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lantidiplomatico

Il conflitto ucraino e le classi dirigenti italiane: un test (radiofonico)

di Roberto Buffagni

Stamattina ho fatto un test, obiettivo: capire che pensano le classi dirigenti italiane del conflitto ucraino.

Telefonato a “Prima Pagina” di RadioTre, conduttore F. Fubini.

Sintesi mia domanda: “Che vuol dire ‘non possiamo permettere che la Russia vinca’? Quali sono gli obiettivi strategici occidentali nel conflitto ucraino? Il 23 giugno scorso la Commission on Security and Cooperation in Europe, nota anche come Helsinki Commission, un organismo del governo federale USA, ha tenuto un briefing dal titolo ‘Decolonizzare la Russia. Necessità morale e strategica di frammentare politicamente la Russia’, con tanto di cartina dove la Federazione Russa appare divisa in una decina di staterelli. D’altronde hanno implicato lo stesso obiettivo strategico di regime change e frammentazione politica della Russia anche i Ministri della Difesa e degli Esteri, e il Presidente degli Stati Uniti, che hanno dichiarato: ‘Dobbiamo indebolire la Russia e far sì che non possa mai più rifare qualcosa come l’invasione dell’Ucraina’. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è espellere la Russia dal novero delle grandi potenze, ossia frammentarla politicamente.

Questo è un obiettivo molto difficile da raggiungere, ammesso che sia possibile tentarlo senza innescare un confronto nucleare strategico tra Russia e USA; ma anche se fosse raggiunto, la frammentazione della Russia aprirebbe un buco nero geopolitico in Eurasia in cui precipiterebbe l’intero mondo. Domanda: ci abbiamo pensato seriamente, noi europei?”

Sintesi risposta Fubini: “Dobbiamo ammettere che sul terreno, la Russia sta ottenendo i suoi obiettivi. Pare che i territori del Donbass saranno integrati nel territorio russo, dopo un referendum bandito dai sindaci fantoccio imposti dai russi, quindi sarà impossibile toccarli perché sarebbe una minaccia esistenziale per la Russia [che reagirebbe con le armi nucleari, NdA]. Inoltre le sanzioni alla Russia, contrariamente a quel che anch’io pensavo, non stanno ottenendo l’effetto sperato di indebolire la Russia tanto da impedirle di proseguire la guerra, almeno entro 12 o 18 mesi. Però questa delle sanzioni è una scommessa sul lungo periodo, a lungo termine la Russia sarà indebolita economicamente e anche come potenzialità militari, per esempio perché manca di semiconduttori. Quindi la fermezza è importante e va mantenuta.”

Risultato test. Le classi dirigenti italiane non hanno capito, o fanno finta di non aver capito (la domanda permanente della nostra epoca), assolutamente niente.

Ragioni:

1) non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che gli obiettivi strategici dell’occidente li detta Washington, e punto. Non li detta il Corriere della Sera, non li detta il governo italiano, non li detta la UE.

2) non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che la linea strategica USA è affrontare INSIEME Russia e Cina. L’obiettivo strategico frammentazione della Russia è propedeutico al contenimento del nemico principale, la Cina.

3) non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che la linea strategica degli USA implica necessariamente a) la probabilità di un allargamento e una escalation del conflitto, tanto maggiore quanto più esso si prolunga b) la possibilità reale di una degenerazione nucleare, che inizierebbe con l’uso delle atomiche tattiche e potrebbe escalare a un conflitto nucleare strategico.

4) non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che per gli Stati europei è possibile modificare la linea strategica degli USA soltanto se vi si contrappongono apertamente, rompendo il fronte NATO-UE. I mormorii nei corridoi delle Cancellerie o le virgole allusive nelle dichiarazioni diplomatiche contano zero. Altrimenti resta solo pregare che la prossima Amministrazione presidenziale americana rinsavisca e inverta rotta (probabilità: molto bassa).

5) non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che i numeretti magici della Bocconi non spiegano niente e non decidono niente, in questo conflitto. L’economia vi ha un importante ruolo solo come “potenza latente” trasformabile in “potenza manifesta” militare, e la Russia con le sue risorse e la sua rete di alleanze, in primis la Cina, è economicamente inaffondabile.

6) Non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, che sia la Russia, sia gli USA, fanno sul serio, mortalmente sul serio. Non bluffano, non le sparano grosse per fini propagandistici. Gli obiettivi strategici americani sono quelli, frammentazione della Russia in vista del contenimento della Cina. Per la Russia configurano una minaccia esistenziale immediata. La Cina sa benissimo di essere il prossimo Stato nel mirino, e ne trae le conseguenze logiche.

6) insomma le classi dirigenti italiane non hanno capito, o fanno finta di non aver capito, un cavolo. Dio ci aiuti, anche se non ce lo meritiamo.

Comments

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Alfred*
Sunday, 03 July 2022 13:47
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Mi sono perso il suo intervento radio. Spesso ascolto con le cuffie, ma su fubini ho dovuto interropere spesso perche' mi veniva spontaneo fare commenti indecenti a voce alta.
In ambiente di lavoro non e' il massimo.
Ha ragliato per tutta la settimana con un tono che sembrava mite, na con certezze d'acciaio, arroganti e stupide.
Una tra le cose che le ha detto sui semiconduttori che mettono in ginocchio la Russia e' un raglio di desiderio. Ignora o fa finta di , che il problema e' ... mondiale. I motivi li troverebbe anche su giornali della sua parte, chissa se li legge.
Altra cosa idiota (l'ha detto anche in altri momenti) e' che le sanzioni Nato saranno dannose per la Russia sul lungo periodo. A parte la famosa battuta di keynes le classi politiche italiane hanno gia visto che sul breve periodo stanno arricchendo la Russia, alzando i prezzi delle materie prime e minacciano di causare, a mesi, non a anni, la deindustrializzazione dellEuropa.
Se la nostra classe dirigente spera di mettere un tetto al gas (quando mai in un regime di ultra libero mercato che hanno voluto loro?)e di dare la paghetta alle famiglie per le bollette di questo e' mai chiesta, in accordo con i fubini globali, se ci sara' la materia prima?
Non e' solo una questione di soldi, il gas e le altre materie prime devono arrivare ed essere disponibili, se non ci sono (non arrivano) hai voglia di stampare moneta.
oggi un ministro tedesco dice che nell inverno limiteranno uso acqua calda e questo anche se stanno riaprendo le centrali a carbone.
Ci volevano dei geni per immaginare scenari di questo tipo (neanche i peggiori in assoluto) o bastava leggersi gli scritti di Nomisma e qualche analisi di chi tratta le materie prime? non pericolosi socialisti, comunisti o anarchici.
Il fatto e' che le balle non le raccontano solo a noi, una certa dose sono disposti a bersele, meglio se a pagamento. Poi e' un attimo crederci davvero e recitare le quotidiane orazioni. Alla faccia dela realta'
Adesso l' isola dei serpenti e' vuota, ripropongo di mandare li tutto il guerrafondaismo di lotta e di governo per duelli all' ultimo sangue e non ritorno. Lo so, non e' grande abbastanza, ma duellato gli uni si mandano gli altri a seguire
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ndr60
Sunday, 03 July 2022 11:13
Diciamo che le classi dirigenti della UE sono pagate per non capire o far finta di non capire quanto sopra.
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