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contropiano2

E allora in Sudan? Anche lì, siete sempre voi

di Giorgio Cremaschi

Ci sono stati chiaramente un ordine di scuderia e una campagna organizzata. Lo ha svelato lo stesso ambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled, oramai membro a tutti gli effetti del governo Meloni, con particolari competenze sulla propaganda e l’ordine pubblico.

In un suo lungo post sui social il governatore di Netanyahu in Italia ha accusato tutti coloro che sono scesi in piazza per la Palestina di averlo fatto solo per ragioni politiche strumentali, perché nel frattempo nel Sudan è in corso un vero genocidio, verso il quale i terribili propal sarebbero completamente insensibili.

Assieme al capo propaganda, sono subito scesi nel campo delle tempeste di troll giornalisti politici e opinionisti di destra e liberali, che probabilmente prima non avrebbero neppure saputo trovare sulla cartina il Sudan ed in particolare la regione del Darfur, dove si compiono le maggiori stragi.

E allora il Sudan?”Urlano in coro con l’ambasciatore tutti costoro.

Come se uno sterminio ne attenuasse o cancellasse un altro. “E allora gli armeni?”, intimava il ministro della propaganda nazista Goebbels, quando in qualche consesso internazionale gli venivano rivolte domande sugli ebrei.

Usare un altro delitto per affermare che in fondo non si è così cattivi e forse neppure colpevoli, è la tipica autodifesa di ogni criminale, che però non lo scagiona, anzi. Per quanto mi riguarda il fatto che oggi i sostenitori di Israele si nascondano dietro le stragi in Sudan, è la conferma della loro assoluta malafede e della loro piena consapevolezza del genocidio che Israele sta compiendo a Gaza.

Ma c’è un altro fatto. Le immani stragi di donne e bambini nel grande stato africano, la carestia volutamente provocata per sterminare la popolazione, il genicidio in Sudan insomma, sono in gran parte opera delle milizie denominate RSF, Rapid Support Forces, che spadroneggiano nel Darfur e vorrebbero conquistare tutto il paese.

Queste milizie, colpevoli da anni di enormi crimini, hanno un principale sostenitore che li finanzia e li arma: gli Emirati Arabi Uniti. Questo stato, guidato da una dittatura di sceicchi straricchi per il petrolio, è il primo alleato di Israele nel Medio Oriente.

E a loro volta gli Emirati hanno come primo nemico gli Houthi dello Yemen, che come sappiamo sostengono fino in fondo la resistenza palestinese.

Insomma tutto si tiene. Il principale complice arabo di Israele nel genocidio in Palestina, è responsabile anche del genocidio in Sudan

Quindi quando sentiamo dire: e allora in Sudan? Dobbiamo rispondere: anche lì i criminali siete sempre voi.

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