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bastaconeurocrisi

I “soldi fermi sui conti correnti”… di nuovo

di Marco Cattaneo

Il simpatico Marco Montemagno, che sicuramente molti di voi seguono, in questo breve video ci porta a conoscenza delle affermazioni di un professore universitario. Il quale si lamenta di come gli italiani lascino fermi, inattivi, la bellezza di 1.800 miliardi su conti correnti bancari a rendimento zero.

Il che, dice, è sempre stato un problema, ma adesso diventa molto più grave perché l’inflazione è alta e si verifica quindi una pesante erosione del potere d’acquisto.

All’inizio ero convinto che in questo equivoco cadessero “solo” giornalisti e politici. Ma avevo poi in effetti scoperto che ci cascano con tutte le scarpe anche parecchi economisti, non esclusi alcuni con un CV di vaglia (almeno sulla carta).

MA CHI HA DETTO CHE I SOLDI SUI CONTI CORRENTI SONO FERMI ?

I soldi sui conti correnti si muovono, costantemente. Ma questo movimento di per sé non influenza i saldi totali all’interno del sistema economico. Immaginate che non siano 1.800 miliardi di euro, ma 1.800 conchiglie, utilizzate come moneta.

Le 1.800 conchiglie vengono utilizzate e passano da una mano all’altra. Magari ciascuna anche cinque, dieci, venti volte all’anno. Ma PASSANO DI MANO. Non scompaiono.

Quindi constatare che le conchiglie sono sempre 1.800 e desumere che “stanno ferme” è, scusate la franchezza, una SCEMENZA. Gli undici giocatori di una squadra di calcio si muovono costantemente, ma sono sempre undici (salvo espulsioni…).

Ma le conchiglie, cioè i soldi, che vengono investiti, per farli rendere e proteggerli dall’inflazione ? quelli non diminuiscono i saldi bancari ?

Se compro un’azione o un’obbligazione già esistente, il mio saldo di conto corrente diminuisce, ma aumenta quello del venditore. Se compro titoli emessi da un’azienda, o titoli di Stato, il mio saldo diminuisce ma aumenta quello dell’emittente. Che poi li usa (se no perché avrebbe emesso titoli ?), quindi li fa circolare.

Vogliamo vedere diminuire i 1.800 miliardi ?

Salvo che mi sfugga qualcosa, il risultato si ottiene per quattro possibili vie.

Qualcuno ritira i soldi che ha in banca e mette le banconote sotto il materasso. Non esattamente il comportamento tipico in un’economia dinamica, e non esattamente una protezione dall’inflazione.

Qualcuno usa i soldi sul conto corrente per rimborsare un debito bancario. Cioè, il credito bancario totale nell’ambito del sistema cala. Abbiamo bisogno di questo in un’economia che sta cadendo in recessione ? non mi pare.

Qualcuno compra beni e servizi all’estero. Il conto corrente dell’italiano compratore cala perché aumenta il conto corrente dello straniero venditore. E peggiorano i saldi commerciali (già in tensione per il decollo dei costi di gas ed energia). C’è da augurarselo ? non mi pare.

Qualcuno compra attività finanziarie all’estero. Ma non ci si lamenta costantemente che troppo risparmio fuoriesce dall’Italia, e bisogna invece riportarlo in patria ?

Per cui, due conclusioni.

Parlare di economia ignorando la partita doppia non è un’idea brillante.

L’economia italiana ha tanti problemi, ma il livello dei conti bancari NON è uno di quelli.

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