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La guerra in Ucraina e i laboratori biologici USA a L’vov, Poltava e Khar’kov

di Fabrizio Poggi

C’è ancora incertezza sull’andamento generale dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina in Bielorussia: «per ora non hanno dato risultati che possano portare a un miglioramento della situazione», hanno dichiarato ieri dalla presidenza ucraina al termine del terzo round; e il capo-delegazione russo, Vladimir Medinskij ha detto che «le nostre aspettative sui negoziati non si sono avverate, ma speriamo che la prossima volta saremo in grado di fare passi avanti più significativi. I negoziati continuano».

Così, da vari centri ucraini continuano a giungere notizie inquietanti, che riguardano la sorte di tutte quelle persone che cercano di mettersi in salvo attraverso i corridoi umanitari lasciati aperti dalle forze russe attorno alle città ucraine assediate.

Dopo la vicenda del membro della delegazione ucraina al primo round di colloqui, Denis Kireev, assassinato a Kiev dai Servizi di sicurezza ucraini e rivelatosi essere non una “spia”, come asserito dai Servizi, bensì un agente dell’Intelligence militare, che ne fa il necrologio qualificandolo “eroe”, altra “impresa patriottica” dei nazionalisti ucraini, che hanno sequestrato e torturato il noto lottatore di MMA (Arti marziali miste) Maksim Ryndovskij, “colpevole” di allenarsi nel club ceceno “Akhmat” e di essersi recato nelle Repubbliche popolari del Donbass.

Le principali agenzie russe scrivono che a Mariupol, nazisti e nazionalisti aprono il fuoco contro i civili che tentano di uscire dalle abitazioni; il fatto è che gli abitanti della città sono rifugiati negli scantinati e sono poi costretti, data l’assenza di elettricità e gas, a uscire per cuocere il cibo accendendo bracieri in strada.

Sono gli stessi nazionalisti, come scrive RIA Novosti riportando le dichiarazioni del portavoce del Ministero della difesa russo Igor Konašenkov, che dispiegano le proprie posizioni di fuoco proprio nei quartieri civili e, cinicamente, proprio in prossimità delle abitazioni che recano la scritta “Non sparate – qui ci sono bambini”.

E sul ruolo di “battaglioni punitivi” dei reparti neo-nazisti, un’ulteriore conferma arriva da Khar’kov, dove la notte scorsa alcuni soldati ucraini avevano cercato di evacuare una colonna di autobus con civili attraverso il corridoio sudoccidentale; in prossimità di un posto di blocco, elementi dei battaglioni nazisti hanno aperto il fuoco contro la colonna, col risultato di uccidere 30 persone, tra cui 7 bambini.

Le Izvestija scrivono che a Sumy, un gruppo di studenti di origine africana hanno chiesto aiuto alle rispettive ambasciate, dato che i nazisti impediscono loro di lasciare la città e tentano anzi di utilizzarli come scudi umani.

Al corrispondente delle Izvestija, Semen Eremin, alcuni civili che sono riusciti a lasciare Mariupol, hanno raccontato di come siano rimasti un’ora nascosti lungo la strada, per evitare il fuoco dei nazisti che sparavano contro di loro.

Sempre le Izvestija, su informazioni provenienti dalla Repubblica popolare di Donetsk, scrivono che le milizie della DNR hanno raggiunto il confine con la regione di Zaporože, liberando numerosi centri occupati dalle forze ucraine .

Interfax scrive che la frazione di “Russia Unita” alla Duma ha proposto la nazionalizzazione delle imprese occidentali che hanno lasciato la Russia.

Intanto a Mosca, il comandante delle forze russe di difesa radioattiva, chimica e biologica, Igor’ Kirillov ha illustrato la situazione coi laboratori biologici di Khar’kov, Poltava e L’vov, in cui, col pretesto della lotta al Covid 19, si stava lavorando su peste e dissenteria.

La TASS scrive che Kirillov ha specificato che i laboratori di L’vov trattavano agenti patogeni di peste, antrace e brucellosi, mentre a Khar’kov e Poltava si lavorava su difterite, salmonellosi e dissenteria; ha aggiunto che i reparti russi hanno rinvenuto gli atti sulla distruzione di oltre 320 contenitori a L’vov: 232 con l’agente della leptospirosi, 30 con tularemia, 10 con brucellosi, 5 con peste.

Secondo Kirillov, i curatori del Pentagono sapevano che se quei contenitori fossero finiti in mano russa, allora sarebbe stata confermata con un alto grado di probabilità la violazione della Convenzione sulla proibizione delle armi biologiche e tossiche da parte di Ucraina e USA.

Nello specifico, in Ucraina «stavano lavorando al miglioramento delle proprietà patogene dei microrganismi utilizzando metodi di biologia sintetica. Solo così si può spiegare la fretta con cui hanno proceduto alla distruzione del materiale».

Kirillov ha anche parlato della rete di oltre 30 laboratori biologici in Ucraina, sponsorizzati dall’Agenzia del Pentagono per la riduzione delle minacce. Ha affermato che dal 2021 il Pentagono ha implementato il progetto “Diagnosi, Sorveglianza e Prevenzione delle zoonosi nelle forze armate ucraine”, con un finanziamento di 11,8 milioni di dollari.

Nel 2020-2021, ha detto, «il Ministero della difesa tedesco ha condotto uno studio in territorio ucraino, sugli agenti della febbre emorragica della Crimea-Congo, leptospirosi, meningite, hantavirus».

Secondo il militare russo, in Ucraina si registra un sensibile aumento dei casi di rosolia, difterite, tubercolosi e «il morbillo è aumentato di oltre 100 volte. L’OMS ha dichiarato l’Ucraina paese ad alto rischio di epidemia di poliomielite».

Dall’altra sponda dell’Atlantico, Washington fa sapere, scrive ancora la Tass, che i i leader di USA, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno confermato l’intenzione di continuare a prestare aiuto militare all’Ucraina.

Da parte russa, il Ministro per l’energia Aleksandr Novak ha definito una menzogna le fake news a proposito di un attacco dei militari russi alla centrale atomica di Zaporože e ha sottolineato che la Russia non ha niente a che fare con la cosa.

I militari russi, ha detto Novak, lavorano a fianco degli specialisti ucraini nella centrale, mantenendosi in contatto permanente con l’Agenzia internazionale per l’energia nucleare (IAEA). Al contrario, Mosca dispone di informazioni secondo cui si starebbero organizzando provocazioni contro le condutture gas ucraine.

Comments

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Paolo Selmi
Friday, 11 March 2022 14:47
Dilyana Gaytandzhieva è una giornalista bulgara che a noi italiani dice poco, ma che nel 2016 sollevò il coperchio di un traffico ingente di armi NATO che arrivavano in Siria ai jihadisti via Bulgaria.

In seguito si è distinta per molti reportage, tra cui uno a fine gennaio per i laboratori di guerra biologica in Ucraina e Georgia controllati e finanziati dagli USA, prima quindi della guerra e prima della pubblicazione dei documenti fortunatamente non andati distrutti:
https://dilyana.bg/documents-expose-us-biological-experiments-on-allied-soldiers-in-ukraine-and-georgia/

Si parla estesamente del progetto UP-8 ("The spread of Crimean-Congo hemorrhagic fever (CCHF) virus and hantaviruses in Ukraine and the potential need for differential diagnosis in patients with suspected leptospirosis" // UP-8 "Розповсюдження вірусу Крим-Конго геморагічної гарячки та хантавірусів в Україні та потенційна потреба диференціальної діагностики пацієнтів з підозрою на лептоспіроз"), iniziato già nel 2017 e che ha coinvolto 4400 soldati ucraini usati come cavie.
https://ukr-leaks.org/image/document/%D0%9E%D0%BF%D0%B8%D1%81%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5%20%D0%BF%D1%80%D0%BE%D0%B5%D0%BA%D1%82%D0%B0%20UP-8.pdf

IL FASCICOLO CHE SI OTTERREBBE, raccogliendo tutti i materiali tra cui questo lavoro, l'ottima ricerca di Poggi e le fonti originali pubblicate in questi giorni, di cui alcuni link si possono trovare citati qui (https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/22506-militant-guerra-infotainment-no-putin-pass-e-mobilitazioni.html#comments), comincia a diventare CORPOSO.

E si potrebbe anche iniziare a unire i puntini con tutti i progetti finanziati dal DPRA di cui non sappiamo l'esistenza. Per esempio, è facile notare che i programmi hanno tutti codici analoghi:
UP-n

Si potrebbe, dovrebbe chiedere conto dei codici di cui non abbiamo ancora materiali:
UP-1, UP-2, ecc.
E fare tutte le verifiche del caso, progetto per progetto, desecretando tutte le informazioni di interesse pubblico e, come nota giustamente Poggi, TUTTE LE POSSIBILI VIOLAZIONI ALLA CONVENZIONE SULLE ARMI BIOLOGICHE (1975).
https://italiarappginevra.esteri.it/rappginevra/it/il-disarmo/trattati-e-convenzioni/bando-armi-bio.html

Aggiornamenti a seguire.
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