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Ucraina: e le ragioni di Mosca?

di Fabrizio Casari

1nazistapresidenteLa proposta di negoziato avrà un suo primo atto nelle prossime ore in Bielorussia. Zelensky negozierà con l’auricolare dal quale la Casa Bianca gli dirà persino come respirare. Mosca attende che vi siano le condizioni per la tregua richiesta da Zelensky, che chiede tutto e il contrario di tutto a distanza di due tweet. Una buona notizia comunque, ma lo step che conta è il prossimo con Biden. La fine della guerra non comporta necessariamente la fine delle ostilità, ma chiedere una tregua senza proporre contemporaneamente una riunione dove aprire il confronto è azione ipocrita e velleitaria. Se si vuole fermare l’azione militare ne serve una politica. Il resto è avanspettacolo.

Servirebbe un quadro veritiero della situazione a Kiev e non immagini dei bombardamenti in Siria o nella ex Jugoslavia spacciati per bombe russe in Ucraina. Tra i paradossi cialtroneschi spicca la manifestazione di israeliani nei territori occupati della Palestina che protestano contro l’occupazione russa dell’Ucraina!! Tra le migliaia di fake news brilla la storiella inventata degli eroi dell’isola dei serpenti che sarebbero morti insultando i russi: niente di più falso, gli 82 militari si sono arresi senza sparare un colpo e la Russia ha già diffuso il relativo video. Ma è rimarchevole anche la scena del padre che saluta il figlio che scappa dalle bombe: non erano di Kiev, era una famiglia del Donbass e scappava verso la Russia. E così diverse altre immondizie spacciate dai giornali, radio e tv affiliati alla NATO. Tutto già visto. La propaganda di Zelensky si copre di ridicolo. Sul ponte di comando delle fake news c’è il M-I6 inglese, come già fece per la Siria.

Le ovvie proteste occidentali circa l’inviolabilità di uno stato sovrano da parte di chi negli ultimi anni ha invaso quattro paesi ed ha causato circa 2 milioni di morti non sono serie. Ascoltare l’indignazione occidentale per l’invasione dell’Ucraina da chi ha occupato e distrutto Libia, Siria, Irak e Afghanistan appare ridicolo.

I più benevoli con la Russia dicono che sia un errore strategico, i più stupidi che Putin ha perso il controllo della situazione. Dal punto di vista del Diritto Internazionale nessuna invasione può essere accettata; appunto, nessuna e in nessun luogo, non solo in Ucraina. Dal punto di vista del consenso internazionale, non favorisce in nessun modo Mosca, sia sotto il profilo dell’immagine che nelle relazioni internazionali. Comporta un indubbio vantaggio per gli Stati Uniti e riduce i mercati per l’economia russa.

Ma allora, perché? Se si vuole capire da dove nasce e in che contesto si sviluppa, sarebbe bene non incedere sul cammino della satanizzazione di Putin, o della sua presunta pazzia, un cammino già intrapreso contro tutti gli avversari di Washington, da Gheddafi a Saddam fino ad Assad passando per Kim Jong Il e Lukashenko. Più serio cercare di capire ragioni e obiettivi di una decisione che il Cremlino ha considerato inevitabile.

Pensare che la Russia lanciasse un allarme circa la situazione che si veniva determinando con l’entrata nella Nato e nella UE di Kiev e che minacciasse a vuoto, è stato un grave errore di valutazione, frutto della russofobia che risiede alla Casa Bianca e che ha dato il via alle operazioni militari russe.

Le richieste di Putin sulla sicurezza russa erano state ignorate, addirittura fatte segno di disprezzo ed i relativi avvertimenti che aveva lanciato erano stati snobbati. Eppure il presidente russo aveva invitato a non superare la “linea rossa”, ovvero a fermare il procedimento d’ingresso dell’Ucraina nella NATO. L’allargamento della NATO, come ampiamente dimostrato, non risponde alle esigenze di maggiore sicurezza ma a quelle di maggiore dominio occidentale. L’ingresso dell’Ucraina è un vettore di accelerazione importante verso l’obiettivo: circondare la Russia e colpirla non appena possibile per azzerarne la crescita ed occupare anche il resto dell’Europa e la parte asiatica dei suoi territori. Perché Mosca dovrebbe rimanere a guardare la NATO che la circonda in attesa di colpirla?

La Russia pretende una neutralità militare dell’Ucraina e con molte buone ragioni, tra queste che non vuole e non può consentire ad un governo di destra, fortemente influenzato da formazioni naziste incorporate nel Ministero della Difesa e dell’Interno, (il famigerato battaglione Azov su tutte e di altre formazioni come Settore destro, i Patrioti dell’Ucraina e i Battaglioni di difesa territoriale) di disporre di armamenti e di un vincolo politico-militare di levatura internazionale.

La richiesta di Zelensky di adesione alla NATO e alla UE, ha rotto definitivamente gli accordi di Minsk e fatto scattare le operazioni militari. L’Ucraina non può essere immaginata come paese NATO, perché non è accettabile per Mosca che sia trasformata in una rampa di lancio missilistica alle porte della Russia, oltretutto con il bottone dello start in mano a chi sventola vessilli nazisti e fa professione di odio antirusso.

La Russia ha pagato con 22 milioni di morti la tragedia nazista e nessuno con un minimo di decenza e di onestà intellettuale può chiedergli di restare indifferente nel vedere una parte del suo popolo bombardato e costretto a ritirarsi e missili nemici e bandiere con la svastica alle sue frontiere.

Mosca aveva chiesto anche l’immediato stop ai bombardamenti dell’esercito ucraino sulle popolazioni civili di Lugansk e Donetzk, che dal 2014 sono costati 15.000 morti nell’assoluta indifferenza occidentale. Tremila giorni di bombe, cecchini e terrorismo contro gli abitanti russi della Regione che non hanno scandalizzato nessuno, non hanno visto manifestazioni per la pace o sanzioni, riunioni urgenti o decisioni da parte dell’Occidente che invece applaudiva o si girava dall’altra parte.

Alla disponibilità di dialogo da parte di Mosca, l’Ucraina rispondeva bombardando ininterrottamente il Donbass; questo ha fatto capire al Cremlino come ogni apparente disponibilità al dialogo fosse in realtà tattica dilatoria, perché ogni spazio di mediazione si era esaurito. Anzi si stava approfittando della disponibilità a negoziare per accelerare sia il processo di entrata di Kiev nella NATO che lo sfondamento in Donbass, per poter così arrivare ad un eventuale tavolo negoziale da una posizione di forza sul campo.

A questo punto il governo russo ha rotto ogni titubanza e fatto da parte ogni calcolo tattico sull’opportunità di rimanere agganciata al dialogo con un Occidente che stava barando per l’ennesima volta come già sugli accordi per i missili a breve e medio raggio e su quelli sulla sicurezza dei cieli.

Quando è in gioco la sicurezza nazionale e la difesa dei russi, a Mosca ci si alza dalla scacchiera e si agisce. Dalla Cecenia fino all’Ucraina questo è stato un punto irrinunciabile. Perché prima della tattica ci sono i principi, che per Putin - come per alcuni altri capi di Stato - non sono negoziabili. Il principale di questi risiede appunto nel garantire l’inviolabilità del territorio russo, la difesa della sua popolazione, la sovranità della nazione. Di questo si tratta.

I russi hanno già esposto la modalità del loro intervento, fino ad ora destinato alla distruzione delle basi militari e dell’aviazione, dal controllo degli aeroporti e delle vie di comunicazione. Non vi sono attacchi militari alle città e vittime civili, nonostante le menzogne a mezzo stampa.

Se l’Occidente darà prova di aver compreso come Mosca non stia scherzando, allora la presenza russa in territorio ucraino sarà di breve durata e sostanzialmente dedicata solo alla dichiarazione di neutralità dell’Ucraina e alla sua “denazificazione”. Ovvero alla messa in condizione di non nuocere delle bande paramilitari naziste che aggrediscono con atti di terrorismo il Donbass ed esercitano una forte influenza sul governo e il terrore sulla popolazione civile russofona.

 

I nazi-atlantici, i nuovi contras

Le sanzioni finanziarie, politiche, diplomatiche che l’Occidente sono già note, quello che non è ancora noto è chi davvero pagherà il prezzo. Sul piano politico-affaristico si tratta di mantenere il legame di interessi tra il sistema oligarchico ucraino e Washington, che ha permesso in questi anni agli USA di depredare l’Ucraina molto più di quanto inviato in aiuti militari. La famiglia Biden ne sa qualcosa, anzi molto.

Risposte militari, invece, non si prevedono. Le parole di Stoltenberg ribadiscono come la NATO si limiterà a rafforzare il suo contingente in Polonia e nel Baltico e stanno ad indicare l’intenzione di non retrocedere dalle posizioni acquisite sulla scacchiera dell’Est più che di avanzare aggiungendo l’Ucraina. Per garantirsi una continuità della sua influenza all’interno del sistema politico e della società ucraina, ostacolerà con ogni mezzo l’insediamento di un governo che intenda cooperare con Mosca sulla sicurezza regionale.

Quali che siano gli sviluppi della crisi militare, si vorrà costituire un blocco paramilitare e politico che lavori alla diffusione di un odio antirusso che sia il cemento ideologico di una forza politica ucraina destinata a tenere in vita il legame di dipendenza con l’Occidente. L’obiettivo militare è di non disperdere le forze dei gruppi neonazisti che in questi anni hanno ottenuto sostegno dagli oligarchi ucraini e dagli Stati Uniti, e salvaguardare il sistema di relazioni intessuto con altre frange neonaziste nell’Est europeo.

D’altra parte la NATO dimostra la sua idea di sicurezza addestrando da anni i 1.260 membri del criminale Battaglione Azov, responsabile tra molti altri crimini di aver bruciato vive 42 persone ad Odessa che si erano rifugiate nella sede del sindacato. Riempirà di armi e munizioni, consiglieri e dotazioni le bande naziste ucraine e si tenterà di far convergere quell’internazionale nera dal resto dell’Europa dell’Est, dalla Spagna e anche dagli stessi USA. E’ la colonna vertebrale del neonazismo filo-atlantista ucraino, che verrà ribattezzato dalla propaganda occidentale come “resistenza ucraina” ma che avrà sostanzialmente il compito di generare anche attraverso il terrorismo interno un clima di incertezza politica che impedisca la formazione di un governo che non sia agli ordini della NATO.

Una sorta di riedizione delle formazioni contras utilizzate contro il Nicaragua degli anni ’80, quando il governo statunitense formò un esercito composto da ex membri della Guardia Nazionale di Somoza che vennero supportate da mercenari provenienti da ogni parte del mondo.

Si tenterà di ripetere il tutto in Ucraina, sognando un nuovo Afghanistan nel cuore dell’Europa. Parallelamente si decideranno altre sanzioni e nuove provocazioni nell’intento di circondare ed asfissiare Mosca. Ma provare a rinverdire il sogno di una Europa che mette la Russia con le spalle al muro è già costato la caduta di Napoleone, di Hitler e Mussolini. Non sarà la NATO, specializzata in sconfitte, ad avere la meglio.

Comments

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remo
Tuesday, 19 July 2022 21:54
caro Selmi, mi pare che tu abbia imparato assai bene la lezione di giornalismo impartita dai vari Sandro Viola e Lucia Annunziata quando scrivevano sul Nicaragua negli anni 80
Reagan finanzia la contra, che sono tagliagole... ma i sandinisti (e giù con una o più pagine di accuse varie)
tu, specularmente: Putin ha violato il diritto internazionale, però l'Occidente (e giù un bell'elenco di stronzate fatte dall'Occidente)
peccato che tutte le possibili ragioni di Putin siano andate a finire nel cesso con l'invasione, che comunque tu definisci operazione militare speciale, utilizzando la definizione ufficiale di Putin. perché non chiamarla con il suo nome: guerra imperialista.
credo che tu abbia una lieve forma di strabismo, come molti nel nostro Paese: l'imperialismo per te è solo quello gringo (Russia e Cina sono invece dei santi)
gli USA sono certamente il non plus ultra dell'imperialismo, ma vedere il mondo ancora diviso a metà tra Est e Ovest (dove l'Est è il Bene e l'Ovest il Male) significa solo essere su un altro pianeta mentale rispetto alla realtà
quando ero giovane, ragionavano così i vecchi compagni stalinisti modello Cossutta. che comunque erano in massima parte in buonafede
pensavo che il movimento no-global avesse almeno aperto un po' di menti, ma mi sbagliavo.
se l'informazione ufficiale è di parte, tu non sei da meno, visti i link che hai inserito
disinformatia uguale e contraria, 0 a 0, palla al centro.
peccato che chi conosce un po' la storia non ha dimenticato le parole di Putin sul Donbass assai simili al proclama di Hitler alla Wermacht del 31 agosto 1939: «I tedeschi in Polonia sono perseguitati da un sanguinoso terrorismo e cacciati dalle loro case. […] Per poter porre fine a queste azioni pazzesche non mi rimane altro mezzo che quello di rispondere con la violenza alla violenza, a cominciare da questo momento».
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Paolo Selmi
Tuesday, 01 March 2022 10:01
Aggiornamento del 1/3 ore 08.30

La sacca di Mariupol è completata. sono stati istituiti due corridori umanitari per consentire l'evacuazione dei civili, validi fino a domani. Forse qualcuno si accorgerà che i civili sono terrorizzati non dai russi, ma da chi gli spara alle spalle non appena cercano di scappare.
https://t.me/Doninside/9698
E infatti mentre scrivo è già arrivata la notizia che nessuno deve uscire, così hanno comandato gli squadristi del battaglione Azov a Mariupol. Servono scudi umani.
https://t.me/akimapache/1255

Si accumulano notizie false sui bombardamenti di obbiettivi civili nelle città da parte dei russi, come questi missili su Charkov
https://t.me/novostldnr/847
Peccato che la cartina geografica non è un'opinione e la direzione da cui è partito il colpo è ancora sotto il controllo ucraino
https://t.me/toparmyrus/6433

Obbiettivi degli attuali movimenti di truppe sono
Nikolaev a Sud, non molto distante da Odessa
Kramatorsk e Slavjansk a Nord Est per chiudere la sacca che contiene il grosso delle truppe ucraine (e da cui è partito il colpo di cui sopra su Charkov).
Zaporozh'e da Sud verso Nord, direzione Kiev.
https://t.me/akimapache/1245
A proposito di Zaporozh'e la locale centrale atomica è già stata presa e messa in sicurezza da eventuali tentativi di sabotaggio.

A prescindere dalla sacca, prosegue l'avanzata verso nord, paese dopo paese, delle milizie del Donbass. Ieri ventisette centri abitati, oggi già quindici (Путилино, Артема, Широкий, Шульгинка, Теплое, Нижнетеплое, Верхнетеплое, Плотина, Петровка, Бахмутовка, Герасимовка, Малиновое, Нижняя Ольховая, Верхняя Ольховая, Камышное).
https://t.me/millnr/7361
Un obbiettivo da non trascurare, fra gli altri, è anche quello di spostare più in alto la linea di fuoco dell'artiglieria ucraina, che attualmente è in grado di bombardare Gorlovka (https://t.me/akimapache/1239), togliendo quindi loro la possibilità di ritorsioni contro i civili di quelle città. Con Doneck il discorso non è così semplice perché la LNR ha a ovest la DNR e quindi deve solo pensare a nord, mentre Doneck all'inizio del confiltto era esposta su quattro direttrici: nord, nord-ovest, ovest, sud-ovest. e da ovest e nord-ovest la riescono a bombardare ancora.

La stessa ritorsione criminale è verso le città appena finite sotto il controllo russo, come Melitopol. Un esercito in ritirata che cerca di colpire i civili dei territori che ha appena lasciato.
https://t.me/opersvodki/596
In questo caso abbiamo anche foto degli ordigni inesplosi che hanno distrutto dieci case in un quartiere.
https://t.me/cuisine_by/10342
Si tratta di missili Tochka-U (https://kbm.ru/en/production/otrk/351.html), a parte la direzione da cui sono arrivati, occorre sottolineare che non siano più in dotazione nell'esercito russo dal 2019 e ancora invece in quello ucraino.

Nel frattempo, i soldati ucraini continuano a consegnare le armi, ormai a centinaia dall'inizio del conflitto
https://t.me/millnr/7361
soldati semplici
https://t.me/voenkorKotenok/31596
ma anche truppe speciali come la 95° brigata d'assalto aviotrasportata (in blocco)
https://t.me/opersvodki/600

Aggiornamenti a seguire, probabilmente in serata.
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Mario M
Tuesday, 01 March 2022 04:21
Paolo, ti ringrazio per i tuoi aggiornamenti, e ti segnalo questa lettera dell'avvocato Lillo Massimiliano Musso, segretario del partito ForzaDelPopolo.org

https://www.forzadelpopolo.org/lettera-aperta-a-vladimir-putin-per-una-dichiarazione-di-amicizia-con-il-popolo-italiano/

Musso ha formalmente fondato questo partito lo scorso agosto, ma come movimento era attivo già da parecchi anni. Attualmente il partito conta quasi 2 mila iscritti-tesserati in tutta Italia.
Ciao, Mario
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Paolo Selmi
Tuesday, 01 March 2022 08:20
Ciao Mario,
grazie mille per il link.
I russi all'epoca non ci considerarono mai come le SS, neanche quando mandarono i giovani dell'età di mio nonno (e mio nonno) a sparargli addosso. Ancora oggi distinguono fra popolo e governanti.
Il problema è che la propaganda è tanta e di tale portata che il nostro popolo non è in grado di avere un'opinione informata ed equilibrata sulla vicenda. Sono appena andato sul sito dell'ansa.
Che enfatizza notizie per sentito dire senza nemmeno verificarle, perché gli fanno comodo alla sua versione, e ne omette altre.
Aspetto ancora la notizia che i soldati dell'isola dei serpenti erano 82 e non 13, non hanno sparato un colpo, si sono consegnati e ora sono vivi e vegeti a Sebastopoli.
Aspetto ancora la notizia che i morti nel Donbass li hanno contati, sono QUATTORDICIMILA, quasi tutti CIVILI, e sono rimasti contenuti solo perché dal 2015 agli squadristi ucraini è stato fatto capire che più li colpivano indiscriminatamente coi Grad, e più i russi avrebbero dato ai miliziani gli strumenti per passare all'offensiva. Dopo Debal'cevo, la capirono e smisero, limitandosi a distruggere case già distrutte sul confine e sconfinando ogni tanto con sabotatori e droni per ricognizioni e uccisioni mirate.
Aspetto ancora la notizia che i soldati ucraini si consegnano a centinaia (110 solo ieri) cercando di non farsi sparare dagli squadristi e dalle truppe barriera.
Aspetto ancora la notizia che ieri A KIEV E' STATO AMMAZZATO UN CITTADINO ISRAELIANO CHE AVEVA LA COLPA SOLTANTO DI ASSOMIGLIARE A UN CECENO.
https://www.jpost.com/breaking-news/article-698922
E, aggiungo, era una palla, perché stava scappando con la sua famiglia, squadracce lo han fermato, han visto sui documenti dei segni in un alfabeto che odiano come tutti i nazisti, e gli hanno sparato sul posto.
Aspetto ancora la notizia che non è l'unico civile ammazzato sul posto a Kiev, con decine di migliaia di armi distribuite dissennatamente a chiunque, neanche a un volkssturm organizzato in quattro e quattr'otto ma con un referente, un qualcosa, A CHIUNQUE.
Aspetto ancora la notizia che Kiev, in virtù di questo, è diventata preda di saccheggi e dei peggiori soprusi da parte di bande armate non controllate da nessuno.
Perché chi ha distribuito le armi sa benissimo che un mitra non può nulla contro un blindato, e neppure una molotov, ma sa altrettanto bene che per seminare il panico fra i civili non c'è niente di meglio.
Aspetto ancora la notizia che l'azione russa non si è sviluppata, come nei copiaincolla nato, con
- distruzione infrastrutture militari (aviazione in particolare)
- bombardamenti a tappeto (sempre intelligenti, per l'amor del cielo)
- intervento truppe di terra
ma con la prima fase uguale ovvero eliminazione aviazione
e poi subito intervento di terra. E non per masochismo, ma per un altro motivo, che ho scritto due giorni fa.
Il fatto stesso che non pensavano a una passeggiata, a una guerra lampo, è dato dal fatto che Odessa non è stata neppure guardata col binocolo, così come L'vov. In una guerra lampo si lavora diversamente, qui invece sono andati paese dopo paese, spendendo molte più risorse e con perdite maggiori. Masochismo? No, se si guarda al lungo periodo. Azzardo? forse. Ma se si voleva QUELL'OBBIETTIVO di lungo periodo, e Putin quello vuole, l'unico modo per ottenerlo era quello.
Aspetto, e interrompo qui la serie solo perché devo scappare al timbro, la notizia che il Vaticano, incurante dei 14 mila morti di cui sopra, aveva in progetto un concordato con Zelenskij dove ai cattolici, uno percento della popolazione, UNA POPOLAZIONE RIDOTTA ALLA FAME, MA FA NIENTE, venivano dati
- finanziamenti alle scuole private
- risarcimenti per i danni dai tempi dell'URSS (sic!)
- finanziamenti per costruire chiese cattoliche
https://www.fondsk.ru/news/2022/02/15/ukraina-podpisyvaet-konkordat-s-vatikanom-55562.html
Anche in uno stato fascista come quello ucraino, era uscita fuori un' "opposizione", miracolo fra i miracoli, dicendo che il vaticano e la mossa di zelenskij puntavano alla divisione religiosa nel paese...
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13689683
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Paolo Selmi
Tuesday, 01 March 2022 08:29
Brevissima ulteriore notizia non data.
Doneck e Gorlovka è da due giorni che le stanno distruggendo a colpi di missili. Stanno morendo civili, perché i soldati son tutti al fronte. L'operazione NON HA ALCUN SIGNIFICATO DAL PUNTO DI VISTA MILITARE, perché quei territori sono persi. E' solo ritorsione. Crimini di guerra che l'ansa non riporterà mai.
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Paolo Selmi
Sunday, 27 February 2022 22:55
Ciao Franco e ciao a tutti,

ho lavorato in queste ore a questo "punto della situazione", che cerca di raccogliere e riordinare l'enorme mole di informazioni di prima mano che stanno giungendo dai vari fronti. Se c'è un vantaggio dei canali telegram più seri, è che in tempo reale si caricano video, si confermano dati e informazioni, si sbugiardano notizie false, si vede il fatto diventare notizia. Il controllo delle fonti è pressoché totale perché i vari canali telegram si controllano tra loro, e l'interazione in entrambi i sensi è pressoché immediata. Ivi compresa la smentita. Se poi combiniamo quanto riportato con i rapporti quotidiani ufficiali delle forze armate, vediamo confermate le notizie. E' un lavoro difficile e serale. perché ogni notizia va soppesata nell'arco della giornata. Ma oggi non lavoravo e son riuscito a farlo.

Aggiornamento dalle direttrici principali, anche per capire come realmente sta procedendo l'operazione.

L'esercito alleato (chiamiamo così le truppe della DNR e LNR da sud est e le forze armate russe sul resto del territorio, con una brevissima partecipazione bielorussa che scopriamo oggi essersi limitata a un appoggio missilistico la prima mattina, poi più nulla) sta procedendo in maniera MOLTO prudente.

Questa guerra, infatti, vede dal punto di vista della sua struttura

- componenti tradizionali, quali quelle che vediamo nei filmati che passano le nostre veline (e non tutti, perché quelli del fosforo bianco contro i soldati russi a Gostomel’ non passano)

- combinate ad altre tipiche della guerra ibrida, già sperimentata dagli occidentali con successo attraverso i loro burattini jihadisti in Siria: città intere prese in ostaggio, volkssturm vere e proprie con ragazzini cresciuti con l’odio verso i russi, postazioni militari davanti a ospedali e abitazioni civili, CONSEGNA DI MIGLIAIA DI ARMI A TUTTI INDISTINTAMENTE E MESSA IN LIBERTA’ DEI CRIMINALI DI GUERRA DELLA GUERRA DEL 2014 PREVIO RIARRUOLAMENTO, eccetera. Se si vuole evitare il massacro, occorre molta prudenza e l’applicazione di nuove tattiche e tecniche di combattimento.

Specialmente nelle grosse città. Anche oggi a Charkov non si sta comportando come le forze armate ucraine nel Donbass dal 2014, o la NATO in Serbia, in Iraq e Afghanistan, ovvero con bombardamenti e massacri, ma con un massiccio impiego di forze speciali in operazioni mirate a liquidare i battaglioni Azov, ovvero gli squadristi che fungono anche da truppe-barriera (заградительные отряды) nei confronti dei componenti dell'esercito regolare che altrimenti avrebbero già consegnato le armi.

Cosa accaduta oggi a Severodoneck, per esempio, dove quattro ufficiali dell'esercito ucraino (VSU d'ora in avanti) sono stati uccisi dagli squadristi.

https://ria.ru/20220224/minoborony-1774740468.html

Lo stesso sta succedento anche a Mariupol, dove gli squadristi di Pravyj sektor e Azov hanno letteralmente preso il controllo della città.
https://t.me/voenkorKotenok/31319

Questo è lo schema seguito:

https://t.me/Oleg_Blokhin/7285

Ovviamente, i tempi sono molto rallentati e il rischio di perdite aumentato. Ma non ci sono molte altre alternative, specialmente contro chi oppone l’arma del terrore che è l’unica rimasta. Esagerazione?

questo è appena accaduto a Dnepropetrovsk

https://t.me/neoficialniybezsonov/7302

Peccato che quella macchina che non aveva rispettato il coprifuoco era di guardie della difesa civica della città, ammazzati per strada dagli squadristi incaricati di farlo rispettare.

Qui invece una mappa di poche ore fa di Kiev:

https://t.me/OpenUkraine/7139

La città non era ancora accerchiata, ma Klichko, altro delinquente nonché sindaco di Kiev, ha dichiarato l’accerchiamento e l’impossibilità per i civili di uscire. Perché è comodo avere scudi umani. Lo sbudargiare continuo, a opera di militanti su Telegram, della disinformazione ucraina, sta contribuendo a screditare ulteriormente Zelenskij e soci. Altro che “il simbolo della resistenza”, come qualche presstituta locale lo ha definito.

Grazie anche a quest’opera instancabile di controinformazione, sono ormai centinaia i soldati ucraini che son riusciti a consegnarsi senza farsi sparare alla schiena dagli squadristi, e aumentano di giorno in giorno.

A QUESTO PROPOSITO, HANNO DETTO AGLI OTTANTADUE SOLDATI DI STANZA ALL’ISOLA DEI SERPENTI CONSEGNATISI ALLA MARINA RUSSA CHE I MEDIA UCRAINI LI AVEVANO GIA’ DATI MORTI EROICAMENTE.

QUESTA LA RISPOSTA DI UN SOLDATO: SE CI AVEVANO GIA’ SEPPELLITO, VOLEVA DIRE CHE ERA LORO INTENZIONE SEPPELLIRLI (Если нас похоронили, значит нас и думали похоронить - солдат ВСУ с острова Змеинный о вранье Зеленского)

https://t.me/OpenUkraine/7075

“Il nemico non sono gli ucraini, ma quelli che li hanno governati negli ultimi dieci anni”. Questo ha portato, per esempio, ad azioni congiunte nei territori sotto il controllo dei russi. A Kupljansk esercito russo e polizia ucraina ora pattugliano insieme la città.

https://t.me/Oleg_Blokhin/7340 et

https://t.me/mig41/13602

Laddove invece a Mariupol invece, nelle zone controllate dagli squadristi, siamo al saccheggio.

https://t.me/persimmoncrimea/9028

Qui invece i soldati russi cercano di pagare con la carta la spesa, a Charkov, e la negoziante non li lascia pagare. Propaganda si, propaganda no, non è la NATO.

https://t.me/baitsaevanina/4

E QUESTA VOGLIA, DA PARTE RUSSA, DI DIMOSTRARE QUESTO SUL CAMPO MI HA PORTATO A UN'ULTERIORE CONSIDERAZIONE.

INFATTI, A questo proposito, da questi quattro giorni emerge chiaramente una cosa che è sfuggita agli “analisti” occidentali, troppo impegnati a ragionare in termini di “geopolitica”, di “schieramenti”, di “economia”, di “risiko” da bar. Che è il livello da propinarci. Così come vent’anni fa la copertina del TIME recitava: “BRINGING THE SERBS TO HEEL - A MASSIVE BOMBING ATTACK OPENS THE DOOR TO PEACE”

http://sakeritalia.it/wp-content/uploads/2015/05/Macedonia-8.jpg

No, decisamente la strategia russa punta ad altro. Punta TUTTO su altro. La guerra non è per “mettere in ginocchio gli ucraini”, quindi nessun “attacco di bombardamenti massicci” potrà mai “aprire la porta alla pace”. Occorre essere obbiettivi. con la supremazia totale nello spazio aereo, l’annientamento di tutte le difese antiaerea, davvero pensiamo che non avrebbero potuto farlo? Sulla falsariga peraltro di questo ed altri illustri precedenti davvero non avrebbero potuto fare una settimana di bombardamenti a tappeto e poi passare alla fase delle truppe di terra? E RISPARMIANDO SICURAMENTE MIGLIAIA DI MORTI FRA I SUOI SOLDATI?

Si, ma non l’hanno fatto. Perché? Perché hanno gli occhi del mondo puntati addosso? Chissenefrega, verrebbe da dire. Anche gli americani avevano gli occhi del mondo puntati addosso contro i serbi. E abbiamo ancora oggi i nostri soldati che muoiono di tumore.

Io leggendo notiziari, comunicati, analisi, rapporti quotidiani del generale Igor Konashenkov della guerra di questi giorni, di QUESTA guerra e non altre, mi sono fatto questa idea. CHE LA STRATEGIA DEI RUSSI SIA FUNZIONALE A UN ALTRO TIPO DI OBBIETTIVO, BEN PIU’ IMPORTANTE DI QUELLO MILITARE.

I RUSSI PUNTANO A VINCERE CON GLI UCRAINI NON QUESTA GUERRA, MA UNA GUERRA BEN PIU’ IMPORTANTE: QUELLA PER UNA STORIA CHE NON DEVE CONCLUDERSI MA GETTARE LE BASI PER CONTINUARE NEL FUTURO.

- PER FARLO HA MESSO IN CAMPO L’ARMA PIU’ IMPORTANTE DI QUESTA GUERRA: IL RIFERIMENTO ALL’ALTRA GUERRA, quella che li ha visti combattere fianco a fianco contro nazifascisti e banderisti, ovvero i collaborazionisti locali.

- PER FARLO QUINDI HA FATTO RICORSO NON SOLO A OTTANT’ANNI DI URSS, MA A SECOLI E SECOLI DI STORIA COMUNE E CONDIVISA. DOVE IL SEGRETARIO GENERALE DEL PCUS, PER ESEMPIO ERA UCRAINO, dove non esisteva quindi una prevaricazione ma una fratellanza.

- PER FARLO HA DENUNCIATO SIN DA SUBITO IL CLIMA D’ODIO non solo in chiave russofobica, ma anche all’interno dello stesso paese fra i nazisti e i corrotti al potere e il resto del popolo. ORA COME ALLORA.

E se qualcuno ha pensato a QUELLA storia prima come a una triste diatriba di eredità contestate, e poi come a una CANCELLAZIONE e RIMOZIONE continua, il primo e più importante fronte su cui occorreva combattere era questo, riprendere QUESTA STORIA e ricollocarla in un analogo orizzonte comune. I soldati russi continuano ad appellarsi a quelli ucraini: consegnate le armi, non morite invano, al vostro Paese, al Paese che avete finora degnamente servito, servirete ancora, ma da vivi. E questa leva, insieme ad altri gesti simbolici come L’ASSOLUTO DIVIETO DI TOGLIERE INSEGNE O BANDIERE UCRAINE al di fuori del Donbass, sta cominciando ad aprire gli occhi al popolo ucraino, ai vecchi e ai giovani, ai cittadini dell’Ovest e a quelli dell’Est, AL LORO PASSAGGIO CITTÀ DOPO CITTÀ, VILLAGGIO DOPO VILLAGGIO. E LE VOCI CORRONO. E I CIVILI STANNO COMINCIANDO A OPPORRE RESISTENZA AGLI SQUADRISTI CHE LI OBBLIGANO, INSTALLANDO LE LORO POSTAZIONI DAVANTI ALLE LORO CASE, A FARE DA SCUDI UMANI.

Ecco perché, anche se siamo alle guerre stellari, anche se i sistemi a lancio multiplo ormai sono in uso da anni anche tra i jihadisti più poveri che li mettono su pick-up (le jihad-mobil, come le chiamavano i russi in Siria), anche se un bombardamento a tappeto (intelligente… vero? ce le ricordiamo?) lo avevano fatto tutti da oltre vent’anni, siamo tornati a tattiche essenzialmente di terra. Appoggiate da tutta la tecnologia possibile, ma pancia a terra (altri analisti ho appena scoperto essere di questa opinione https://t.me/mig41/13604).

E pancia a terra, dal 1942 a oggi, i russi san far particolarmente bene una cosa, come mostra questa carta: CREARE SACCHE.

https://t.me/rybar/26182

sono maestri nel farlo, lo hanno fatto recentemente in Siria e nello stesso Donbass, quando la sacca di Debal’cevo a opera dell’esercito congiunto DNR-LNR pose fine alla seconda operazione punitiva ucraina.

A Mariupol la sacca è quasi chiusa, già chiusa per alcuni, così come in alcuni paesi limitrofi. MA LA CONSEGNA E’ DI ASPETTARE A ENTRARE. Proprio per il discorso di cui sopra.

La sacca, se ben congegnata, in una situazione di guerra convenzionale, IN CAMPO APERTO, porta ad arrendersi chi è chiuso limitando al massimo le perdite di vite umane. In una situazione di questo tipo, se la sacca coinvolge centri abitati con civili, con gli squadristi che sparano a chi volta le spalle o si consegna al nemico, e che non esitano a sfruttare i civili a cui hanno impedito di uscire come scudi umani, la sacca è essenzialmente una TECNICA DI CONTENIMENTO, un prendere tempo e studiare strategie d’attacco mirate, utilizzando tecnologie di rilevazione e individuazione delle collocazioni presunte delle loro installazioni, mandando quindi parà o infiltrando reparti speciali per poi impedire agli squadristi di reagire in tempo utile per fare massacri.
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Mario M
Tuesday, 01 March 2022 04:19
Paolo, ti ringrazio per i tuoi aggiornamenti, e ti segnalo questa lettera dell'avvocato Lillo Massimiliano Musso, segretario del partito ForzaDelPopolo.org

https://www.forzadelpopolo.org/lettera-aperta-a-vladimir-putin-per-una-dichiarazione-di-amicizia-con-il-popolo-italiano/

Musso ha formalmente fondato questo partito lo scorso agosto, ma come movimento era attivo già da parecchi anni. Attualmente il partito conta quasi 2 mila iscritti-tesserati in tutta Italia.
Ciao, Mario
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Giulio Bonali
Monday, 28 February 2022 09:27
GRAZIE ! ! !

Per queste preziosissime notizie ben documentate.
In questa notte fonda della disinformazione bufalara a senso unico di regime sono lampi di luce di inestimabile valore.
Bisognerebbe troare una sede in cui dovresti ogni giorno continuare a darci questi barlumi di verità (qui siamo in un commento a un articolo in cui personalmente mi sono imbattuto per caso; ma domani e i giorni successivi dove potrò leggere l' aggiornamento della situazione?
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Paolo Selmi
Monday, 28 February 2022 12:15
Grazie di cuore Giulio,

davvero. Ieri era domenica e sono riuscito a sganciarmi un po' dal fare i compiti con la bambina e portarla a fare un giretto in paese mentre la mamma aveva finalmente la casa libera. Oggi sono al lavoro e fino a stasera a parte qualche aggiornamento in pausa non riesco a fare. Meno male che esistono le pause pranzo! Sono abituato perché è da vent'anni ormai che lavoro così... son riuscito anche a fare un dottorato di ricerca, tra un container e un camion.

Sul perché lo faccio... se vedo che una cosa non è vera e non è giusta, non riesco a starmene zitto, perché non bisogna stare zitti: è quello che cerco di dimostrare ogni giorno alla mia bambina, nel piccolo delle sue cose. E siccome a furia di testate contro il muro ho imparato, in questi venticinque anni dopo gli studi, a “cercare la verità nei fatti 事实求是”, ad argomentare, a seguire una pista facendo anche l’avvocato del diavolo contro me stesso per vedere se tiene, se non è un abbaglio, ho costruito nel tempo dei percorsi informativi che, quantomeno, hanno costituito “l’altra campana”, mentre in altri casi corrispondevano a quella che poi storicamente è stato ammesso anche qui essere stata la verità fattuale, storicamente data. A volte la verità sta nel mezzo, fra le due campane. Altre volte non c’è nessun mezzo, e la verità qui la ammettono dopo decenni, come per le commissioni di inchiesta sui militari colpiti da tumore dopo essere stati inviati in Kosovo.

La parte più difficile del lavoro di ricerca è "scremare" e "verificare". Sulla seconda i canali telegram sono abbastanza veritieri, perché coerenti e progressivi con i flussi di informazioni che diffondono. Coerenti perché l'impostazione è quella. Almeno sai come la pensano e ti metti il cuore in pace. Progressivi perché se mi dicono "l'esercito è arrivato qui", e vado subito a vedere dove è arrivato, e poi "è arrivato qui", il secondo "qui" è il paese dopo. c'è una coerenza e una progressività. E questo aiuta a capire e ad associare filmati e informazioni in modo abbastanza rapido. Due o tre fonti diverse che riprendono la stessa notizia o filmati diversi che riprendono lo stesso evento, riducono sempre più la possibilità che si tratti di notizie false. E cominciare a darle per fatti assodati e lavorarci sopra.

Per certi versi, essere costretto dal lavoro e non a uno, due aggiornamenti al giorno al massimo, aiuta a scremare, a togliere doppioni, a individuare fra i flussi di informazioni dei vari canali quelle possono essere le sequenze fattuali più corrette e veritiere, e tirare due somme. Oltre a dare modo di pensare, di passaggio nel corso della giornata, a quanto si è ipotizzato, a eventuali falle, o sviluppi, eccetera.

Ho appena ricevuto una conferma all'ipotesi che facevo sulle "sacche". Dopo Kupljansk, sembra si siano create le condizioni (consegna delle armi e pattugliamenti congiunti fra polizia locale ed esercito) per una prosecuzione più veloce lungo una direttrice che porterebbe, nel giro di due o tre giorni, a chiudere una sacca con cinquantamila soldati dentro, grosso modo l'ottanta per cento di quello che resta dell'esercito ucraino. E' notizia di adesso che i miliziani del Donbass stanno attaccando Kramatorsk, che nel 2014 fu teatro di una battaglia durata mesi. Kramatorsk, Slavjansk, e il cerchio si chiude. Un'altra sacca a Mariupol di settemila soldati.

https://t.me/Oleg_Blokhin/7392

Di fronte a questa prospettiva, che è poi la logica delle sacche che costrinse i nostri alpini in ritirata all'eroica battaglia della Nikolaewka (con la "w" come la troviamo qui scritta nella toponomastica) per farne uscire il più possibile, i soldati ucraini hanno due possibilità:
- arretrare a ovest
- restare intrappolati dentro

A Debal'cevo nel 2015 l'allora comando militare decise per restare, e si creò una sacca con migliaia di soldati, poi rilasciati negli scambi di prigionieri nel formato "tutti in cambio di tutti", ovvero senza fare proporzioni del tipo uno dei miei in cambio di dieci dei tuoi.

Oggi sarebbe una catastrofe per l'esercito ucraino aver cinquantamila uomini e relativi mezzi intrappolati. Se le cose stanno così, è probabile che l'ordine di ritirata arrivi.

Scusami, mi stavo dimenticando del “dove” scrivo. In questo momento, sono note e appunti. Cerco su sinistrainrete un lavoro sul conflitto abbastanza “in alto”, ovvero abbastanza recente, e pubblico come commento. Non me ne abbia l’autore del lavoro in questione, non è una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Ci vorrebbe uno spazio aperto, magari in prima pagina sempre in evidenza, dove aggiornare quando si può e come si può con contribuiti volontari. Ma cambiare l’architettura di un sito non è per nulla semplice. Quindi va bene anche questo mezzo un po’ raffazzonato dell’usare lo spazio dei commenti.

Sono “asociale” e quindi non ho altri canali. Ma incoraggio chiunque, senza mettere nome e cognome a questi scritti, che non ha nessun senso farlo, a rilanciarli in canali di informazione più ampi.

Grazie ancora di tutto Giulio!
Ciao
Paolo
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Franco Trondoli
Monday, 28 February 2022 01:15
Ciao Paolo, come al solito fai un eccellente servizio. Grazie.. Stai Bene.
Franco
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Paolo Selmi
Monday, 28 February 2022 09:53
Brevissimo aggiornamento post timbro

VENTIMILA ARMI LEGGERE (E RELATIVE MUNIZIONI) sono state distribuite a Kiev LIBERAMENTE. Nemmeno le volkssturm... o siffatti gruppi organizzati. A ciascun individuo. Senza nemmeno controllare la fedina penale.
https://t.me/RtrDonetsk/2569
Questo ha già prodotto MORTI PER STRADA e AUTO IN FIAMME. Non è una fake, purtroppo. Squadristi scambiano civili per sabotatori russi e sparano, lo stesso fanno i civili, oltre a chi ormai si sta dando al saccheggio e alla rapina. Non passo i video, ma basta navigare su questi canali per vedere.

Gli squadristi che controllano Kiev hanno seguito alla lettera le istruzioni che i loro burattinai avevano dato ai jihadisti a Kuneitra ed Aleppo.

Caos creativo, come lo associano alla strategia esposta da Condoleezza Rice nel 2006, ancor prima della cosiddetta "primavera araba" di Obama.
https://gulfnews.com/world/americas/the-new-middle-east-and-its-constructive-chaos-1.1218872
https://al-bab.com/blog/2012/11/condoleezzas-chaos-theories

Tra l'altro, UFFICIALMENTE allora il Chaos era legittimato in chiave di "distruzione creativa" che, parafrasando Schumpeter e un'intera linea di pensiero che da lì si dipanava lungo i secoli. (https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/17550912.2012.676320).

Niente di più FALSO, come la vicenda siriana ha dimostrato. Al Qaeda e ISIS erano funzionali a processi di destabilizzazione permanente, senza nessuna "creazione".

E' questo uno dei casi dove i 36 Stratagemmi cinesi fanno cilecca. Il V, stratagemma di attacco (趁火打劫, lett. "trai vantaggio dal fuoco e saccheggia", ovvero anche "attacca la casa che brucia"), non vale SE UNO HA GLI OBBIETTIVI STRATEGICI di cui scrivevo ieri.

Se io entro in una città dove GIRANO DECINE DI MIGLIAIA DI ARMI DA FUOCO NEL CAOS PIU' GENERALIZZATO di SACCHEGGI ed ESECUZIONI SOMMARIE (ovvero l'esatto contrario della guerriglia urbana dei vietcong), io non traggo vantaggio dalla situazione, ma dovrò impiegare molto più tempo e risorse per ristabilire un minimo di ordine e sicurezza.

Una situazione criminale creata ad artem da criminali nei confronti di vittime civili che teoricamente costituirebbero il proprio popolo, lo stesso popolo per cui oggi l'occidente ipocritamente piange, ma che sta subendo danni enormi e distruzione esattamente da chi oggi l'occidente sta riarmando. il tutto, ovviamente, fatto passare sotto silenzio.
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Paolo Selmi
Monday, 28 February 2022 08:33
Di nulla Franco.
E' stato un lavoro che ho fatto volentieri.Davvero tanta è la mole di lavoro, comunque, che meriterebbe in un paese normale un gruppo di lavoro, un collettivo di almeno cinque o sei persone che, di lavoro, passino al setaccio sette o otto canali telegram ciascuno, si passino le informazioni fra loro, individuino quei fatti che possono costruire la notizia e che confermano o smentiscono determinate analisi o ipotesi di lavoro, traducano nei limiti del possibile e pubblichino. Con un punto della situazione non ogni minuto, ma due o tre volte al giorno. Di modo da tenere sotto controllo la traiettoria che prendono gli eventi.

La televisione ieri trasmetteva le immagini di Zelenskij di tre giorni fa (anche perché non le rimaneva molto altro da trasmettere, mancavano anche le veline...). E tutti, in piena ormai tradizione covid, continuano a ripetere incessantemente le stesse cose.

Quando posso e come posso, cerco di fare qualcosa.

Oggi pre-timbro ho trovato queste cose, che confermano di fatto la mia analisi sul tipo di linguaggio che utilizzano i russi in questa operazione e sulla loro strategia in generale.

parto da quella così la togliamo subito.
Oggi ancora nessuna offensiva mattutina.
https://t.me/vysokygovorit/6489

- Colonne si muovono lungo le direttrici principali verso la linea di fronte, si preparano operazioni di complessità maggiore, sempre nell'ottica di minimizzare i danni a persone e a strutture civili. Vsjo spokojno (tutto tranquillo, si legge nei report).
poka. per il momento

- 11 navi da guerra invece si stanno dirigendo verso Odessa, ciascuna contenente un battaglione.
https://t.me/s/mig41
questo significa che i tempi erano già programmati da tempo e Odessa inizialmente non era una priorità, per motivi di cartina geografica. Se parto dalla Crimea, non ci posso arrivare subito. Probabilmente l'operazione è imminente. Teniamo presente che Odessa è la città dove attualmente gli squadristi ucraini terrorizzano maggiormente la popolazione, per la maggior parte russa, già vittima della strage del 2 maggio 2014. L'operazione quindi andrà avanti con molta cautela.

- Scorrono le immagini della FUTURA BASE NATO di OCHAKOV ridotta in macerie
https://t.me/boris_rozhin/24683
Giusto come promemoria di chi, come nel donbass, continuava a minimizzare a parole e a fare sotto traccia i fatti.

- A proposito di Donbass, questo è il filmato di un miliziano che, appena liberato il suo paese, è tornato da sua madre e a casa sua
https://t.me/rusvesnasu/14895
gli hanno portato via anche i caloriferi. merita visione. perché per otto anni anche questa è stata ucraina. mentre gli squadristi terrorizzavano le madri di quelli che chiamavano "terroristi". ma nessuno scendeva in piazza allora.

scappo al timbro
ciao
paolo
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Franco Trondoli
Sunday, 27 February 2022 21:20
Purtroppo quello di fare impantanare i Russi in un "Vietnam" Occidentale è la soluzione più probabile. Non credo che gli Usa molleranno l'osso. Hanno una "bella occasione", si presume che gli addormentati e narcotizzati Europei Occidentali (sia l'elite che i "servitori volontari") per un po' non daranno segno di vita, cioè daranno il loro consenso ultramaggioritario all'operazione Vietnam 2. Vedremo anche se ci sarà un nuovo Michael Cimino che avrà il coraggio e i finanziamenti per fare "il Cacciatore 2". Temo di no. Certo cercheranno di battere Putin dall'interno della Russia stessa. Si prenderebbero la Siberia ed allora addio Cina. Altro che agli USA interessa soprattutto la Cina..!. Agli USA interessa per primo chi viene considerato il più debole al proprio interno. Usando l'appoggio dei filonazi Ucraini e altre forze estreme esterne pensano di destabilizzare la Russia. Se sarà così, è tutto da vedere naturalmente, addio Putin e addio Russia.
1) Putin avrebbe ancora l'arma nucleare..!! se non lo fermano prima..
2) gli Usa e tutti i loro alleati giocano anch'essi una partita mortale. Gli Usa forse.. forse.. ne sono consapevoli.. gli allocchi Europei Occidentali temo di no..sembrano obnubilati dal loro servilismo. Si vede dalla propaganda che fanno, è a senso unico, quando è così sei fritto. Gli unici un po' più svegli sono qualche berlusconiano con un barlume di intuizione e forse, tutto sommato un po' Salvini, ma resta da vedere in progress. Gli altri, intendo qualcuno che può far passare qualche messaggio più problematico in TV o sui giornali, non sono pervenuti. Dimenticavo, in seguito l'Europa Occidentale rischierà di fare i conti con quella Orientale.!!. Insomma dopo Napoleone e Hitler, paradossalmente, I Putiniani saranno ancora quelli che sono chiamati a fermare le "destre di sistema" Mondiali ?.
3) E la Cina ?. Quella più silenziosa è la più importante. Cosa farà la Cina è decisivo. Se sta decisamente con Putin vincono insieme, in caso contrario, perderanno insieme. Se i Cinesi lo capiscono lo sanno solo loro. Vedremo.
5) Come finiamo noi Italiani, insieme ai Francesi ed ai Tedeschi . Intanto insieme o separati ?. Oppure a tutti e tre non resterà che stare con i vincitori ?. Se restiamo vivi..!!. Ai posteri vivi l'ardua sentenza. La sceneggiatura naturalmente è solo una ipotesi tra le tante, in più non è affatto completa, può variare in corso d'opera. Ovviamente i personaggi e gli interpreti sono del tutto immaginari. Non sono Billy Wilder. Cordiali Saluti
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remo
Tuesday, 19 July 2022 22:19
perché non proponi a Kiril di fare Volodia santo subito?
in fondo, in un colpo solo ha fatto un bel po' di miracoli: ha rafforzato la Nato, ha reso Erdogan un interlocutore affidabile e democratico, ha risvegliato Biden dal letargo dopo il ritiro dall'Afghanstan, ha quasi messo d'accordo i paesi dell'UE che non sono d'accordo neppure su quale pesce prendere...
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remo
Tuesday, 19 July 2022 22:07
stupendo il tuo elogio dei berlusconiani e di Salvini (gli unici che hanno un barlume di intelligenza) da parte di chi pare dichiararsi di sinistra senza riflettere minimamente che all'elenco manca la Melloni
sul tema di cosa farà la Cina la risposta è abbastanza semplice: si siederà sull'argine del fiume ad attendere che passino i cadaveri della UE e della Russia (ricordati che Pechino non ha mai dimenticato la guerra dell'Ussuri
per quanto riguarda il Vietnam come paragone, mi sa che all'epoca tu non c'eri o eri troppo piccolo per ricordare
ma forse c'eri già con l'operazione militare speciale sovietica a Kabul, vogliamo chiamarla guerra imperialista? o dovevano salvare pure lì alcuni russofoni?
e tralascia Budapest e Praga, per pietà nei confronti di chi vede il mondo in bianco e nero, senza pensare a quanti grigi esistono
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