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Gli Stati Uniti dichiarano guerra all'Europa

di Scott Ritter, forumgeopolitica.com

L’amministrazione Trump ha pubblicato il suo tanto atteso documento sulla Strategia per la Sicurezza Nazionale. È una buona notizia per coloro che auspicano migliori relazioni con la Russia basate sul rispetto reciproco e sulla co-prosperità. È una cattiva notizia per i guerrafondai globalisti che hanno trasformato una partnership transatlantica in una piattaforma di conflitto perpetuo.

* * * *

Nessuna espansione della NATO. Il riconoscimento che la politica di espansione incontrollata della NATO ha danneggiato gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. E una dichiarazione schietta che l’Europa, nella sua attuale traiettoria di scontro con la Russia, rappresenta una minaccia per gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Questi sono alcuni dei principali insegnamenti tratti dalla Strategia per la Sicurezza Nazionale (NSS) degli Stati Uniti, recentemente pubblicata. La NSS è un documento fondamentale prodotto dal potere esecutivo degli Stati Uniti che delinea le priorità e le preoccupazioni per la sicurezza nazionale e definisce una strategia ampiamente definita per affrontarle. La pubblicazione della NSS è un requisito legale stabilito dal Goldwater-Nichols Act del 1986 e funge da documento politico fondamentale su cui si basano altre linee guida per l’attuazione, come la Strategia Militare Nazionale degli Stati Uniti, pubblicata dal Dipartimento della Difesa/Guerra.

 

In breve, è una cosa seria.

Una cosa molto importante.

E questo vuol dire guai per l’Europa e la NATO.

La NSS di Trump dichiara apertamente che l’Europa, così com’è attualmente, è intrinsecamente incompatibile con gli interessi statunitensi. Se l’Europa manterrà la sua attuale traiettoria politica, sostiene Trump, sarà “irriconoscibile tra 20 anni o meno”, e che gli attuali problemi economici, manifestati dalle fallimentari politiche europee, faranno sì che gli attuali problemi economici dell’Europa saranno “eclissati dalla reale e più netta prospettiva della cancellazione della civiltà”.

L’Europa non è più considerata collettivamente un partner fondamentale per la sicurezza nazionale, osserva la NSS di Trump. “Non è affatto scontato che alcuni paesi europei avranno economie e forze armate sufficientemente forti da rimanere alleati affidabili”, dichiara il documento.

Inoltre, la NSS postula che l’Europa stessa sia diventata una fonte di ideologie incompatibili con le nozioni di libertà degli Stati Uniti, dichiarando che l’Unione Europea e “altri organismi transnazionali” stanno attuando attività che “minano la libertà e la sovranità politica”, denunciando in particolare politiche che comportano “la censura della libertà di parola e la repressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita delle identità nazionali e della fiducia in se stessi “.

Secondo la NSS, l’Europa, così come è attualmente concepita da chi detiene il potere, è fondamentalmente incompatibile con gli interessi e i valori americani. È importante sottolineare che la NSS mette in rilievo l’ascesa dei “partiti patriottici europei”, dichiarando che “l’America incoraggia i suoi alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita spirituale”.

Questa è una dichiarazione di guerra ideologica tra gli Stati Uniti e le élite mondialiste europee.

Il diavolo, dicono, è nei dettagli, ed è nei dettagli della nuova NSS che sono stati piantati i semi della rovina dell’Europa.

Va evidenziato fin dall’inizio che l’Europa è elencata come terza priorità politica tra le tre principali questioni politiche, dopo la sicurezza dell’emisfero occidentale e la sicurezza della regione indo-pacifica.

L’Europa non è una priorità assoluta per gli Stati Uniti.

“L’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti”, afferma la NSS, sottolineando che “il commercio transatlantico rimane uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana”. Gli Stati Uniti, dichiara la NSS, non possono “permettersi di ignorare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi che questa strategia si prefigge di raggiungere”.

In questo contesto, la NSS definisce una “politica generale per l’Europa” che dà priorità al ripristino delle “condizioni di stabilità all’interno dell’Europa e di stabilità strategica con la Russia”, consentendo al contempo “all’Europa di camminare con le proprie gambe e di operare come un gruppo di nazioni sovrane allineate” che si assumono “la responsabilità primaria della propria difesa, senza essere dominate da alcuna potenza avversaria”.

Non si tratta di una situazione normale.

Il NSS osserva che “almeno dalla fine della Guerra Fredda, le amministrazioni hanno spesso pubblicato Strategie di Sicurezza Nazionale che cercano di ampliare la definizione di ‘interesse nazionale’ degli Stati Uniti in modo tale che quasi nessuna questione o iniziativa sia considerata al di fuori del suo ambito. Ma concentrarsi su tutto significa concentrarsi su niente. Il nostro obiettivo deve essere quello di concentrarci sugli interessi fondamentali della sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

Sebbene gli Stati Uniti vogliano «sostenere i propri alleati nel preservare la libertà e la sicurezza dell’Europa, ripristinando al contempo la fiducia nella propria civiltà e l’identità occidentale», questo obiettivo politico non prevede un assegno in bianco, come era avvenuto in passato.

La nuova NSS sottolinea quello che viene definito “realismo flessibile”, dichiarando che “la politica degli Stati Uniti sarà realistica riguardo a ciò che è possibile e auspicabile perseguire nei rapporti con le altre nazioni”, cercando di instaurare “buoni rapporti e relazioni commerciali pacifiche con i paesi del mondo senza imporre loro cambiamenti democratici o sociali che differiscano notevolmente dalle loro tradizioni e dalla loro storia”.

Si tratta di un cambiamento radicale rispetto alla prassi del passato, in cui la promozione delle norme e dei valori democratici americani era considerata l’elemento fondamentale della politica di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

“Riconosciamo e affermiamo”, osserva la NSS di Trump, “che non vi è nulla di incoerente o ipocrita nell’agire secondo una valutazione così realistica o nel mantenere buoni rapporti con paesi i cui sistemi di governo e società differiscono dai nostri, anche se spingiamo gli amici che la pensano come noi a sostenere le nostre norme condivise, promuovendo i nostri interessi mentre lo facciamo”.

In breve, la NSS di Trump rifiuta quello che definisce “lo sfortunato concetto di dominio globale per sé stesso”. E, così facendo, la NSS di Trump rifiuta la percezione e la realtà «della NATO come un’alleanza in continua espansione».

L’espansione della NATO, un “diritto” presumibilmente sancito dall’articolo 10 della Carta della NATO, è stata al centro della politica europea dalla fine della seconda guerra mondiale. Un aspetto fondamentale del concetto di espansione della NATO è la necessità di dipingere la Russia come un nemico perpetuo. Questo ha portato a decenni di instabilità che sono culminati in un conflitto guidato dalla NATO tra Russia e Ucraina, dove l’Ucraina funge da proxy della NATO/USA con la missione di contribuire alla sconfitta strategica della Russia creando le condizioni per il collasso economico, sociale e politico della Russia.

La nuova NSS dichiara di fatto conclusa questa linea politica.

Porre fine al conflitto in Ucraina, invece di collaborare con l’Europa per trovare il modo di prolungarlo indefinitamente, è una priorità assoluta per l’amministrazione Trump nell’ambito della nuova NSS. L’amministrazione Trump, afferma la NSS, “si trova in contrasto con i dirigenti europei che nutrono aspettative irrealistiche sulla guerra, appoggiati da governi di minoranza instabili, molti dei quali calpestano i principi fondamentali della democrazia per reprimere l’opposizione”.

La Russia non è il nemico.

Ma lo è l’Europa.

“Una larga maggioranza degli europei desidera la pace”, dichiara la NSS, “ma questo desiderio non si traduce in politiche concrete, in gran parte a causa del sovvertimento dei processi democratici da parte di quei governi. Questo è strategicamente importante per gli Stati Uniti proprio perché gli Stati europei non possono riformarsi se sono intrappolati in una crisi politica”.

La NSS elenca come “interesse fondamentale degli Stati Uniti” la necessità di “negoziare una rapida cessazione delle ostilità in Ucraina, al fine di stabilizzare le economie europee, prevenire un’escalation o un’espansione involontaria della guerra e ristabilire la stabilità strategica con la Russia, nonché consentire la ricostruzione postbellica dell’Ucraina per consentirne la sopravvivenza come Stato vitale”.

Uno dei principali ostacoli che gli Stati Uniti devono affrontare in questo senso è l’alleanza NATO. Non si tratta solo della cieca ambizione della NATO di espandere i propri ranghi a prescindere dalle conseguenze, ma anche del fatto che l’attuale traiettoria politica dell’Europa, che consente una migrazione incontrollata, ha creato una nuova realtà geopolitica che rende la NATO insostenibile nella sua configurazione attuale. “A lungo termine”, osserva la NSS, “è più che plausibile che entro pochi decenni al massimo alcuni membri della NATO diventeranno in maggioranza non europei. Pertanto, resta da vedere se considereranno il loro posto nel mondo, o la loro alleanza con gli Stati Uniti, allo stesso modo di coloro che firmarono la carta della NATO”.

La NSS mira ad «aiutare l’Europa a correggere la sua attuale traiettoria», riportandola su un percorso che sia sinonimo di «autentica democrazia, libertà di espressione e celebrazione senza compromessi del carattere e della storia individuali delle nazioni europee».

L’amministrazione Trump incoraggerà «i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita del proprio spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è davvero motivo di grande ottimismo».

Questa è una buona notizia per la Russia e per il resto del mondo.

Ma questa è pessima per la NATO e per l’attuale cricca di élite politiche ed economiche che hanno messo l’Europa su una traiettoria incompatibile con gli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.


Traduzione a cura di Old Hunter
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