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contropiano2

La Russia bastona il governo italiano. La reazione è da “Vispa Teresa”

di Sergio Cararo

Il direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov, in una intervista all’agenzia Ria Novosti, ha avuto parole dure contro il governo italiano accusandolo di “aver dimenticato trattati, accordi e la natura speciale dei nostri legami” sull’onda dell'”isteria anti-russa”. Dito puntato soprattutto sul ministro della Difesa italiano Guerini accusato di avere chiesto aiuto alla Russia nei giorni drammatici della crisi pandemica e di esser diventato poi un “falco anti russo”.

L’alto funzionario di Mosca ha ricordato gli aiuti forniti dalla Russia all’Italia nei giorni dell’emergenza pandemica e minaccia un cambio di atteggiamento sul fronte delle forniture di gas se l’Italia dovesse continuare ad appoggiare le sanzioni decise dall’occidente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

E poi ha aggiunto che “Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la “una guerra totale finanziaria ed economica” alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie conseguenze irreversibili”.

Infine ha evocato l’avvertimento più temuto: “l’Italia dipende dalla Russia per il 40% del suo fabbisogno di gas, ma le cose potrebbero cambiare nel caso in cui il nostro Paese confermasse la sua linea dura”.

Nel pomeriggio, la Farnesina ha replicato definendo quelle di Paramonov “dichiarazioni minacciose”. A questa si è aggiunto lo stesso Draghi che ha espresso “piena solidarietà” al ministro Guerini definendo “inaccettabili” le parole che arrivano da Mosca. “Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa vittima di attacchi da parte del Governo russo – dice Draghi – il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale”.

Fin qui un prevedibile botta e risposta, anche se viene da precisare a Draghi perchè mai le forze armate italiane dovrebbero andare in guerra lontano dai confini e già sono disseminate in Africa e Medio Oriente. Ma al di là delle cronache, visto che il governo Draghi ci sta trascinando in guerra e nella recessione economica, la questione merita qualche considerazione in più.

  1. In primo luogo dobbiamo chiederci – ma anche risponderci – se ormai siamo finiti in mano al governo della “Vispa Teresa”.
  2. Come potevano pensare Draghi, Di Maio, Guerini che le scelte di emettere le sanzioni e inviare armi contro la Russia sul fronte della guerra in Ucraina sarebbero rimaste senza conseguenze?
  3. Se il governo italiano ha un minimo di buonsenso, cosa aspetta a “destinare ad altre funzioni” o mettere la museruola al ministro degli Esteri Di Maio che sembra confondere la politica estera con il bar dello sport? Possibile che nessuno abbia spiegato a Di Maio che il suo ministero, in casi come questi, è uno dei più delicati e che l’uso ponderato delle parole e del linguaggio è decisivo nella diplomazia e nelle relazioni internazionali?
  4. Se un governo adotta sanzioni contro un altro governo, invia armi per combatterlo e i suoi ministri ne insultano sguaiatamente il presidente, perché mai sorprendersi se quello comincia a iscriverti tra i paesi “ostili” e non più tra gli “interlocutori”?

Infine, ma questa non è più una domanda, l’Italia nel XXI Secolo è già riuscita a dilapidare il suo patrimonio di credibilità e interlocuzione con il mondo arabo/mediterraneo accumulato nei quaranta anni precedenti (e con risultati importanti).

Oggi l’Italia viene percepita in un mondo fino a ieri ben disposto né più né meno che come una qualsiasi altra arrogante – ma più debole – potenza occidentale. Motivo per cui non è riuscita ad avere alcun ruolo neanche nella Libia che ha contribuito a destabilizzare con il tradimento del Trattato di amicizia e i bombardamenti nel 2011. Spedire soldati in giro in decine di missioni militari in Africa e Medio Orinte, non sta facendo affatto recuperare credibilità, al contrario.

Con una politica estera di totale allineamento all’Unione Europea e alla Nato, l’Italia non riesce neanche a comprendere che il mondo è cambiato, che il mondo è assai più vasto di Europa e Stati Uniti e che gli spazi di autonomia diplomatica giocati in passato si sono paurosamente assottigliati.

Invertendo questa tendenza all’insipienza e alla subalternità, si potrebbero ricostruire molte interlocuzioni nel mondo, e soprattutto se si guarda ad un mondo più vasto ma inevitabilmente diverso da quello occidentale.

Ma in tal caso il primo atto dovuto da fare è quello di rimuovere il ministro Di Maio da un ruolo così rilevante e sostituirlo anche con l’ultimo impiegato della Farnesina con dieci anni di servizio. Avrebbe maggiore senso di responsabilità e del proprio ruolo.

Comments

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Alfred*
Saturday, 26 March 2022 08:53
A luigino mancano i rudimenti non solo della diplomazia, ma di cose piu' elementari come un po' di buon senso.
Credo che anche gli uscieri della farnesina con un po' di consigli saprebbero fare di meglio.
La classe politica tutta sta virando verso una inesistente capacita' di gestione di problemi e crisi minime. Per chiudere la faccenda covid bastava ringraziarli e chiedere che adesso riservassero attenzione a quello che stanno facendo altrove, senza neanche nominare l'Ucraina, ma aprendo, possibilmente, uno spiraglio di dialogo (se ci riesce Erdogan .... ). Il drago in capo lasciamo perdere, non dovrebbe essere li e con la gestione delle risposte al covid e a questa guerra credo che in molti stiano iniziando a capirlo, anche tra quelli che siano a ieri lo consideravano il male minore.
Stanno riuscendo a farci rimpiangere politici che abbiamo molto detestato, ma che sulle relazioni estere erano piu cauti e furbi.
assistere a questa totale dabbenaggine nella patria di Machiavelli ..vabbuo'
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marku
Friday, 25 March 2022 19:27
dissento completamente

è con malcelato orgoglio che vi invito a vedere i fatti

avere il quisling draghi ha portato enormi successi al suolo patrio

infatti per ogni scoreggia
fosse anche l'aliquota l'iva sul pane
dobbiamo chiedere il permesso a bruxelles

milioni di migranti dell'Africa vedono in lui
una speranza di un avvenire
migliore e più giusto

la pace nel mondo ha un alfiere
senza se e senza ma

e poi negate pervicacemente uno dei maggiori successi della politika italiana

l'italiaetta è l'unico paese al mondo ad avere avuto
il coraggio e la fortuna
di avere
contemporaneamente

salvini e di maio ministri

IL MONDO INTERO
ancora una volta s'inchina
alla patria di Machiavelli
ed alla sua intuizione
de Il Principe

uno il ministro degli interni
più manipolato all'estero
della storia della repubblika

https://www.open.online/2022/03/25/linterrogazione-della-lega-scritta-dai-russi-i-20-mila-euro-e-le-mail-segrete-di-mosca-su-salvini/

https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/Usa-Salvini-incontra-Trump-a-Philadelphia-Faccia-a-faccia-di-20-minuti-7e23c90c-1434-4d89-be3a-fc21ca50d7c4.html



l'altro
una personcina con una linea forte e netta
sia in politica, in economia
ma soprattutto nelle realzioni internazionali
di lui non si ricorda una sola contraddizione
tra il prima di diventare un politiko? ed un ministro?
ed il dopo
un faro nella notte
della Nazioni Unite

https://www.youtube.com/watch?v=uQKIXaE4SLU

CHE VIVA ROBESPIERRE
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