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Attacco al sistema!

Dream Theater

L’Euro è sotto assedio. Ed i motivi della speculazione sono sotto gli occhi di tutti. Come possiamo negare l’evidenza ed accettare ancora una volta l’ennesima truffa montata dal sistema parassita che sta speculando alle nostre spalle?

imperialismo 3Hedge fund, credit default swap e rating: lo scandalo continua

Ormai credo sia noto a tutti il fatto che contro l’Euro ci sia una presa di posizione violenta da parte della speculazione. Ma quanto sta uscendo fuori in questi giorni è la drammatica conferma di tutto quanto noi temavamo da tempo.
Ma andiamo con ordine, e riportiamo i fatti, indiscutibili e testimoni di quanto è accaduto.

Giorno 15 febbraio. Su IntermarketAndMore pubblico un post. Ma non un articolo come molti altri.
L’articolo era questo: si intitolava “Mercato incerto ma l’Euro ha la strada segnata”.

Un titolo come tanti altri, forse un po’ troppo retorico? Non proprio, perché poi, nell’articolo giustifico questa mia definizione. E la giustifico con questa frase: “La pressione è fortemente speculativa contro l’Euro".
Ma non solo. Riporto anche un grafico dove vengono rappresentati gli short speculativi.
Nell’aria c’era puzza di bruciato. Qualcosa evidentemente non funzionava. Mai si erano visti certi attacchi contro la moneta unica.
Oggi, dopo tanti mesi si viene a scoprire la verità.

 La cena dei cretini

Prendo a prestito il titolo di un geniale film commedia di qualche anno fa per riportare cosa è successo una sera di alcuni mesi fa.
Era il giorno 8 febbraio 2010. A New York si trovano alcuni personaggi. Non comuni. Si tratta di Soros, Paulson, Cohen, Morgan, Monness, Einhorn. E forse anche altri. Una cena che per alcuni era stata solo leggendaria. Invece la cena c’è stata veramente. Il Gotha non della finanza, ma della speculazione. Un gruppo di potentissimi soggetti che qui mi sono permesso di chiamare “cretini” in quanto hanno montato una speculazione incredibile che ha messo a serio rischio la stabilità non solo della nostra Moneta unica ma anche delle nostre economie.

Mi domando io, come possiamo accettare di buon grado una situazione come quella appena descritta? Distruggere il sistema solo col fine del guadagno, replicando in parole povere un attacco simile a quello degli anni novanta contro lira Italiana e lira Sterlina, ignorando le conseguenze per il sistema col solo fine del guadagno?

Ma non temete, la colpa non la si può accollare solo ed esclusivamente alla “cena dei cretini”. Certo, la cena è stata il detonatore. Il mercato, la psicologia, i computer, i sistemi di trading hanno fatto il resto.
Intanto, però, le posizioni short contro l’Euro venivano inesorabilmente montate. E pian piano gli short non commercial non facevano che lievitare.

Ma cosa succede se, all’input ribassista dei più grandi hedge funds, a cui si andavano a sommare sistemi informatici e “trend follower” del mercato, venivano aggiunti altri elementi assolutamente infiammabili, i quali non hanno fatto che contribuire a far divampare un grande incendio?
E quali sono questi elementi?

Sono elementi che, tanto per cambiare sono dominati e pilotati da mani esperte e fortissime.

 

Il primo elemento sono proprio di CDS, i Credit Default Swap. Ormai rappresentano un contratto quasi normale nel mondo della speculazione finanziaria. Ha superato a livello volumetrico i 32.000.000.000.000 di Dollari Usa che tradotto in lettere significa 32.000 miliardi di dollari. Cifre immani, mosse non solo per assicurare il credito (e come si potrebbe , visto che l’ammontare dei CDS è superiore al debito stesso?) ma soprattutto per speculare.
Ma, attenzione, chi è che domina, comanda e pilota il mercato dei credit default swap, influenzando in modo assolutamente determinante anche il prezzo delle obbligazioni ed andando ad intaccare in modo devastante il fattore “fiducia” sugli emittenti e, in questo caso, su una valuta?
Indovinate: le solite note!
Un pool di cinque banche che fanno il buono ed il cattivo tempo.
JP Morgan Chase, Morgan Stanley, Citigroup, Bank of America ed ovviamente l’immancabile Goldman Sachs.
E guarda caso, sono proprio quelle banche che macinano miliardi di utili esclusivamente con il trading e la speculazione. Alla faccia della povera gente e del mercato che ancora vive nel sogno dell’equilibrio e dell’omogeneità. Ma non è finita. C’è la ciliegina finale.

 

Lo scandalo dei rating

Ne abbiamo parlato anche qui, sul blog, in data 7 maggio 2010. La protagonista del misfatto è stata Moody’s, una società di rating che è stata ampiamente criticata dal sottoscritto in questo post intitolato “Moody’s e lo scandalo del rating” .

Ebbene si, la ciliegina è proprio il rating. Se pressione ribassista deve essere, se l’attacco al sistema vuole diventare ancora più credibile ed alimentare ulteriormente preoccupazione, timori e, indirettamente, crollo di fiducia e vendite, ci vuoel una voce autorevole. Quella ufficiale che giudica l’affidabilità degli emittenti. E chi meglio delle società di rating può farlo?
Nessuno. Il conflitto di interessi che veramente clamoroso. Moody’s, come dimostrato nel post sopra citato, è comandata nientepocodimeno che da quel signore attempato che si chiama Warren Buffett. E la rimanente parte del capitale di Moody’s è in prevalenza di proprietà delle solite banche.
Incredibile è stato come hanno agito. A mercato aperto. Volutamente. Per fare ancora più danno.

 

Ma signori, questa è associazione a delinquere, non è finanza!

Un sistema che non può continuare a voler essere credibile, un sistema che dà i voti ed i giudizi solo a chi paga per poter essere votato.
Ma vi sembra giusto? E quantomeno equo? Non esiste conflitto di interesse?
E’ pauroso coem qualcuno ancora viva nell’illusione che il mondo della finanza non sia così come ve lo descrito tutti i giorni: marcio, corrotto e mafioso.
Sveglia signori! La festa è finita. Ed è forse giunta l’ora che la festa finisca anche per qualcun altro.
E’ giunto il momento di prendere in mano la mannaia dell’interventismo. E se non lo farà chi di dovere, il popolo non può ancora una volta stare a guardare. Qualcosa prima o poi dovrà succedere.

 

Parte II – L’arraffapolli

 

Grafico EUR USD, deflazione, COT e differenziale tasso

[Questo post è la naturale continuazione dell’articolo scritto questa notte, in un momento di crisi euro-mistica, dal sottoscritto. Il post è “Attacco al sistema!”]

Nella giornata di ieri la nostra valuta ha subito una debolezza veramente clamorosa. Addirittura siamo arrivati a 1.22 vs. USD. Ma la cosa è tutt’altro che casuale. Possiamo definire quanto sta succedendo un’operazione “Arraffapolli”.
La speculazione, protagonista e dominatrice aumenta la pressione. E ora è forse arrivata a livelli talmente estremi e forzati che sta spingendo verso una trappola.
La rottura del supporto con l’utilizzo così sconsiderato della leva finanziaria con la partecipazione massiccia dei derivati, significa anche il voler “meccanicamente” portare il mercato a “pensare” che la violazione del supporto porterà ulteriore debolezza.
Ma chi comanda prima spinge fuori dal recinto, e poi chiude i cancelli.

 
Differenziale tasso Euro Dollaro Usa a favore dell’USD

La pressione della speculazione, dunque, domina in lungo ed in largo.
Se poi guardiamo i fondamentali, non possiamo certo negare il fatto che l’austerity ( e quindi frenata obbligata dell’economia) più i timori di deflazione non vadano ad influenzare il mercato delle valute. Vedasi il caso Spagna, già in deflazione. La deflazione (alla faccia della exit strategy) porta tassi bassi per lungo tempo . E quindi il differenziale di tasso va tutto a favore del Dollaro USA.

Grafico Euro Dollaro

Evidente il bullish engulfing pattern, evidente l’esagerato ipervenduto, evidente la fuori uscita dal canale ribassista.
Mercato che sta “esagerando”.

Euro COT: la pressione della speculazione non demorde

Guardate lo short. Ancora in aumento. Massima pressione ribassista. E la rottura dei minimi precedenti in questo momento figura come un tentativo di “massacrare” il mercato.
Grazie speculatori… Il mondo ringrazia…

 
Intanto la BCE interviene

E mentre la speculazione continua il suo attacco agli equilibri valutari, la BCE interviene sul mercato. Acquista 16.5 miliardi di Euro di titoli di stato dei paesi membri dell’UE. Titoli che poi verranno “sterilizzati” a livello inflattivo con latre obbligazioni , in modo tale da assorbire la liquidità generata dallo shopping ed evitare inflazione. Anche se forse questo è l’ultimo dei problemi. La verità è che, alla fine della fiera, non viene stampata carta, ma viene “swappato” il debito. (ndr: praticamente con la sterilizzazione, la BCE compra bond governativi. La liquidità generata dagli acquisti verrà poi drenata dalla stessa BCE che farà sia delle aste speciali di durata breve, sia emissioni obbligazionarie nuove. In questo modo non sis tampa carta e non si crea inflazione.)
Una manovra creata col solo fine di sostenere el quotazioni dei bond in difficoltà. Quei bond aggrediti dalle banche segnalate prima  tramite l’utilizzo soprattutto dei CDS.
La sfida è lanciata. Europa vs. Speculatori.
Resta comunque pazzesco che sia permesso ed assolutamente legale di giocare a “Guardia e Ladri” a scapito della povera gente.
Scandaloso.

STAY TUNED!

 

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