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sinistra

Ucraina: intrappolata in una zona di guerra

di Michael Roberts

6516253 20123919 ukraine russia guerra cosa succedeMentre per l'Ucraina stanno suonando i tamburi di guerra, quale sarà l'impatto che avrà tutto questo sull'economia del paese e sugli standard di vita dei suoi 44 milioni di abitanti, sia che la guerra venga evitata o meno?
Ho già scritto diverse volte sull'Ucraina, durante la grave crisi economica che il paese ha vissuto nel 2013-14, culminata poi con il crollo del governo in carica, con la rivolta di Maidan e infine con l'annessione alla Russia della Crimea e delle province orientali prevalentemente russofone. Per la gente, la situazione allora era terribile. È migliorata un po' in seguito, ma la crescita economica rimane piuttosto modesta e nel migliore dei casi gli standard di vita continuano a rimanere stagnanti. In 12 anni, il salario reale medio non è aumentato, ed è crollato pesantemente dopo la crisi del 2014.

L'Ucraina è stata la regione più colpita dal crollo dell'Unione Sovietica e dalla "shock therapy" della restaurazione capitalista nell'Europa orientale e nella stessa Russia. Tutti gli ex satelliti sovietici hanno impiegato molto tempo per recuperare il PIL pro capite e i livelli di reddito, ma nel caso dell'Ucraina non sono mai tornati al livello del 1990. La performance dell'Ucraina tra il 1990 e il 2017, non è stata solo la peggiore tra quelle dei suoi vicini europei, ma è stata la quinta peggiore in tutto il mondo. Tra il 1990 e il 2017 ci sono stati solo 18 paesi con una crescita cumulativa negativa, e perfino in quel gruppo selezionato, la performance dell'Ucraina la colloca come il terzo paese peggiore insieme alla Repubblica Democratica del Congo, al Burundi e allo Yemen.

Salario reale annuo medio UAH a prezzi 2017

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Crescita del PIL pro-capite dell’Ucraina 1990-2017

Rispetto a tutti i paesi del mondo                  Rispetto ai paesi della regione

(crescita cumulativa tra 1990-2017)

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Nota L’Ucraina ha avuto la quinta performance di crescita negativa di tutto il mondo nel periodo 1990-2017

Fonte WDI, PIL procapitea PPP (dollaro internazionale del 2011)

Nella crisi del debito e della moneta del 2014, l'Ucraina è stata salvata dal tracollo totale grazie a tre cose: in primo luogo, l'essere stata inadempiente riguardo al suo debito verso la Russia, e che (nonostante molti sforzi) la Russia finora non è mai stata in grado di recuperare. In secondo luogo, i governi post-Maidan si sono impegnati in una serie di salvataggi grazie ai prestiti del FMI; e in terzo luogo, il prezzo pagato per questi prestiti è stato un severo programma di tagli nei servizi pubblici e nel sostegno al welfare. L'Ucraina deve alla Russia più di 3 miliardi di dollari, o più del 10% delle sue riserve in valuta estera e, se venisse pagato, tale debito porterebbe a più che raddoppiare il deficit dell'Ucraina nei confronti con l’estero. Attualmente, questo disavanzo viene coperto dai fondi del FMI, mentre nel frattempo l'Ucraina "negozia" con la Russia una "ristrutturazione del debito", presumibilmente con la mediazione dalla Germania. L'Ucraina, sottrattasi all'influenza russa dal 2014, ha scelto, o è stata costretta ad affidarsi all'«Occidente» e al credito del FMI per sostenere la sua moneta e sperare in qualche miglioramento economico. Le elargizioni del FMI continuano. L'ultima ha comportato un accordo per estendere i prestiti fino al 2022, per un valore di 700 milioni di dollari su un totale di 5 miliardi di dollari di "accordo stand-by" del FMI. Per questi soldi, l'Ucraina «deve mantenere il proprio debito "sostenibile", salvaguardare l'indipendenza della banca centrale, riportare l'inflazione nel suo "range target" e combattere la corruzione». Pertanto, le misure di austerità devono essere applicate alla spesa pubblica; la banca centrale deve agire nell'interesse dei debitori stranieri, non consentire che la moneta si svaluti troppo, e tenere inoltre alti i tassi di interesse senza che il governo interferisca; inoltre deve essere tenuta sotto controllo la corruzione, dilagante nel governo, con gli oligarchi ucraini (si veda il rapporto dell'accordo stand-by del FMI del novembre 2021). Negli ultimi dieci anni, i vari governi hanno applicato le misure di austerità. L'attuale pacchetto del FMI richiede un aumento delle tasse equivalente allo 0,5% del PIL annuo, un aumento dei contributi pensionistici e un aumento delle tariffe energetiche. Tutte queste misure porteranno ad un ulteriore calo della spesa per il welfare, che scenderà dal 20% del PIL del periodo di crisi del 2014, fino ad appena il 13% quest'anno.

Ucraina: spesa sociale come % del PIL

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In blu: sussidi di disccupazione, arancione: pensioni, in grigio la spesa sociale

Allo stesso tempo, il governo deve opporsi a qualsiasi aumento dei salari nel settore pubblico al fine di compensare i tassi di inflazione ormai quasi a due cifre.

Spesa pubblica sui salari come % del PIL

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Soprattutto, il FMI insiste, con l'appoggio dell'ultimo governo post-Maidan, perché si realizzi una sostanziale privatizzazione delle banche e delle imprese statali, nell'interesse dell’ "efficienza" e per controllare la "corruzione".

«Le autorità si devono impegnare a ridimensionare il settore delle imprese statali. L'adozione di una politica generale nei confronti della proprietà statale sarebbe un passo fondamentale. In definitiva, l'aziendalizzazione e il concomitante miglioramento delle prestazioni delle aziende di Stato non strategiche dovrebbero portare alla loro privatizzazione. Sono in corso anche dei preparativi per attuare una strategia delle autorità per ridurre la proprietà statale nel settore bancario. Aggiornata nell'agosto 2020, la strategia prevede una riduzione della proprietà statale al di sotto del 25% delle attività nette del settore bancario entro il 2025».

La mossa più significativa è stata quella di privatizzare le proprietà terriere. In Ucraina si trova circa un quarto delle fertili «terre nere» (Chernozem) del pianeta ed il paese è già il più grande produttore mondiale di olio di girasole, oltre ad essere il quarto produttore di mais. Insieme alla soia, i girasoli e il mais rappresentano le principali coltivazioni della cosiddetta «Cintura dei Girasoli», che si estende da Kharkiv, a est, fino alla regione di Ternopil, a ovest. Ma la produttività agricola è scarsa. Nel 2014, in Ucraina il valore aggiunto agricolo per ettaro era di 413 dollari, se paragonato ai 1.142 dollari della Polonia, ai 1.507 dollari della Germania e ai 2.444 dollari della Francia. La terra si trova ad essere estremamente suddivisa, polarizzata tra una piccola forza lavoro occupata in grandi aziende commerciali meccanizzate, da una parte, e la massa dei contadini che coltivano i loro piccoli appezzamenti, dall'altra. Circa il 30% della popolazione vive ancora in zone rurali, e l'agricoltura dà lavoro a più del 14% della forza lavoro. Una delle grandi richieste che, negli ultimi anni, viene fatta all'Ucraina dai consulenti occidentali, è che il paese dovrebbe "liberalizzare" il mercato della terra in modo che si possa così scatenare «una prosperosa dinamica di crescita». Il FMI calcola che una simile liberalizzazione aggiungerebbe 0,6-1,2% punti alla crescita annuale del PIL, a seconda che il governo favorisca o meno la proprietà terriera agli stranieri che a livello nazionale, ma il governo pone delle resistenze nel permettere agli stranieri di comprare la terra. Comunque nel 2024, le persone giuridiche ucraine saranno in grado di portare avanti le transazioni che coinvolgono fino a 10.000 ettari, e che potranno essere applicate a una superficie agricola di 42,7 milioni di ettari (103 milioni di acri) equivalenti all'intera superficie dello stato della California, o a tutta l'Italia! La Banca Mondiale sta sbavando, positivamente soddisfatta per questa apertura dell'industria chiave dell'Ucraina all'impresa capitalista: «Questo è, senza alcuna esagerazione, un evento storico reso possibile dalla leadership del presidente dell'Ucraina, dalla volontà del parlamento e dal duro lavoro del governo». In questo modo, l'Ucraina progetta di aprire ancora di più la sua economia al capitale, in particolare al capitale straniero, nella speranza che ciò porti ad una crescita e ad una prosperità più rapida. Ma è solo una speranza. L'attuale crescita economica annuale viene ottimisticamente prevista ad un tasso del 4% l’anno, mentre l'inflazione continuerà ad essere dell'8-10% l'anno. La disoccupazione rimane ostinatamente alta (10%), mentre gli investimenti delle imprese sono in caduta libera (-40%). Tutto ciò sembra essere di buon auspicio per un boom capitalista. L'investimento di capitale è modesto perché la profittabilità del capitale è molto bassa.

Ucraina: saggio del profitto lordo sul capitale (serie EWPT. 7.0)

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Forse, per alcuni capitalisti, probabilmente per lo più stranieri, le ricchezze che si otterranno dalla privatizzazione dei beni statali e delle terre daranno frutti, ma la maggior parte dei profitti probabilmente scomparirà, a causa della corruzione che rimane dilagante. Il FMI ammette che se la corruzione non verrà ridotta, non ci sarà alcuna ripresa, e l'Ucraina non riuscirà a raggiungere il resto dei suoi vicini occidentali.

Proiezioni del PIL per l’Ucraina basate sui livelli di corruzione

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PIL procapite dell’Ucraina rispetto alla media europea (% del PIL misurata a PPP)

Fonte: proiezioni WEO (Ottobre 2016) e calcoli dello staff

Ufficialmente, il coefficiente GINI dell'Ucraina, che misura la disuguaglianza del reddito, è il più basso in Europa, in parte è questo il motivo per cui l'Ucraina è così povera: non esiste praticamente una classe media, e i ricconi nascondono il loro reddito e la loro ricchezza, pagando poche o nessuna tassa. La "economia sommersa" è molto diffusa, ragion per cui il 10% più ricco ha una ricchezza e un reddito 40 volte maggiore degli ucraini più poveri. L'attuale rapporto mondiale sulla felicità pone l'Ucraina al 111° posto su 150 paesi, piazzandola al di sotto di molti paesi dell'Africa sub-sahariana. Inoltre il conflitto con la Russia è costato enormemente. Secondo il Center for Economic and Business Research (CEBR), in sei anni, dal 2014 al 2020, la perdita di PIL è stata di 280 miliardi di dollari, che equivale a 40 miliardi di dollari l'anno. L'annessione alla Russia della Crimea ha portato a perdite che sono arrivate fino a 8,3 miliardi di dollari l'anno per l'Ucraina, mentre il conflitto in corso nel Donbas costa all'economia ucraina fino a 14,6 miliardi di dollari l'anno. Le perdite totali dovute a queste due sole occupazioni, dal 2014, ammontano a 102 miliardi di dollari. Il CEBR afferma che il conflitto ha avuto un impatto significativo sull'economia ucraina, anche perché ha ridotto la fiducia degli investitori nel paese, cosa che, a sua volta, ha portato ad una perdita di 72 miliardi di dollari - 10,3 miliardi di dollari l'anno. Il calo costante delle esportazioni ha causato all'Ucraina, tra il 2014 e il 2020, perdite totali fino a 162 miliardi di dollari. Per l'Ucraina la perdita complessiva di beni immobili, in Crimea e nel Donbas, causata dalla distruzione o dal danneggiamento ammonta a 117 miliardi di dollari. L'importo totale delle mancate entrate fiscali per il bilancio dell'Ucraina, relativamente al periodo 2014-2020, è di 48,5 miliardi di dollari. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, e dopo aver ottenuto la sua indipendenza ufficialmente nel 1994, il popolo ucraino è stato depredato dagli oligarchi che hanno spremuto i beni e le risorse del paese, e anche dai governi che fanno oscillare il loro sostegno dalla Russia di Putin all'UE. Dopo la rivolta di Maidan contro il governo filorusso, in Ucraina gli ultra-nazionalisti hanno dominato la politica del governo, chiedendo che l'Ucraina entri nell'UE e soprattutto nella NATO, per poter riconquistare i territori annessi dalla Russia. La crudele ironia è che la Germania non ha alcuna intenzione di permettere, a un'Ucraina volatile e molto povera, di entrare nell'UE; ci sono troppi problemi e troppi costi, mentre anche gli Stati Uniti probabilmente si faranno degli scrupoli alla sua adesione alla NATO. A sua volta, la Russia non ha alcuna intenzione di riconsegnare al controllo di Kiev le regioni di lingua russa, e invece sta chiedendo per queste un'autonomia permanente, e un accordo che faccia sì che l'Ucraina non entri mai nella NATO. I cosiddetti accordi di Minsk del 2014-15, firmati dalle grandi potenze e da un precedente governo ucraino, non possono riconciliare questa divisione. Così i nazionalisti di Kiev, incoraggiati dagli Stati Uniti, continuano a fare pressioni, e i russi continuano a preparare una possibile invasione al fine di forzare così un accordo che riesca a dividere il paese in modo permanente. L'Ucraina si trova a essere intrappolata tra gli interessi dell'imperialismo occidentale e quelli del capitalismo russo.


fonte: Michael Roberts blog. Blogging from a Marxist economist

A cura di Antonio Pagliarone

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Paolo Selmi
Tuesday, 22 February 2022 12:30
22/2 Aggiornamento delle 12.00

Situazione decisamente tesa. A Doneck e Lugansk son riusciti anche a festeggiare con caroselli e fuochi d'artificio... sotto ben altri fuochi che non sono cessati. anzi.

Si sta verificando quello che Eduard Basurin, vice comandante della milizia popolare della DNR (ormai dopo otto anni esercito regolare a tutti gli effetti, ma sempre lui a parlare con la stampa, da allora a oggi) ha detto oggi in un'intervista:
C'è il pericolo che l'Ucraina nonostante tutto, sa, come quei cani alla catena che a un certo punto escono di testa e riescono a romperla, RIPETA QUANTO ACCADUTO NEL 2014-5, quando [pur avendo perso sul campo di battaglia N.d.T.] la città [Doneck] fu A DIR POCO SCOSSA DA CIMA A FONDO da proiettili di qualsiasi tipo di arma in quel momento in mano all'esercito ucraino.
"Есть опасения, что Украина всё-таки, знаете, как бешеный пёс с цепи сорвется и начнёт то, что было здесь в 14-15 году, когда город просто трусило от разрывов снарядов любого вида оружия, которое на тот момент было у украинской армии"
https://ria.ru/20220222/donbass-1774306698.html

Sempre Basurin solleva il problema delle
- TRUPPE PARAMILITARI (pravyj sektor, nella fattispecie, ma non solo) e dei
- MERCENARI
https://ria.ru/20220222/vzryv-1774257675.html

Questi ERANO già nel 2014 fuori dal controllo dell'esercito. Frequenti erano anzi gli scontri fra loro e le truppe regolari per porzioni di territorio e risorse da saccheggiare.
E' da ricollegarsi a questo, probabilmente, quanto accaduto stamattina, quando un gruppo di sabotatori ha sconfinato... per far saltare delle AUTOMOBILI CIVILI E FARE TRE MORTI! Non erano un obbiettivo militare, non erano un deposito di petrolio o un acquedotto. Siamo al terrorismo puro, latinoamericano.
https://ria.ru/20220222/vzryv-1774257675.html

Ma nella STRATEGIA del CAOS ci sta. E aumentare il rumore di fondo aiuta a coprire movimenti reali di truppe e armamenti.

E in effetti il fuoco dell'artiglieria ucraina si è nuovamente INTENSIFICATO. Sette volte in un'ora sono piovute bombe nella sola Doneck.
https://ria.ru/20220222/donbass-1774310820.html
Tre volte in dieci minuti, notizia di adesso mentre scrivo. E sparano. Sempre di più.


Propaganda? Stavolta se ne è accorta anche la stampa. Giornalisti russi, della DNR, ma anche americani e italiani, sotto il fuoco dell'artiglieria ucraina a Gorlovka. Vedremo presto quale enfasi sarà data qui da noi alla notizia.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13801689

A proposito. Qualcuno si ricorda ancora di ANDREA ROCCHELLI, ammazzato dalle squadracce neonaziste in missione punitiva nel Donbass nel 2014?
https://www.linkiesta.it/2020/09/andrea-rocchelli-giornalista-documentario-the-wrong-place/

Nel mentre: "LA NATO STA INIZIANDO "L'ADATTAMENTO STRATEGICO" ALLE DECISIONI RUSSE NEL DONBASS", come ha affermato il presidente dell'OSCE dopo il colloquio con Stoltenberg.

"L'adattamento strategico" è iniziato. Sempre di adesso, la notizia di movimenti di carri armati e lanciarazzi Grad ("grandine") a Mariupol, così come lancia missili S-300 e Buk nei maggiori aeroporti.
В ДНР заявили. что украинские силовики переместили в район Мариуполя танки и РСЗО "Град", зенитно-ракетные подразделения с С-300 и "Буками"-М1 заняли позиции у аэропортов в Киеве, Харькове и Черкассах
https://ria.ru/20220219/obostrenie-1773703803.html

Seguono aggiornamenti.
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Paolo Selmi
Tuesday, 22 February 2022 08:31
22/02 ore 08.30 aggiornamento

L'artiglieria ucraina ha continuato a martellare tutta notte, sia pur con minore intensità. Non si sono notate incursioni di sabotatori, probabilmente vista l'inutilità totale ormai di procedere con il copione del 2014 e 2015. Occorre che gli atlantici ne scrivano un altro.

Nel frattempo... i burattini ucraini più che dare qualche replica dello scempio di questi giorni non hanno prodotto. Lo stesso Zelenskij, dimostrando ancora una volta non solo la propria incapacità politica, ma la piena dipendenza dalla cancelleria americana in primis ed europee in secundis, ha passato ore al telefono con i relativi capi di stato (fino all'una di notte), probabilmente per scrivere bene quello che avrebbe dovuto dire nel breve messaggio delle due di notte.

Questo ovviamente non poteva non influire sui piani di attacco messi insieme con gli stessi soggetti tempo fa e ratificati con la sua visita a Monaco qualche giorno addietro.

Per inciso, notiamo come gli accordi di Minsk siano carta straccia da anni. Nel totale silenzio occidentale. E se non ci fosse stata la mossa di ieri sera, probabilmente stamattina il bollettino sarebbe stato completamente diverso.

Sempre per inciso, notiamo come l'inattività russa durante questi otto anni sia stata - erroneamente a questo punto - scambiata come possibilità da parte della NATO e dei burattini ucraini di riarmarsi e procedere a chiudere la questione come promesso a Zelenskij in cambio del suo servilismo: "prendetevi tutto ma anche il Donbass, così che salvi anch'io la faccia.".

La minaccia delle sanzioni probabilmente, nelle loro intenzioni, avrebbe dovuto costituire un deterrente. Quello che è successo dà molto di che riflettere: non solo tramite dei giornalisti prezzolati e dei media ancor più manipolati ci fanno vivere in un altro mondo, ma pure loro ho l'impressione che vivano ormai altrove, su Marte probabilmente. IL MONDO È' CAMBIATO E L'ASSE ECONOMICO SI E' SPOSTATO AD EST E NON SOLO. I cinesi non hanno battuto ciglio. I turchi hanno preso atto. Agli iraniani non può fregar di meno, gli indiani pure non sanzioneranno nessuno. Persino nel cortile di casa degli USA Ortega ha già detto che almeno la smetteranno di ammazzare civili. Dell'Africa non ne parliamo. All'ONU c'è sempre il diritto di veto... di cosa stanno parlando?

Per inciso, i russi contestano agli atlantici di non aver capito nulla della lezione del 2008, quando la Russia riconobbe l'Ossezia del sud. Non ci fu alcuna invasione della Georgia, ma si evitò il massacro di civili che ci fu, per esempio, nel 2014-5 nel Donbass. Lo stesso sta accadendo ora. Ma il Donbass è indubbiamente un polpettone più difficile da digerire per gli atlantici.

alle 2.01 si segnalavano tre bombardamenti lungo tre direttrici, pur sempre con mortai da 120 proibiti da quella convenzione che ora tutti si stracciano le vesti perché è stata "violata". In ogni caso, niente rispetto alle notti passate.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13765359

Il bombardamento poi è ripreso a ritmo maggiore. Tre ore fa le violazioni degli accordi di Minsk, sono salite a 60 lungo tutta la linea di confine, colpendo centri abitati, sempre con proiettili calibro 120 e122. Un ora fa si comunicava un altro civile ferito e un edificio distrutto (ibidem).

Nel frattempo, il numero di sfollati in Russia è salito a ottantamila (ibidem).

Teniamo monitorata la situazione.


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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 23:42
21/2 aggiornamento delle 23.30

Continua il fuoco di artiglieria ucraino, più per ritorsione ormai che per altro.
https://ria.ru/20220221/dnr-1774194991.html

Questi i due decreti presidenziali, con cui si riconoscono le due repubbliche.
https://colonelcassad.livejournal.com/7457897.html
validi con effetto immediato, prevedono al punto 3 l'aiuto reciproco e al punto 4 l'invio di truppe qualora una delle parti sia attaccata.

A questo punto sta a Zelenskij il suicidio completo, oltre a quanto già fatto finora. Scoprire il bluff e ritirare le truppe, o andare avanti verso il suicidio. In ogni caso molto probabilmente sarà fatto fuori, dai suoi o no poco importa a questo punto: i primi non gli perdoneranno l'eccessivo servilismo nei confronti degli americani, al punto da spingere le due repubbliche definitivamente nelle braccia russe. I secondi non gli perdoneranno ulteriori scorribande e devastazioni, visti i trattati di cui sopra.

Sicuramente, l'unica possibilità per un vero cessate il fuoco c'è ora. Non fino a poche ore fa, quando tutti chiudevano ipocritamente gli occhi, allo stesso modo di come hanno fatto nel 2014 e nel 2015. E se non ci sarà, la responsabilità ricadrà unicamente su chi deciderà di mandare i propri soldati incontro a morte certa.

A domani.
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Franco Trondoli
Monday, 21 February 2022 19:17
Grazie di tutto Paolo..!!
Un Caro Saluto
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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 23:27
Grazie a te Franco!
Ciao
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 18:05
Aggiornamento delle 17.30

Quanto sta accadendo in queste ore ormai è aggiornato in tempo reale in italiano. Mi concentro su quanto non sarà né detto né scritto.

2014 Prima "operazione punitiva" (карательная операция) da parte ucraina contro i miliziani del Donbass

2015 Seconda operazione punitiva.

Entrambe le operazioni erano tese ad annientare i ribelli, civili o militari poco importava. La prima è stata fermata alle porte di Doneck e Lugansk, la seconda ha comportato una disfatta militare con perdita di territori e conseguente messa in sicurezza di Doneck, in particolare, fino ad allora a tiro anche dei pezzi di artiglieria di piccolo calibro.

Quindi, stallo fino a oggi e simulacro di vita "normale" nelle due Repubbliche. Fino a oggi. In questi anni, la Federazione Russa è stata incolpata di guardare solo alla Crimea. Non è stato così, in effetti. Ma ufficialmente è stato così e non poteva non figurare così.

Aggiungiamo anche un'altra informazione. I dati demografici erano i seguenti a inizio 2021:
DNR = 2,24 milioni di abitanti
LNR = 1,42 milioni di abitanti
https://crimea.ria.ru/20220215/v-gosdume-nazvali-kolichestvo-zhiteley-dnr-i-lnr-s-rossiyskimi-pasportami-1122372251.html

Aprile 2019: La Federazione Russa apre a ucraini, moldavi, bielorussi, cazachi la possibilità di ottenere la cittadinanza russa attraverso una procedura sempre farraginosa, ma "semplificata" (pasport).

Cittadini del Donbass che hanno ottenuto la cittadinanza russa
- a fine 2020: 227.000
- a maggio 2021: 530.000
- a oggi: 770.000 + quelli con richiesta in corso = 950.000
https://www.gazeta.ru/social/news/2022/02/20/17318329.shtml?refresh

siamo al 25.96 percento, ovvero 1 cittadino su 4 del Donbass è GIA' (perché la tendenza è alla crescita) cittadino russo.

1 cittadino su 4 è quindi già OLTRE la richiesta di LNR e DNR alla Federazione Russa di riconoscere le due repubbliche.

Aggiungiamo un altro dato. A fine 2019 i cittadini UCRAINI che avevano chiesto la cittadinanza russa erano 299.000. LA META' DI LORO NON ERA delle autoproclamate repubbliche del Donbass.
http://mozaika.dn.ua/news/region/342816-ne-tolko-zhiteli-ldnr-zhiteli-ukrainy-stali-massovo-poluchat-rossiyskoe-grazhdanstvo.html

Assistiamo quindi, contestualmente a questi otto anni di ulteriore disfacimento del regime fantoccio ucraino, a un movimento di opposizione che non si può esprimere apertamente (i partiti di opposizione sono stati messi fuori legge, a partire dal PCU), ma con atti come questo.

Di fronte a questo, il regime fantoccio ha reagito come gli han detto di fare i suoi burattinai, prima che i pasport concessi diventassero 2 su 4 nel Donbass e 1 su 10 in Ucraina, per esempio. Ha reagito esattamente come nel 2014 e 2015. Con l'ennesima "operazione punitiva". Questa volta però è cambiato tutto il resto.

Seguiranno aggiornamenti.
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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 14:52
Aggiornamento delle 14.00

15:11 (ora locale, d'ora in avanti si intende sempre)
Sulla sola LNR sono piovuti 1773 proiettili da mortaio, 18 sono le case e gli obbiettivi industriali distrutti.
https://ria.ru/20220219/obostrenie-1773703803.html

A Lugansk è la seconda volta in un giorno che suonano le sirene.

L'impianto di depurazione dell'acqua di Doneck è saltato e sono rimasti senz'acqua (ibidem)

14:09
Il bilancio di oggi del territorio della DNR: 413 fra proiettili, bombe e granate. 814 case sono senza luce per la distruzione della centrale elettrica.
(ibidem)

13.03
Bombardato anche l'ospedale centrale di Doneck.
(ibidem)

9.50
Un punto di osservazione russo in territorio russo è stato spazzato via dal fuoco di artiglieria ucraino. Le provocazioni continuano.
(ora locale)

6.00 truppe speciali ucraine sconfinavano in RUSSIA con due mezzi blindati e cinque militari di un'unità di sabotaggio. Erano gli stessi che avevano fatto saltare poco prima un grosso deposito di carburante . Nello scontro a fuoco seguito all'azione terroristica han cercato di tornare in Ucraina passando per la Russia dove sono morti.
https://ria.ru/20220221/granitsa-1774091650.html
https://tass.ru/proisshestviya/13784397
https://colonelcassad.livejournal.com/7456142.html

La situazione sta ulteriormente, drammaticamente, peggiorando. Aumenta il fuoco di artiglieria, aumentano i tentativi di forzare la prima linea di difesa, aumentano gli obbiettivi civili distrutti, aumentano gli "incidenti" in territorio russo.
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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 10:31
Aggiornamento ore 10.00
Continuano, impuniti, i movimenti già segnalati negli interventi precedenti.

Forte esplosione avvertita in zona aeroporto di Doneck
https://ria.ru/20220221/vzryv-1774019643.html

alle 4.45 di stamattina un sabotatore ucraino è esploso nel tentativo di far saltare una bomba alla stazione di Doneck
https://ria.ru/20220221/vzryv-1774016601.html

Dopo il minatore stamattina, sotto le bombe dei nazifascisti ucraini è morto un altro civile .
https://ria.ru/20220221/dnr-1774013450.html

Le riserve e i volontari della LNR si stanno organizzando per formare una seconda linea di difesa
https://ria.ru/20220221/donbass-1774018663.html

Intanto alla DNR non resta che constatare che la comunità internazionale incoraggia i crimini di guerra, perché di questi stiamo parlando, crimini di guerra, ucraini.
https://ria.ru/20220221/dnr-1774033161.html

Intanto hacker hanno appena svelato un'operazione a cura del 72mo centro di "operazioni psicologiche e informative" (I.Ps.O.) di nome Volodja, con scadenziari, esempi e immagini da riprodurre sui social, col dichiarato scopo, nella seconda metà dell'anno scorso, di preparare il terreno nelle regioni vicine della Russia screditando le autorità locali.
https://colonelcassad.livejournal.com/7455262.html
Questo dedicato a chi vede soltanto le ingerenze da una parte... da quella che gli interessa.

D'altronde, finché Jens Stoltenberg potrà permettersi di delirare in conferenza stampa a Monaco e concludere: "So if Kremlin’s aim is to have less NATO on Russia’s borders, it will only get more NATO." (https://www.nato.int/cps/en/natohq/opinions_192204.htm) senza che nessuno dei media dica "ba", dubito che qualcuno qui riprenda quelle carte e le diffonda, sbugiardandolo davanti a tutti.

Ma ormai siamo in grado di farlo da soli. Altri aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 21 February 2022 08:15
Aggiornamento 21/2 h. 8.00

Il martellamento a tappeto dell'artiglieria è continuato tutta la notte.

Risultato:
1 soldato della DNR morto, 1 ferito grave e due contusi.
1 vittima civile: un minatore che stava andando a iniziare il suo turno, https://anna-news.info/v-dnr-v-rezultate-obstrelov-pogibli-shahter-i-voennosluzhashhij-respubliki/
Tra gli altri, solo nel suo villaggio sono piovuti 12 colpi da 122 mm e 50 da 120.
https://ria.ru/20220221/donbass-1773996369.html

Case distrutte e vittime tra i civili.
https://anna-news.info/noch-v-lnr-razrusheny-zhilye-doma-postradali-mirnye-zhiteli/

Le bombe questa volta han colpito anche due scuole a Doneck
https://t.me/SIL0VIKI/41129?single
La scuola 105 nel quartiere Petrovskij e la scuola 56 nel quartiere Kievskij
В Донецке от обстрела ВСУ пострадали здания школы №105 в Петровском районе и школы №56 в Киевском районе.
Per chi non avesse telegram e non riuscisse a visualizzare, le foto sono disponibili sul rullo notizie della RIA
https://ria.ru/20220219/obostrenie-1773703803.html

Se il 18 febbraio la mobilitazione volontaria era per tutti i cittadini dai 18 ai 55 anni della DNR e LNR, oggi è stata estesa anche a chi ha più di 55 anni e se la sente.

Siamo a 61 mila profughi
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13765359

Seguono ulteriori aggiornamenti.
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Paolo Selmi
Sunday, 20 February 2022 23:05
20 febbraio, aggiornamento delle 22

53 mila sono i profughi del Donbass fuggiti in Russia

24 sono stati i centri abitati colpiti dal fuoco ucraino nella LNR

16 sono stati i centri abitati colpiti nella DNR

https://ria.ru/20220220/donbass-1773929646.html

42 sono stati i tentativi di incursione con droni Bayraktar, con scopi prevalentemente ricognitivi

https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13765359

I russi hanno chiuso per tutta la settimana lo spazio aereo sul Mare d’Azov

https://colonelcassad.livejournal.com/7453946.html

Ufficialmente per esercitazioni militari, in pratica per evitare che si ripetano scenari come quello dell’abbattimento del volo MH17, di cui son stati sin da subito incolpati.

In genere si sta ripetendo lo stesso schema del 2015, quando l’offensiva ucraina fu preparata da un intenso fuoco di artiglieria col dichiarato scopo di indebolire o annientare le forze schierate sulla linea di fronte e le retrovie.

gli specnaz, le forze speciali ucraine, sono in azione con compiti essenzialmente ricognitivi e di sabotaggio, iniziati già da mercoledì scorso.

https://iz.ru/1293084/roman-kretcul-bogdan-stepovoi-andrei-fedorov-aleksei-ramm/linii-ognia-s-chem-sviazana-aktivizatciia-ukrainskikh-voennykh-na-podstupakh-k

https://yandex.ru/news/story/VLNR_zafiksirovali_pribytie_ukrainskogo_specnaza_klinii_soprikosnoveniya_vDonbasse--276e9da23ac337b872a6f888e6401ba6?lang=ru&persistent_id=180990387&rubric=army&stid=Nq3H_my5PcojBu2ZlAdl&story=be27d924-a7cd-5cdf-891a-4271eeb570c0&wan=1

Come accaduto stamattina presto, hanno anche il compito di sondare il terreno, saggiare la capacità difensiva dell’avversario con attacchi mirati a precisi punti della linea di fronte, andando poi a disegnare precise strategie d’attacco quando si tratterà di lanciare l’offensiva generale. Sicuramente, quanto accaduto stamattina alle cinque non ha nulla a che vedere con l’isteria dei media occidentali sull’argomento. Non ha nulla di difensivo.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
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