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lantidiplomatico

Derisa e umiliata: come l'Europa si appresta a divenire mera merce di scambio

di Giuseppe Masala

Ho avuto modo di leggere molte reazioni positive al mio articolo sulla fine della Nato a causa della probabile uscita degli Stati Uniti d'America dall'alleanza. Ovviamente non sono mancate le reazioni negative, peraltro ben argomentate e perciò a queste ultime vorrei rispondere.

L'idea dell'uscita degli USA dall'Alleanza Atlantica circola ormai da anni, suffragata da dichiarazioni assolutamente chiare provenienti da Trump in persona: la Nato è uno strumento inadeguato e costosissimo per gli USA e conseguentemente non più necessario. Senza contare il fatto che i paesi europei hanno approfittato dello strumento – questa è l'idea del tycoon newyorkese – per risparmiare sulle spese militari indirizzando le risorse per fare concorrenza nei mercati mondiali proprio alle aziende americane.

Una situazione che si è dimostrata insostenibile, causando a Washington un deficit di partite correnti e di bilancio mercantile enorme che sta mettendo a rischio il sistema finanziario a stelle e strisce e anche l'egemonia del dollaro nel mercato delle valute.

Va altresì rilevato che per anni gli americani hanno provato a spiegare che il saldo delle partite correnti negativo americano andava riassorbito aprendo i mercati europei e consentendo alle merci made in USA di fluire verso l'Europa. Va anche detto, che il peggior politico della storia europea post seconda guerra mondiale, Angela Merkel, da quell'orecchio non ha mai sentito continuando a fare una concorrenza furibonda – basata sull'abbattimento dei costi – agli USA. Tutto questo fino a quando gli USA, esasperati, non hanno iniziato a reagire infliggendo colpi come gangsters durante una rissa da strada. Da qui le provocazioni alla Russia, lo scoppio della guerra e le successive rovinose sanzioni imposte alla Russia stessa: s'intende rovinose per l'Europa rimasta senza energia e senza il mercato russo.

Ma tutto ciò non è bastato a risolvere il problema del debito estero americano, da qui la guerra in Medio Oriente, e ancora il rischio del ritorno al potere di Trump.

Che questa sia la situazione è pacifico anche in questa parte dell'Atlantico: non si contano ormai le dichiarazioni preoccupate di leader europei sul possibile ritorno al potere del repubblicano e sulle sue intenzioni di abbandonare l'Europa. Ha iniziato la Lagarde, ha continuato il Premier belga De Croo e ha detto la sua anche Tajani il quale spinge (sic) per un esercito europeo, nella convinzione che dobbiamo fare - molto probabilmente – da soli, per garantire la nostra difesa.

Arrivo ai miei critici. Questi sostengono che Trump stia soltanto bluffando essendo la Nato “proprietà” degli USA. Sostengono i miei critici che non si capirebbe altrimenti per quale ragione Trump voglia distruggere l'alleanza che garantisce l'impero di Washington. Insomma, Trump sarebbe un mercante, interessato solo a rientrare delle spese della Nato e dunque intenzionato a far pagare integralmente all'Europa i costi della Nato.

Certamente questa visione – così diversa da quella che sostengo io – appare molto razionale, ma secondo me pecca su un punto specifico. Parte dal presupposto che l'Europa sia una parte irrinunziabile dell'Impero americano. Dunque un'Europa ancora centrale negli equilibri mondiali, come nella seconda metà del secolo scorso. La realtà non è più questa, l'Europa è già un'area marginale del mondo, prima per scelta politica propria e poi per scelta di Washington. Dapprima l'Europa, grazie al furore austeritario di Angela Merkel, ha puntato completamente sull'abbattimento dei costi per sostenere la propria competitività sui mercati mondiali. Una scelta platealmente miope che ha reso il continente arretrato dal punto di vista tecnologico. Ci siamo autocastrati ponendoci in concorrenza sul lato dei costi con i paesi emergenti. Certo, una scelta apparentemente positiva nel breve termine ma che nel medio termine porta inevitabilmente all'arretratezza produttiva. Successivamente sono stati gli USA a spingerci ai margini, con le sanzioni alla Russia hanno ridotto l'Europa al rango di area economica senza più sicurezza energetica e quindi impossibilita a impostare un progetto di sviluppo credibile.

Ma non ci avete fatto caso che l'Europa ormai sta provando a sottrarre agli agricoltori terreni fertili con la scusa della sostenibilità ambientale per poi impiantarci costosissime selve di pannelli fotovoltaici? Per forza, non avendo più fonti energetiche dobbiamo arrangiarci con la cosiddetta energia “pseudo green”. E se impiegando i terreni fertili per produrre energia anziché cibo si crea una crisi alimentare la soluzione è pronta, ovviamente all'insegna del green e della sostenibilità: le farine di insetti sono pronte a essere commercializzate, così come a breve ci sarà il latte sintetico e la carne coltivata nei bioreattori grazie alla potente irrorazione di ormoni della crescita (se saranno cancerogeni lo scopriremo solo vivendo).

L'aspetto stupefacente è che questo devastante abbassamento della qualità della vita i crisis manager ingaggiati dalla UE e dai governi nazionali ce lo stanno vendendo come scelta dettata dall'amore per l'ambiente, mica come scelta obbligata a causa della carenza di energia. Una mossa comunicativa geniale, chapeau!

Dunque abbiamo una Europa non più centrale, surclassata ormai da molte aree del mondo: non solo l'anglosfera, la Russia, la Cina, il Giappone e la Corea, ma anche il Brasile, l'India e l'Indonesia. Dunque siamo ridotti ad area del mondo, spendibile e vendibile in cambio di qualcosa da parte degli USA: e il qualcosa l'ho già indicato. Gli USA cederebbero l'Europa (o più probabilmente parte di essa) all'influenza della Russia in cambio della neutralità del Cremlino nella vera contesa che interessa realmente agli USA: quella con la Cina. Del resto i russi la loro proposta agli USA di un ritiro della Nato dai paesi dell'ex Patto di Varsavia l'hanno già fatta. Proposta che straordinariamente assomiglia agli intendimenti più volte annunciati da Trump.

Non sappiamo se Trump arriverà al potere ma se questo avverrà, è ampiamente probabile che tenterà un grande accordo con Mosca usando l'Europa come merce di scambio.


Giuseppe Masala nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio Python e la Letteratura. Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile. L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

Comments

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Nicolai
Tuesday, 30 January 2024 20:42
La strategia degli Usa e Gb di provocare lo scontro in Ucraina aveva lo scopo di rompere la collaborazione tra i paesi europei e sopratutto tra la Germania e la Russia. Il blocco continentale euroasiatico avrebbe messo all'angolo le potenze atlantiche. La manovra pero' e' riuscita solo a meta' nel senso che la Germania si e' indebolita mentre la Russia si e' potenziata, sia economicamente sia militarmente. Nel frattempo gli Usa hanno mostrato il fianco debole a causa della globalizzazione da loro promossa. La sua capacita' industriale e' stata indebolita, come mostra del resto il fatto che hanno dovuto limitare l'invio di armi all'Ucraina. La delocalizzazione ha comportato inoltre un indebolimento del tessuto industriale, non solo, ma la produzione di tecnici e operai qualificati si e' contratta al punto da soffrire una debolezza proprio nella produzione industriale. Argomenti esplicati esaurientemente da Emmanuel Todd nel suo "La disfatta dell'Occidente". Se la Russia ha proposto la fine della Nato in Europa non sara' certo in cambio di una rottura con la Cina. Russia e Cina sono l'uno dipendente dall'altro. Se la Cina venisse sconfitta dagli Usa, il prossimo sarebbe la Russia: elementare. La Russia comunque ha solo ambizione di sicurezza nei confronti dell'Europa occidentale, non di conquista perche' non avrebbe i mezzi per controllarla: la sua popolazione tra l'altro e' in diminuzione. E' possibile pero' che gli Usa provochino uno scontro militare in Europa facendo impegnare la GranBretagna che e' la piu' fanatica sostenitrice della lotta contro il blocco euroasiatico. Ma le questioni sono aperte perche' gli Usa sono reduci da una sconfitta e non hanno i mezzi strutturali per riprendersi, hanno sbagliato i conti con la globalizzazione e con la guerra in Ucraina. La Russia per il momento osserva sorniona lo sviluppo della situazione.
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Franco Trondoli
Tuesday, 30 January 2024 22:43
Anche questa è un'ipotesi valida. Anche se pare che sia Trump a voler mettere mano in qualche modo nella Nato. Di sicuro l'Europa tutta è messa molto male.
Cordiali Saluti
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AlsOb
Monday, 29 January 2024 16:06
La Nato è fondamentalmente un esercito di occupazione e una organizzazione di promozione di conflitti e terrorismo. E a sentire le quotidiane esternazioni dei suoi vertici, pronti a dettare la linea alle marionette politiche e a istruire i sudditi carne da macello, sembrano selezionati secondo criteri di stoltezza, ebetismo e psicopatia.
Che i poodles europei si mettano a finanziare l’impero e l’esercito di occupazione, dimezzando i redditi dei membri delle classi inferiori considerati topi indigeni, può essere una opzione, più nulla stupisce.
Ciò che resta nella cronaca e nella storia come oggeto di futura ampia investigazione è l’inqualificabile e paranoica conversione alla velocità della luce delle fasciste classi dominanti europee e relativi sicofanti a poodles imperiali, con l’annichilimento di ogni progetto europeo minimamente consistente e sovrano.
Probabilmente la Nuland ha ragione, fuck Europe, because they like, è la politica più realistica.
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Alfred
Monday, 29 January 2024 20:52
europei si mettano a finanziare l’impero e l’esercito di occupazione, dimezzando i redditi dei membri delle classi inferiori considerati topi indigeni, può essere una opzione, più nulla stupisce.

Guardi che gia oggi e' cosi, vada a vedere quanto spende per la Nato la Germania dopo il bluff di Trump. E' pari a pari con gli Usa con tendenza a salire.

In generale
una cosa che mi stupisce e' che in molti quando parlano della Nato pensano che Ramstein, Aviano e le centinaia (si centinaia) di basi e basette Usa in Europa siano tutte Nato.
Non e' cosi
https://it.insideover.com/guerra/basi-usa-europa-mappa.html
Gli Usa controllano da soli molto di piu di quanto controllano con la Nato (e controllano pure la Nato, che paghino e' giusto vien da dire) .
Una truppa di occupazione, che se la cava discretamente con il mimetismo tanto che li percepiamo come alleati anziche' padroni.
In questi anni di lamentele sui costi, a partire da Obama, hanno diminuito la presenza in Germania e nei fronti piu a occidente e incrementato su Polonia e confine russo. La Polonia ha fatto offerte in soldini per averli in casa e non perdere questa bella opportunita'.
Per quanti poteri abbia un presidente Usa (e ne ha molti) queste scelte strategiche su una colonia (che prima della guerra in ucraina era la piu grossa area economica mondiale) hanno molti vantaggi per loro (Usa), altro che per noi coglioni.
E li hanno ancora e li avranno anche quando avremo le pezze al culo.
Perche' l'europa non sta solo ai confini con la russia con un laccio al collo ben tirato dal padrone atlantico. L'europa sta di fronte al mar mediterraneo, all' Africa e di lato al medio oriente.
Molte azioni (per non dire quasi tutte) delle guerre e attivita' varie che gli usa conducono in questo grosso intorno europeo partono da noi, non dalla Turchia o dai paesi arabi. Non credo li ritengano troppo affidabili, non su tutto quello che fanno. Con Israele, per esempio che ..resterebbe solo soletto se lasciassero l'europa. O no?
Dunque: gli europei sono tuoi coloni, hanno una certa capacita' di spesa, obbediscono prontamente agli ordini, sono in un punto abbastanza strategico del pianeta e tu li lasci quando potresti continuare a usarli?
se li lasci perche' ti sei alzato con la luna storta puoi star sicuro che dal giorno dopo, nazione dopo nazione, non vadano ai confini russi a portarsi a casai il gas in bombole, se necessario, basta che sia a buon mercato? Con uno scusate ci siamo sbagliati vuoi che i russi tra uno sghignasso e l'altro non riprendano a commerciare?
Io direi di si, se non altro per non finire a condividere il letto con la sola Cina. Un' amante a occidente fa sempre comodo.
Sono il primo a volere che gli Usa ci lascino e se ne torninano a casa perche' gli costiamo troppo. Confermo, non si possono permettere di tenere al guinzaglio questo lussuoso animale da compagnia. Buon viaggio.
Se il furbo Trump lo fa accendo un cero alla madonna, ma proprio perche' e' furbo ci pelera' sino all'ultima risorsa e non levera' comunque i piedi coloniali dall'europa. Potrebbe anche essere che e' un po' balzano e decide (senza che il congresso e i militari dicano bu?) che gli stiamo sulle balle e riporta a casa le truppe. A quel punto, seriamente, possono accadere troppe cose. Le variabili in ballo sono parecchie, non esclusa una guerra tra stati al posto di una convivenza economica con la Russia.
Purtroppo sono convinto che faro' in tempo a morire prima di vedere gli Usa che ritirano le truppe dall'europa, ma vivro' abbastanza da dover pagare la mia quota per le loro armi e la loro economia. A questo servono le colonie.
Altra piccola precisazione... di solito non ci libera dai colonizzatori perche' i colonizzati costano troppo... o avete esempi in cui non siano stati i colonizzati in maniera cruenta (Algeria) o semi pacifica (India) a liberarsi dei colonizzatori?
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AlsOb
Tuesday, 30 January 2024 13:05
Sí, tutto vero e condivisibile, l’espressione riguardo al finanziamento europeo dell’impero ha una formulazione velatamente retorica e inoltre si riferisce a una più ampia serie di comportamenti, (la implicita dichiarazione di guerra alla Russia per esempio),che vanno oltre il dettaglio del pagamento dei costi della Nato, il che rappresenta una delle modalità della colonizzazione e sottomissione.
La sconsolante situazione è quella descritta.
Tuttavia non è né necessario né opportuno trascurare una analisi e lettura di classe della vicenda della degenerazione dell’Europa a patetica colonia e poodles imperiali.
Almeno sul piano della curiosità storica sarebbe interessante capire le ragioni per le quali le classi dominanti europee si siano rimostrate arcignamente fasciste e ubbidienti vassalli e proconsoli imperiali, abbandonando tratti di indipendenza e sovranità, pronte a sacrificare economia e popolazioni locali (trattate come carne da cannone), per sostenere le ambizioni imperiali.
Ovviamente per l’impero, impegnato a diffondere caos e distruzione, è conveniente mantenere nello stato di colonia i vassalli europei, che docilmente si adattano. Il disagio delle classi inferiori al momento si limita a forme di proteste prive di effettiva organizzazione; esso inoltre è prevalentemente intercettato da partiti populisti, che possono in qualche modo dare fastidio agli oligarchi, ma nella maggioranza dei casi difficilmente sfideranno la classe dominante.
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Alfred
Tuesday, 30 January 2024 17:01
La condizione coloniale dell' europa data dalla fine della seconda guerra mondiale, ma siccome hanno dei buoni uffici marketing il pacchetto e' stato venduto come protezione reciproca. Allora bisognava ricostruire l' europa e l' urss non era esattamente percepito come un amicone dalle nostre classi dirigenti e digerenti.
Non e' che a noi popolazione (proletaria o meno) , siano mancati i segnali d'allarme su quello che questa sudditanza comporta. Gladio non era esclusiva italiana (da noi probabilmente era molto piu attiva con quell' ingombrante Partito comunista piu grande d'europa), ma dell' europa nel suo complesso e non lavorava certo in favore degli europei, ma come sostegno delle scelte geopolitiche Usa. Si tende a chiamare il pacchetto venuto alla luce stay behind.
Che sia passato di moda non saprei dire, forse esistono stay behind con diversa pelle, adatta ai tempi. Non mi stupirei (persino wikipedia cita qualche generale che ritiene che la rete sia viva).
credo abbiamo sottovalutato il segnale di allarme, pensando fosse una struttura temporanea per tempi di guerra fredda. Dovremo invece porci una domanda: se la Nato non e' morta dopo la morte del patto di Varsavia e' possibile che anche le stay behind siano sopravvissute? Rendiamoci conto dell'utilita' che avrebbero, anche in altre forme, per garantire la gestione interna dei paesi europei, la loro mansuetudiene e l'addomesticamento. Sia delle classi dirigenti che di quelle inferiori.
Le condizioni della colonia che siamo diventano piu evidenti a mano a mano che l'Egemone sperimenra difficolta' di vario tipo. In questo periodo se ne vedono parecchie. E' in periodi di difficolta' del padrone che le nazioni dei colonizzati devono dare di piu, anche la propria esistenza in vita.
Basta mettersi per pochi minuti nella testa dell' Egemone per capire che saremo usati, non venduti, almeno non prima che siamo diventati inservibili per altri e per noi stessi.
E' una china, la stiamo percorrendo.
Come, cosa, quando, dove perche' su adesso e nella storia, confesso ho dei limiti, parecchi, ma mi stupisce che in troppi non vedano certe dinamiche.
Le esagero a posta e per ignoranza, ma temo che se non ci rendiamo conto (socialmente noi plebe) dove siamo e cosa rischiamo, ci accorgeremo della realta' solo in fondo e quando saremo costretti a scavare per trovare un fondo piu fondo.
Si, vorrei sbagliarmi, vorrei davvero sbagliarmi.
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Franco Trondoli
Monday, 29 January 2024 00:53
In qualche modo, se si scrive, bisogna sbilanciarsi. Per me Masala coglie quasi del tutto nel segno. Anche se un Comandante Nato ha detto che la "guerra" contro i Russi durerà "20 anni"... Come potrà essere tecnicamente la sequenza dei fatti lo decideranno le tre Potenze rimaste. Una quarta , la Germania
(l'Europa), è stata smantellata ( Recisi in profondità i collegamenti con Russia e Cina). La Francia non è Europea; è un satellite (un po' incistato col Québec) degli AngloUsa, come ovviamente Israele.
Ora ,da soli, gli Usa non possono vincere. Quindi, quando giochi in tre , vincono due contro uno.
Fate voi, in senso lato ovviamente. Chi si allea con chi..?
Facciamo finta di non vedere anche una cosetta da niente..?? Quale..??
Il genere (donna e uomo) bianca e bianco , Signore e Signori.
Si uniranno AngloUsa-Russia-Francia-Spagna-Israele.
Tedeschi e Italiani a seguire..Turchia a forte rischio...ma dovranno ridurre le loro popolazioni in miseria , perché oggettivamente tutta " l'Europa" dalla linea Maginot fino ai confini Russi viene ridotta a terreno di spartizione neofeudale; impoverita e senza via di uscita . Solo il caos sarà il suo destino. Quindi una situazione per niente tranquilla...La cosiddetta Europa Nordica deve stare buona sotto la giurisdizione Usa/Russia.
Naturalmente cosa diventerà l'asse Turchia-Iran
in direzione Cinese è tutto da vedere. Saranno senza dubbio territori molto caldi.
Soprattutto se i Cinesi vorranno costruire una via terrestre di movimento merci che aggiri le vie marittime per arrivare in Germania. Non gli sarà permesso.
Gli Arabi tutti e l'Africa saranno assoggettati alle direttive del neo patto strategico. Cinesi isolati..?
Indubbiamente se la dovranno vedere dalle loro parti. Bisognerà capire se le élite di quello che resta della Germania, dell'Italia e della Turchia vorranno, potranno e sapranno fare "resistenza" costruttiva e positiva a questo processo. Sulla carta , per un eventuale interesse loro, temo di no. Sono troppo deboli. Si adatteranno al caos "Europeo" ??. Temo di sì .
Quasi tutto resterebbe sulle spalle Cinesi. Fatto salvo naturalmente che le ipotesi di competizione e "scontro" tra Usa e Cina abbiano una loro validità e logica. Il che, come tutte le questioni di questo Mondo , è ancora tutto da vedere.
Cordiali Saluti
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Alfred
Sunday, 28 January 2024 14:00
Tanto per cazzeggiare

-Del resto i russi la loro proposta agli USA di un ritiro della Nato dai paesi dell'ex Patto di Varsavia l'hanno già fatta. Proposta che straordinariamente assomiglia agli intendimenti più volte annunciati da Trump.

lei pensa davvero che un presidente Usa (non Trump, un presidente Usa) dopo che le forze di quel paese hanno costretto la turchia e altri ad accettare l'estensione della Nato a finlandia svezia si possa permettere di spalancare la finestra e dire guaglio' sapete che vi dico l'America ci ripensa, sono arrivato IO.
Non dico che non possa farlo, pensi solo a quante nazioni alleate degli Usa cominceranno a pagare e corrompere per entrare nei brics o/e nella SCO.
E di Ramstein e di Vicenza e delle basi esclusivamente (di fatto o di diritto) Usa in cui hanno speso miliardi in cui albergano bombe atomiche ecc... cosa intenderebbero farne? Chiederle e mettere il cartello affittasi?
Che lo vogliano o no gli Usa hanno fatto scelte strategiche (gli usa, i loro apparati, non solo i presidenti) e recedere da queste scelte non sara' facile neanche per loro. Quando si e' dissolto il patto di Varsavia decapitare la Nato sarebbe stato easy, averla tenuta in vita non e' solo uno sfizio, ma una scelta strategica. Per farla finire oggi ... serve un' altra scelta strategica, non il mugugno per i costi eccessivi o passaggi di mano alla Russia, cosi, perche' un presidente si e' stufato, poarello.
Senza contare un'ultima possibilita' (che non considero tanto remota): quanti presidenti Usa sono stati ammazzati ? Wikipedia dice quattro, una bella cifra. Con tutte le armi che girano i folli che non mancano ... cosi, per caso ... chi lo sa
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Alfred
Sunday, 28 January 2024 13:21
-la Nato è uno strumento inadeguato e costosissimo per gli USA e conseguentemente non più necessario.

Il fatto che sia costoso le fa pensare non sia piu necessario ? Da cosa lo deduce? Dalle loro dichiarazioni sempre oneste e mai ifacciali?
Basterebbe che a pagare non siano gli Usa. Ha dato un okkio alle previsioni di spesa europee in rapida salita? non le parlano?

-gli USA, esasperati, non hanno iniziato a reagire infliggendo colpi come gangsters durante una rissa da strada

Non esattamente, a me sembra ci sia del metodo. Un metodo che noi in italia attribuiamo alle cosche.
Fare discendere dalla anghela tutta l'incazzatura Usa, ma non mollare per niente ramstein e minacciare e poi condannare a morte il povero gasdotto?
tenere sempre i piedoni ben piantati su suolo germanico, sembrerebbe. A lei sembra di no?
A me parrebbe che se anche si staccassero dalla Nato i piedoni li terrebbero con truppe Usa e basta. O crede davvero che la germania e l'europa valgano come dispendiosissime basi usa piazzate in insolite regioni del mondo e, alcune, bombardate un giorno si e uno no tipo Siria e Iraq?
Se davvero dovessero sfoltire le loro basi e i loro costi non credo che comincerebbero a tagliare sulle posizioni strategiche europee del giappone o degli stretti, possono fare risparmi mirati su una miriade di altre cazzate armate di cui hanno riempito il mondo.
Ribadisco, ai miei occhi l'europa e l'esercizio del potere in europa non e' confrontabile con vietnam, o afganistan e non e' negoziabile con la Russia.
Anche perche' qualsiasi accordo facciano per tutelarsi con europa e/o russia non possono prevedere quale futuro si formera'. Una russia alleata dell'europa o in conflitto con l'europa gli farebbe meno paura? non credo abbiano voglia di sperimentarlo, credo che il futuro vogliano dirigerlo anche oltre le loro reali forze.
Ma su questo non possiamo sapere ne io ne Masala, sara' la storia a dirci se gli Usa si ritireranno senza colpo ferire per ristrutturarsi in casa come potenza o se prima di farlo cercheranno di livellare il mondo in modo che mentre loro si riprendono gli altri non possano fare di meglio.
Ai posteri, prosit
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