Gaza, una voce, prima di morire
di Fulvio Grimaldi

Youtube -Mondocane video di Fulvio Grimaldi
https://www.youtube.com/watch?v=0f-szdTNZOs
Felice il paese che genera un popolo di eroi
Felice il popolo dove il passato non è passato
Felice l’umanità riscattata dalla Palestina
Felici noi cui una giovane martire palestinese, inseguita dalla morte, ci regala la forza di vivere, di amare e di odiare, nella certezza del bene e del male
Aya, grazie del senso che dai alla nostra vita







































Comments
Aya Ashour 3 gennaio 2025
L’Autorità palestinese decide di interrompere la trasmissione di Al Jazeera, che dire dell’opinione della strada palestinese e dello status giuridico della decisione? I punti di vista della gente sono diversi a Gaza e in Cisgiordania. Dall’inizio della guerra, quando tutte le stazioni radio locali a Gaza sono state tagliate fuori dagli israeliani, i gazawi hanno potuto ascoltare quasi solo Al Jazeera e la sua lunga lista di analisti militari che non capivano nulla di analisi militare, ma descrivevano la strenua resistenza di Hamas e garantivano che poteva sconfiggere un intero esercito pesantemente armato con tank, aerei, artiglieria con i
loro missili fatti in casa. Siccome erano allineati con le posizioni del canale, venivano fatti parlare. Come ha scritto il mio amico Mohamed Mamdouh su Facebook: “Un canale disonesto che ha fatto sentire la voce dell’oligarchia e silenziato quella della maggioranza.
Come avete potuto credere che 2,3 milioni di abitanti di Gaza amino morire per la gloria?” Secondo l’attivista
Muhammad Al-Batta, “la Palestina si risoleverà con la chiusura di Al Jazeera, questo è l’inizio del cambiamento”.
Alcuni abitanti di Gaza ritengono che la decisione limiti i diritti dei giornalisti a svolgere il loro lavoro, ma non confisca le loro macchine fotografiche o telecamere per documentare le violazioni dell’occupazione israeliana.
In Cisgiordania, per molti Al Jazeera ha dato a Israele la giustificazione per commettere massacri e incursioni, amplificando la percezione della resistenza palestinese. Anche la gente di Gaza ha capito che Al Jazeera è partner di Israele nei massacri: pubblica informazioni riservate, dà notizie fuorvianti che causano più vittime, fomenta scontri e sedizioni interni al popolo palestinese, dà più spazio agli ordini del giorno della Fratellanza del Qatar che alla causa del popolo palestinese.
Alcuni associano la decisione dell’Anp a quella di Israele, sostenendo che contribuisca all’obiettivo
dell’occupazione di uccidere la narrativa palestinese. Vale la pena ricordare, però, che la decisione è valida solo in Cisgiordania, non a Gaza. Inoltre, è facilmente modificabile: non è stata presa da un tribunale, basta la volontà politica per farlo, in forza dell’articolo 27 della Legge palestinese che vieta la censura dei media.