E se il lavoro fosse senza futuro? (IV Parte)
Perché la crisi del capitalismo e quella dello stato sociale trascinano con sé il lavoro salariato
Giovanni Mazzetti
Quaderno Nr. 6/2016 - Formazione online - Periodico di formazione on line a cura del centro studi e iniziative per la riduzione del tempo individuale di lavoro e per la redistribuzione del lavoro sociale complessivo
Qui, qui, qui le parti precedenti.
Presentazione sesto quaderno di formazione on line
Dopo aver ricostruito la genesi della tesi della fine del lavoro e aver richiamato le critiche che le sono state rivolte, nei quaderni precedenti abbiamo analizzato lo sviluppo del rapporto di lavoro. In particolare ci siamo concentrati sia sulla prima fase, corrispondente all’affermarsi dei rapporti capitalistici, sia alla seconda fase nella quale, sulla base delle politiche keynesiane ha preso corpo lo stato sociale moderno. Nelle pagine che seguono, e in quelle del successivo quaderno ci soffermiamo invece sull’evoluzione recente del rapporto di lavoro salariato, quando né il capitale, né lo stato sociale si sono dimostrati in grado di riprodurlo sulla scala necessaria a garantire un livello fisiologico di occupazione.
Parte sesta
La caduta nel labirinto
Capitolo diciottesimo
Fenomenologia dello smarrimento sociale
“L’esigenza di abbandonare le illusioni sulla propria
condizione è l’esigenza di abbandonare una condi-
zione che ha bisogno di illusioni.” (Karl Marx 1843)
Iniziamo il nostro cammino esplorativo sul futuro del lavoro salariato riprendendo alcuni degli interrogativi che avevamo lasciato in sospeso.
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