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seminaredomande

Alcuni aspetti dello stato dell’Ucraina dopo tre anni di guerra

di Francesco Cappello

Il collasso militare delle forze armate ucraine su tutti i fronti di guerra è praticamente generalizzato e senza speranza. In Ucraina c’è ormai un fallimento strategico che coinvolge la sfera militare, demografica, economico-finanziaria, infrastrutturale e politica

Gli ucraini hanno visto insieme alla perdita enorme di vite umane e alla distruzione del loro paese una profonda corruzione di cui si sono macchiate le autorità che hanno intascato in larga misura gli aiuti finanziari occidentali mentre guadagnavano anche dal commercio abusivo di armi occidentali nei mercati neri.

 

L’Ucraina sta esaurendo soldati, soldi e popolazione

Dal 40% al 50% degli ucraini hanno disertato o risultano assenti ingiustificati. Due terzi dei reclutati disertano ogni mese, e circa 10.000 soldati lasciano il fronte mensilmente perché feriti o perché deceduti. Il tasso di reclutamento (quasi sempre coatto) che era di 30.000 persone al mese è collassato – l’effettiva numerosità delle truppe è ridotta dalle troppe diserzioni e morti. Oggi c’è un peggioramento drastico, anche di questi numeri. Ha circolato la proposta di abbassamento dell’età della leva a 22 anni insieme all’ipotesi di arruolamento delle donne.

Si stima che l’Ucraina ospiti ora meno di 30 milioni di persone, un calo drastico rispetto ai 44 milioni del 2021. Inoltre i suoi tassi di mortalità e natalità sono rispettivamente il più alto e il più basso del mondo. La guerra ha provocato milioni di sfollati interni e quasi 6,9 milioni di rifugiati che hanno cercato protezione in Europa e altrove.

 

Alcuni indici economici

Il deficit previsto supera il 20 % secondo il FMI %.

Il deficit ufficiale dell’Ucraina è, infatti, stimato in circa 135 miliardi di euro tra il 2026 e il 2027, con un fabbisogno annuale di circa 70 miliardi nel 2026 e 64 miliardi nel 2027.

2026. L’Ucraina avrà, perciò, bisogno di circa 70 miliardi di euro per coprire il disavanzo di bilancio 2027.

in totale per i prossimi due anni l’Ucraina necessiterà 135 miliardi di euro, cifra che l’Ucraina non può coprire autonomamente

Il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea avvertono, infatti, che senza nuovi fondi Kiev rischia la bancarotta.

L’Unione Europea (che ha già dato quasi 200 miliardi) sta discutendo diverse opzioni per coprire il deficit:

uso degli asset russi congelati,

emissione di debito comune europeo,

ulteriori contributi diretti provenienti dai singoli Stati membri

La sostenibilità del bilancio ucraino dipende ormai quasi interamente da aiuti esterni e da un eventuale piano di ricostruzione post-bellico.

L’Ucraina ha un buco di bilancio gigantesco, che supera di gran lunga i parametri di stabilità europei. I parametri di Maastricht per l’ingresso nell’Unione Europea non sono nemmeno lontanamente soddisfatti.

L’Ucraina dovrà, quindi, raccogliere almeno 100 miliardi di dollari nei prossimi 18 mesi solo per restare in vita.

L’ultimo meccanismo ideato dalla “coalizione dei volenterosi”, lo strumento finanziario Pearl, ha raccolto finora solo 2 miliardi di dollari di impegno totale, un po’ pochino. Senza ulteriori e continuativi aiuti esterni il fallimento dello Stato (default) è già nelle cose; è assicurato.

Distruzione della base produttiva e inflazione a due cifre

Il rapporto Debito/PIL supera abbondantemente il 100% e così anche il rapporto tra debito estero e Pil è ufficialmente intorno al 100%. L’Ucraina è indebitata all’interno ma soprattutto il suo debito verso l’estero è enorme e ciò ovviamente scoraggia ulteriori investimenti da parte di creditori esteri.

Svalutazione dell’hyrvinia. La moneta nazionale ucraina vale 6 volte meno il suo valore pre-guerra (per acquistare lo stesso bene che nel 2021 valeva 100 hyrvinia oggi ce ne vogliono 600). Di conseguenza si registra un aumento dei prezzi dei beni importati della stessa entità così come all’interno del paese, una perdita del potere d’acquisto a causa dell’inflazione nonché la conseguentemaggiore difficoltà per le imprese dipendenti da importazioni o da addebiti in valuta estera.

 

Crollo del PIL

Nel 2022 l’Ucraina ha perso il 29% del PIL (uno dei crolli più gravi al mondo).

La stabilità macroeconomica in generale e, in particolare, il valore del PIL nel 2024 sono sostenuti dai massicci aiuti finanziari internazionali (UE, USA, FMI) che mantengono a galla la spesa pubblica e i consumi.

Il rapporto tra il debito e il Pil è passato dal 49% nel 2021 al 95% nel 2024 con previsioni di superamento a più del 100% del 2025.

In condizioni di mercato normali, un debito che raddoppia in tre anni e supera il 100% del PIL, per un’economia emergente, porterebbe al default immediato. Tuttavia, l’Ucraina si trova in una situazione unica dovuta prima di tutto alla sostenibilità “politica” di cui gode. Il debito, però, è sostenibile solo fin quando i partner occidentali (UE, USA, FMI) continueranno a fornire aiuti finanziari (spesso a fondo perduto o a tassi agevolati) e finché i creditori privati accetteranno di rinegoziarlo. Nell’agosto 2024, l’Ucraina ha raggiunto un accordo cruciale con i creditori privati per ristrutturare oltre 20 miliardi di dollari di debito, ottenendo una riduzione del valore nominale (haircut) del 37%. Questo ha dato un po’ di respiro, ma non può risolvere il problema strutturale a lungo termine. Gran parte del deficit di bilancio (soldi per pagare soldati, medici, pensioni) è coperto da fondi esteri. Se questi flussi dovessero interrompersi, la sostenibilità crollerebbe istantaneamente.

I danni totali alle infrastrutture secondo una vecchia valutazione della fine del 2023, ammontavano a circa 152 miliardi di dollari. Attualmente potrebbe essere più che raddoppiata. Si tratta di danni all’industria, all’energia, ai trasporti, danni a carico di edifici pubblici e privati nonché alle infrastrutture digitali, acquedotti, gasdotti, oleodotti e danni nel settore agricolo, la sanità, le scuole e le telecomunicazioni.

Il costo totale per riportare il paese allo stato pre-guerra, secondo una stima congiunta di WB/UE/ONU, ammonta a 486 miliardi di dollari.

Circa il 30% della capacità produttiva dell’Ucraina è stata distrutta o resa inoperabile. Le cifre provengono da analisi congiunte di World Bank, KSE Institute, OCSE, FMI (dati indiretti, su output e capitale fisico distrutto)

Le regioni più industrializzate (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia, Kharkiv) hanno perso 40–50% della capacità industriale originaria. Più di 400 grandi imprese sono distrutte, occupate o chiuse.

Almeno il 50% della capacità di generazione elettrica è stata danneggiata o distrutta (centrali termiche, idroelettriche, reti di alta tensione). L’attacco alla centrale di Kakhovka ha devastato una parte critica del sistema idrico-usuale agricolo e industriale. L’Ucraina ha perso circa il 40% della capacità produttiva agricola (terreni minati, perdita di macchinari, mancanza di energia e fertilizzanti).

Nei trasporti più del 25% delle infrastrutture ferroviarie è danneggiato. I Porti del Mar Nero (Mariupol, Berdyansk) completamente persi; Odessa è spesso sotto attacco.

 

Effetti macroeconomici della perdita di capacità produttiva

La guerra ha ridotto di molto la forza lavoro: milioni di persone risultano sfollate o emigrate. Di conseguenza la disponibilità di manodopera risulta assai ridotta in agricoltura, industria e costruzioni.

Minore gettito fiscale. Il governo perde 1/3 delle entrate rispetto ai livelli pre-guerra.

Stima della perdita complessiva di capacità produttiva

La capacità attuale stimata è il 60% di quella pre-guerra a causa della distruzione fisica, della perdita dei territori industriali, della diaspora della forza lavoro e della interruzione della logistica.

In Ucraina, secondo il quotidiano tedesco BILD, il 60% delle infrastrutture del gas è stato distrutto. L’inverno ormai prossimo potrebbe essere catastrofico.

L’Ucraina ha subito il bombardamento sistematico di centrali elettriche a carbone, depositi di gas e sottostazioni. La società DTEK ha subito 210 attacchi con razzi e droni. Una delle infrastrutture della società «Naftogaz» è stata colpita diverse volte. Il 55-60% delle infrastrutture del gas ucraine è già stato gravemente danneggiato.

La distruzione delle infrastrutture del gas, gli attacchi alle centrali elettriche: tutto ciò dipinge un quadro desolante per l’esistenza stessa dell’Ucraina.

Gli Stati Uniti, primi provocatori del conflitto insieme agli inglesi, se ne sono ora lavati le mani consegnando la patata bollente all’Unione europea.

Qualsiasi richiesta di cessate il fuoco da parte occidentale si scontra con la profonda sfiducia russa, radicata nella storia, che include le violazioni degli accordi di Minsk, il sabotaggio dei colloqui di Istanbul nel 2022 e le promesse mancate sull’espansione della NATO. La Russia percepisce chiaramente che le richieste occidentali di una pausa servirebbero solo a “dare loro respiro per riarmare l’Ucraina, permettere di reclutare più truppe, fortificarsi e prepararsi a una guerra prolungata con alle spalle l’Unione. Difficile capire perché i russi dovrebbero fidarsi di qualsiasi accordo. Un cessate il fuoco potrebbe arrivare solo dopo che le richieste russe (in relazione con le vere cause del conflitto) venissero accolte invece di continuare ad essere assurdamente ignorate a danno degli ucraini e dell’Ucraina.


Fonti principali
World Bank / ONU / Commissione Europea – RDNA4 (2025)
Stima aggiornata dei bisogni di ricostruzione: 524 miliardi di dollari.
https://ukraine.un.org/en/289807-updated-ukraine-recovery-and-reconstruction-needs-assessment-released
UNDP – Comunicato RDNA4
Riassunto dei danni e dei settori più colpiti, incluso il quadro dei danni alle infrastrutture civili ed energetiche.
https://www.undp.org/ukraine/press-releases/updated-damage-assessment-finds-524-billion-needed-recovery-ukraine-over-next-decade
World Bank / UE / ONU – RDNA3 (2024)
Stima precedente del costo totale di ricostruzione: 486 miliardi di dollari.
https://www.undp.org/ukraine/press-releases/ukraines-recovery-reconstruction-needs-seen-486-billion-over-next-decade
Valutazione dei danni diretti alle infrastrutture (2025)
Danni diretti stimati: 176 miliardi di dollari (rispetto ai 152 miliardi del 2023).
https://ukraine.un.org/en/289807-updated-ukraine-recovery-and-reconstruction-needs-assessment-released
Wilson Center – Analisi del bilancio ucraino 2024–2025
Analisi ufficiale dell’andamento del deficit statale, del debito, delle entrate e della sostenibilità finanziaria.
https://www.wilsoncenter.org/blog-post/ukraines-budget-2024
Trendometric – Rapporto Debito/PIL dell’Ucraina
Il rapporto Debito/PIL stimato per il 2024 è di circa 95,5%.
https://trendometric.com/ukraine/government-debt-to-gdp
Analisi ONU / World Bank – Danni a sistema energetico e infrastrutture critiche
Sintesi dei danni subiti da centrali elettriche, rete energetica, acquedotti, industria e trasporti.
https://ukraine.un.org/en/289807-updated-ukraine-recovery-and-reconstruction-needs-assessment-released
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