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linterferenza

Maternità surrogata (utero in affitto…): libertà o mercificazione?

di Fabrizio Marchi

E’ accaduto ieri, negli ultimissimi minuti della lezione di filosofia in una classe quarta del liceo dove insegno da circa un mese. Sto spiegando Galileo Galilei e, naturalmente, il discorso finisce per attualizzarsi in ragione della vicenda che lo ha visto, suo malgrado, protagonista in particolare per quanto riguarda gli inevitabili rapporti fra la scienza (e la tecnica) e l’etica, la filosofia e la politica.

Emergono, dunque, spontaneamente, temi quali ‘l’eugenetica, l’eutanasia, la clonazione, le cellule staminali e infine l’utero in affitto, anticamera – aggiungo io – dell’utero artificiale.

Esprimo la mia opinione e dico che per me l’utero in affitto – altrimenti chiamato “maternità surrogata”, per renderlo più accettabile – è una forma di mercimonio, di mercificazione dell’umano, perché penso che tutto ciò che ha a che vedere con l’amore, gli affetti, i sentimenti, la vita, la sessualità debba essere tenuto lontano e al riparo da qualsiasi logica mercantile e strumentale.

A quel punto c’è una specie di levata di scudi di una gran parte della scolaresca, non tanto nei miei confronti quanto nei confronti di una ragazza (che condivideva la mia posizione) che aveva osato dire che un figlio è un dono e non può essere venduto. La ragazza viene letteralmente subissata da quasi tutte le altre che le impediscono praticamente di proseguire.

Una ragazza ad un certo momento mi chiede: ”Prof., ma se una non vuole avere figli, che male c’è a darlo via?” Le rispondo che può darlo in adozione, tanto più che oggi una donna è libera di lasciare il figlio appena partorito in ospedale, non si capisce però perché dovrebbe venderlo”. C’è una bella differenza, mi pare, ma evidentemente è una differenza che noto io, non tanti/e altri/e.

A quel punto un ragazzo interviene e dice con estrema naturalezza:” Bè, ma in fondo darlo in adozione o venderlo è più o meno la stessa cosa, che cambia?” Gli rispondo che non è affatto la stessa cosa perché un conto è darlo in adozione e un altro è venderlo. Al che lui risponde: “La madre che si presta alla maternità surrogata continua o può continuare ad avere un rapporto con il figlio biologico anche dopo averlo affidato (venduto…) ai nuovi genitori”. Obietto che, a mio parere, una donna che sceglie di vendere un figlio non credo che sia poi così intenzionata a mantenere un rapporto con quello. E poi, se anche fosse, una volta cresciuto, cosa potrebbe raccontargli o raccontarle, che lo ha venduto ad altri per 50.000 euro? E sai che bella scoperta per lui o per lei sapere che sono figli di una madre che li ha venduti? Meglio risparmiargli il trauma, a quel punto, non credo che sia psicologicamente di conforto per nessuno venire a sapere che tua madre ti ha venduto per soldi, pochi o tanti che siano stati.

Un’altra obietta invece che in questo modo, cioè vendendolo, la madre sa a chi va in adozione il figlio (sic!), non a gente sconosciuta ma a persone fidate, affidabili…

Sono letteralmente basito…suona la campanella e il dibattito si chiude. Ma ho intenzione di proseguirlo perché sono curioso di vedere quali saranno gli sviluppi anche perché non ho avuto modo (eravamo alle battute finali della lezione) di sottoporgli una serie di riflessioni che proporrò alla prossima occasione. E cioè:

1) Una coppia (etero, gay o lesbica, è ovviamente del tutto irrilevante) che compra un figlio si rende, a mio parere, colpevole di un atto molto grave di mercificazione (sia della donna che lo partorisce che del figlio). Infinitamente più grave se questa “transazione” avviene “in favore” (ai danni…) di una donna povera o poverissima di un paese del terzo mondo. Ovvio che mettere in mano ad una donna povera dell’India o del Bangladesh l’equivalente di quello che guadagnerebbe in una vita intera di lavoro e di sfruttamento, significa metterla nella condizione di non poter rifiutare. Siamo quindi di fonte ad una nuova e cinica forma di colonialismo che non a caso si è costretti a camuffare anche dal punto di vista semantico e simbolico;

2) Una donna occidentale benestante, che sceglie consapevolmente di prestarsi a questo tipo di transazione per mere ragioni di profitto – al contrario di quella donna povera di cui sopra che è una vittima di tale processo – si rende colpevole di un grave atto di mercificazione, a mio parere, in questo caso, molto più della coppia che compra;

3) Se vendere un figlio non è mercimonio ma un atto di libertà, ne dovremmo dedurre che anche vendere il proprio corpo, cioè prostituirsi non è una forma di mercificazione ma un atto di libertà (ovviamente non sto parlando delle prostitute sfruttate, vittime della criminalità organizzata, ma di quelle che lo fanno per libera scelta). Di conseguenza se consideriamo un atto di libertà vendere il proprio corpo per denaro, lo deve essere anche quello di chi compra quel corpo. Da rilevare che le stesse parti politiche (liberal, ma anche radical, siano essi conservatori o “progressisti e di sinistra”) che sostengono la “maternità surrogata” sono concordi invece nel vittimizzare (non si capisce il perché dal momento che è una libera scelta) le prostitute (parliamo sempre di quelle che lo fanno per scelta e non di quelle cadute nella rete della criminalità) e nel demonizzare i “clienti”. La contraddizione è palese ma tant’è;

4) Si è sempre insistito (giustamente), anche da una parte consistente del femminismo, sul fatto che la relazione fra madre e figlio comincia già da quando questo è nel suo grembo, fin da quando inizia la gestazione. Ora sembra che tutto questo non esista più, un neonato può essere venduto una volta partorito né più e né meno di come si vende un oggetto al supermercato, e questo viene interpretato come libertà.

Tornando a noi, la cosa che più di altre mi ha lasciato letteralmente stupefatto è constatare come le narrazioni ideologiche dominanti siano in grado di costruire di sana pianta un vero e proprio immaginario psichico.

Per lo meno a giudicare dalla loro primissima e veemente reazione, è come se queste ragazze avessero visto nella mia posizione (e in quella di pochissime altre) non una critica all’ideologia capitalista che arriva ormai a mercificare non solo l’agire umano ma l’umano stesso, bensì un attacco alla loro libertà personale. La libertà anche di vendere il proprio figlio, di fatto considerandolo come un oggetto (anche se forse, data la loro giovane età, voglio sperare, non se ne rendono neanche conto). Come considerare, del resto, in altro modo, un essere umano venduto ad altri esseri umani? I proprietari di schiavi compravano e vendevano schiavi con assoluta disinvoltura, appunto perché non li consideravano degli esseri umani ma degli oggetti di loro proprietà. Il paragone potrà sembrare iperbolico e molto probabilmente lo è ma la sostanza mi pare la stessa.

E’ evidente, dunque, come l’ideologia capitalista sia riuscita a stravolgere anche il concetto di libertà declinandolo secondo i suoi parametri.

Scriveva Karl Marx in “Miseria della filosofia”(lo leggerò alle mie studentesse e ai miei studenti): “Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore”.

Parole profetiche.

Comments

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Helena
Tuesday, 09 March 2021 17:05
Se le coppie sterili precedenti potevano solo adottare un bambino, al giorno d'oggi, la scienza moderna offre loro l'opportunità di avere un figlio genetico. Per quanto riguarda la maternità surrogata, ho trovato una legge ucraina tradotta in italiano. Consiglio a tutti di leggerlo. https://maternita-surrogata-centro.it/maternita_surrogata.pdf
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Eric Lauder
Thursday, 06 February 2020 17:11
Quoting tonino:
Caro Lauder, se non hai conservato copia del commento prova a riscriverlo e resterà visibile per tutti, insieme alla nostra conversazione a tre. Naturalmente non posso escludere che sia stato accidentalmente rimosso insieme alle centinaia di spam quotidiani. Mi pare che la faccenda possa risolversi qui e Fabrizio Marchi potrà, se vorrà, risponderti.


Il commento era semplicemente 4 parole + il link:

Ti ho risposto qui
https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2020/01/30/fabrizio-marchi-attivista-dei-diritti-maschili-mezza-madre-e-piu-importante-del-padre-ma-quale-delle-due-mezze-madri/
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Eric Lauder
Thursday, 06 February 2020 17:10
Quoting Fabrizio Marchi:
Devo dire però, Gabriele, che il dibattito è proseguito e ha preso, fortunatamente, tutt'altra piega. Molte studentesse e studenti hanno assunto una posizione critica, a volte radicalmente critica, nei confronti della maternità surrogata (utero in affitto). Evidentemente in quei pochi minuti finali di quella lezione i favorevoli hanno gridato più forte degli altri che si sono pronunciati solo successivamente... :-) Meglio così...
"Significativa" la posizione espressa da un ragazzo dichiaratamente gay della classe il quale ha candidamente sostenuto che è del tutto normale che volendo tramandare la propria genia si cerchi la "soluzione genetica migliore", per cui si scelga (pagandola, naturalmente) una donna con determinate caratteristiche fisiche, biologiche ecc. La cosa è emersa perché un altro ragazzo ha sollevato, in modo critico, la questione dell'utero artificiale, sostenendo appunto che siamo di fronte ad una sorta di eugenetica nazista sia pure camuffata, per cui se uno paga è automatico che richieda anche determinate caratteristiche genetiche.
Credo purtroppo che questa sia una prospettiva molto più vicina di quello che pensiamo...
Pubblicherò, naturalmente, molto volentieri il tuo articolo

Quoting Fabrizio Marchi:
Devo dire però, Gabriele, che il dibattito è proseguito e ha preso, fortunatamente, tutt'altra piega. Molte studentesse e studenti hanno assunto una posizione critica, a volte radicalmente critica, nei confronti della maternità surrogata (utero in affitto). Evidentemente in quei pochi minuti finali di quella lezione i favorevoli hanno gridato più forte degli altri che si sono pronunciati solo successivamente... :-) Meglio così...
"Significativa" la posizione espressa da un ragazzo dichiaratamente gay della classe il quale ha candidamente sostenuto che è del tutto normale che volendo tramandare la propria genia si cerchi la "soluzione genetica migliore", per cui si scelga (pagandola, naturalmente) una donna con determinate caratteristiche fisiche, biologiche ecc. La cosa è emersa perché un altro ragazzo ha sollevato, in modo critico, la questione dell'utero artificiale, sostenendo appunto che siamo di fronte ad una sorta di eugenetica nazista sia pure camuffata, per cui se uno paga è automatico che richieda anche determinate caratteristiche genetiche.
Credo purtroppo che questa sia una prospettiva molto più vicina di quello che pensiamo...
Pubblicherò, naturalmente, molto volentieri il tuo articolo


Ti ho risposto qui
https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2020/01/30/fabrizio-marchi-attivista-dei-diritti-maschili-mezza-madre-e-piu-importante-del-padre-ma-quale-delle-due-mezze-madri/
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tonino
Thursday, 06 February 2020 03:15
Caro Lauder, se non hai conservato copia del commento prova a riscriverlo e resterà visibile per tutti, insieme alla nostra conversazione a tre. Naturalmente non posso escludere che sia stato accidentalmente rimosso insieme alle centinaia di spam quotidiani. Mi pare che la faccenda possa risolversi qui e Fabrizio Marchi potrà, se vorrà, risponderti.
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Eric Lauder
Wednesday, 05 February 2020 19:12
Quoting tonino:
Come curatore del sito rispondo ai due commenti precedenti: ho scritto a Eric Lauder chiedendogli che cosa esattamente era stato censurato a suo parere, visto che qui si rimuovono soltanto (ex post!) le pubblicità dei bot che tempestano questo sito come tutto il resto della rete. E' possibile anche che ci sia stato un errore, che può essere sempre corretto, ma se Lauder, che è partito lancia in resta lui sì con insulti gratuiti e sintomo di notevole pregiudizio, non spiega e dimostra che davvero c'è stata una censura, il commento che ha postato verrà rimosso.


Il commento con il link c'era ed è stato rimosso dopo tre giorni.

Non ho fatto una copia con Webarchive, ma la prova che l'avete rimosso è presto fatta, ce ne sono due:

Prima: non ci sarà alcuna risposta di Marchi alla questione posta.

Seconda: alla prossima che fate PRIMA archvio e poi faccio casino.

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Foxtrot
Wednesday, 05 February 2020 17:45
Grazie della risposta.
Non essendo personalmente coinvolto in faccende di insulti, mi permetto di comunicare (nuovamente) il link del post di Eric Lauder.
A mio avviso contiene argomentazioni piuttosto interessanti, e sarei molto curioso di leggere le contro-argomentazioni di Fabrizio Marchi.

https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2020/01/30/fabrizio-marchi-attivista-dei-diritti-maschili-mezza-madre-e-piu-importante-del-padre-ma-quale-delle-due-mezze-madri/
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tonino
Wednesday, 05 February 2020 05:52
Come curatore del sito rispondo ai due commenti precedenti: ho scritto a Eric Lauder chiedendogli che cosa esattamente era stato censurato a suo parere, visto che qui si rimuovono soltanto (ex post!) le pubblicità dei bot che tempestano questo sito come tutto il resto della rete. E' possibile anche che ci sia stato un errore, che può essere sempre corretto, ma se Lauder, che è partito lancia in resta lui sì con insulti gratuiti e sintomo di notevole pregiudizio, non spiega e dimostra che davvero c'è stata una censura, il commento che ha postato verrà rimosso.
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Foxtrot
Tuesday, 04 February 2020 13:52
Davvero è stato cancellato un precedente commento, in cui Eric Lauder inseriva il link a un suo articolo di osservazioni critiche?
Quindi si è scelto di non rispondere alle sue osservazioni ma di censurarlo?
Se è così, non posso che confessare di essere sorpreso e amareggiato.
Spero che la questione si risolva nel migliore dei modi.
Grazie per l'attenzione.
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Eric Lauder
Tuesday, 04 February 2020 00:55
"Saranno eliminati tutti i commenti contenenti insulti o accuse non motivate verso chiunque."
In realtà qui si censurano (molto tardivamente, dopo oltre tre giorni che era passato) anche i link ad articoli che contengono critiche molto argomentate e senza alcun insulto. Buffoni. Che rivoluzione volete fare se vi cagate sotto anche con i link alle critiche?
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Fabrizio Marchi
Saturday, 09 November 2019 08:56
Devo dire però, Gabriele, che il dibattito è proseguito e ha preso, fortunatamente, tutt'altra piega. Molte studentesse e studenti hanno assunto una posizione critica, a volte radicalmente critica, nei confronti della maternità surrogata (utero in affitto). Evidentemente in quei pochi minuti finali di quella lezione i favorevoli hanno gridato più forte degli altri che si sono pronunciati solo successivamente... :-) Meglio così...
"Significativa" la posizione espressa da un ragazzo dichiaratamente gay della classe il quale ha candidamente sostenuto che è del tutto normale che volendo tramandare la propria genia si cerchi la "soluzione genetica migliore", per cui si scelga (pagandola, naturalmente) una donna con determinate caratteristiche fisiche, biologiche ecc. La cosa è emersa perché un altro ragazzo ha sollevato, in modo critico, la questione dell'utero artificiale, sostenendo appunto che siamo di fronte ad una sorta di eugenetica nazista sia pure camuffata, per cui se uno paga è automatico che richieda anche determinate caratteristiche genetiche.
Credo purtroppo che questa sia una prospettiva molto più vicina di quello che pensiamo...
Pubblicherò, naturalmente, molto volentieri il tuo articolo
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GABRIELE PASTRELLO
Friday, 08 November 2019 11:39
terrificante l'esperienza in classe. ho scitto un pezzo sulla maternita' surrogata se t'interessa te lo mando. la mia mail ce l'hia. mandami la tua.
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