-cobas.
- perchè la casta ed il suo contorno, pur lavorando (si fa per dire...) a ritmo fortemente ridotto, si è preoccupata di ordinare per lei stessa fin da febbraio i dispositivi di protezione individuale, che, almeno per tutto marzo, sono mancati alla popolazione e, soprattutto, agli operatori sanitari?