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theunconditional

Impedire che la guerra nucleare arrivi come un ladro nella notte

di Riccardo Paccosi

Dal 2014 – inizio della crisi ucraina – mi sono ritrovato a discutere su facebook della probabilità di terza guerra mondiale, trovandomi di fronte a un atteggiamento diffuso e trasversale volto alla rimozione del problema.

Su questo tema, infatti, l’incredulità non coincide con l’ormai classica polarizzazione tra populisti e progressisti in merito alle “teorie del complotto”. Certamente, le persone di sinistra rifiutano a priori di credere che il loro adorato capitalismo globale e la loro venerata visione deterministico-progressiva della storia possa volgere alla catastrofe, ma in questo caso la volontà di rimozione oltrepassa tali distinzioni ideologiche.

Da otto anni, in pratica, mi ritrovo a fronteggiare nelle discussioni i seguenti nodi problematici:

1) Gli ottimisti un tanto al chilo, fanno finta di non sapere che, nel campo occidentale, da un decennio si elaborano scenari e previsioni riguardanti una guerra nucleare “delimitata” e che, quindi, la teoria della Mutua Distruzione Assicurata è considerata superata da diversi ambienti militari.

Ora, non ha alcuna importanza stabilire se tali scenari siano fondati o se invece, in caso d’uso di armi atomiche, l’escalation termonucleare globale – come più volte ribadito da Putin – sia ineluttabile: il punto è che se parte dei vertici occidentali crede che la guerra nucleare sia delimitabile, ne consegue che la guerra nucleare può scoppiare davvero.

2) Al di là dell’aspetto militare, mi pare che ci si stia dimenticando della trasformazione ideologica determinatasi all’interno delle élite occidentali. L’estremismo con cui è stata gestita l’emergenza pandemica, con la sospensione dei diritti costituzionali ai dissidenti politici, e soprattutto le prefigurazioni visionarie transumaniste di contorno, inerenti a un mondo in cui la vita biologica dovrà essere regolata e scandita dalle macchine, dovrebbero lasciare intendere che siamo di fronte a un fanatismo cieco e pronto ad andare avanti nel proprio disegno para-messianico a qualsiasi costo. Si tende a credere d’avere ancora di fronte un sistema liberale pragmatico e volto alla mediazione laddove invece, esattamente come nel caso del Terzo Reich, abbiamo un integralismo visionario che ha conquistato i vertici degli apparati di stato.

3) La pandemia, inoltre, ha dimostrato ancora una volta che la politica predomina sull’economia e che le volontà di generare stati d’emergenza e resettare il mondo, prevale sulla necessità di riproduzione quotidiana del profitto da parte del sistema capitalista. Quindi, chi sperasse che la terza guerra mondiale sia scongiurabile perché “non conveniente” alle grandi aziende internazionali e al mondo bancario-finanziario, riporrebbe la sua speranza sul nulla. 4) L’evoluzione della vicenda del green pass e la chiusura di decine di migliaia di attività commerciali nella sola Italia, dimostrano chiaramente che l’obiettivo primario dell’emergenza pandemica riguardava la distruzione della catena del valore postfordista collegata alla terziarizzazione, l’abbattimento del ceto medio e la deriva totalitaria verso un sistema di credito sociale.

Russiatruppemilitari

Da Milano Finanza: “Sale la tensione fra Russia e Ucraina, gas in corsa. La Svezia invia truppe nel Baltico – Fallito il summit dell’Osce e Vienna, presenti 57 Paesi, che hanno cercato una mediazione fra Russia e Nato sull’Ucraina. Oggi il governo di Kiev è stato duramente attaccato dagli hacker, mentre Mosca ha mandato altre forze armate sul confine”

Non è però da escludere che l’aver ridotto l’umanità a una massa di larve impaurite e pronte ad accettare la cancellazione dei diritti più elementari, possa essere stato propedeutico a garantire l’ordine sociale interno nella prospettiva di una guerra mondiale; una guerra in preparazione da un decennio, proprio come il controllo finanziario da parte delle aziende private sull’OMS.

Dunque, tra una rimozione e l’altra, possiamo facilmente prevedere che la terza guerra mondiale si paleserà all’attenzione dell’opinione pubblica solo all’ultimo momento e che, quindi, giungerà come un ladro nella notte.

Di fronte a questo scenario, al netto di ampie considerazioni di ordine spirituale che necessiterebbero una trattazione a parte, per quanto possa suonare banale la strada maestra resta quella del motto leniniano enunciante la necessità di “trasformare la guerra imperialista in guerra civile”, ovvero far esplodere i fronti interni degli stati-nazione e far insorgere i popoli occidentali contro i propri governanti.

Il problema, è che questo andrebbe fatto per tempo. Perché così come di Covid si muore se non si attivano le cure per tempo, la terza guerra mondiale diventa un evento soverchiante le nostre vite, solo nella misura in cui permettiamo ch’essa ci colga di sorpresa.

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