Print Friendly, PDF & Email

lantidiplomatico

Sulla lettera aperta di Cacciari e Agamben

di Andrea Zhok

720x410c50La lettera aperta congiunta di Massimo Cacciari e Giorgio Agamben sul Green Pass (vedi testo nei commenti) ha ricevuto, come prevedibile, un’accoglienza esplosiva. Uno dopo l’altro si sono attivate sulla stampa una serie di firme, più o meno note, per spiegare:

che “le discriminazioni sono ben altre” (Di Cesare, Repubblica),

che “la vita non viene forse prima della democrazia, non viene forse prima di tutto?” (D’Alessandro, Huffingtonpost),

che “il green pass è come la patente o il porto d’armi, che nessuno contesta” (Flores D’Arcais, MicroMega),

che “Cacciari e Agamben non hanno le competenze, lascino fare a chi le ha” (Gramellini, Corriere), ecc. ecc.

Ora, personalmente non credo di essere stato una volta in vita mia d’accordo con Agamben, e dunque ero restio finanche a leggere la lettera, però a fronte di tale qualificata batteria di fucilieri non ho potuto esimermi.

Ciò che ho trovato, e che nel mio piccolo voglio brevemente commentare, è un testo con molti difetti, ma certamente non liquidabile con gli argomenti che ho visto in giro.

Il testo, comparso sul sito dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, presenta un’argomentazione molto breve, con un difetto strutturale: essa parte come un argomento “di principio” e “di valore simbolico” circa la minaccia alla vita democratica, prosegue con considerazioni di ordine pragmatico sullo stato della sicurezza dei vaccini e sulla mancanza di una prospettiva (“Dovremo dunque stare col pass fino a quando?), e chiude di nuovo su note di principio.

Per finalità di impatto giornalistico questa forma argomentativa è forse ottimale, proprio perché tocca vari tasti dolenti in poche righe, però in termini filosofici è abbastanza insoddisfacente, per la poca chiarezza dei nessi tra le parti.

Se ci si vuole concentrare sui dettagli si possono trovare diversi punti emendabili, ma credo che in generale sia meglio operare la critica, se critica dev’essere, dopo aver tentato una lettura ‘caritatevole’, che si sforzi di capire la sostanza.

(In ogni caso, trovo insopportabile quel tipo di critica che si limita alle battute benpensanti condite di sufficienza, alle alzate di sopracciglia complici, come se si fosse di fronte a giudizi già pacifici “tra noi alfieri del bene”.)

Quanto all’incipit “di principio” della lettera, diffido sempre di quella tipologia di argomenti, di cui Agamben è un esimio rappresentante, che volano alti, iperborei, su questioni di principio, pensando di poter applicare principi generalissimi alla realtà concreta senza incardinarli nella realtà. Questo tipo di argomenti ha un’elevata tendenza a creare una “isteria simbolica” (i cui esiti troviamo ben rappresentati nelle odierne istanze del ‘politicamente corretto’).

Non credo che nessun argomento in generale che ipostatizzi “la libertà”, “la democrazia”, “i diritti umani”, ecc. sia credibile se non si preoccupa dei dettagli dell’applicazione in contesto. Non esiste da nessuna parte, per dire, la “libertà” in sé e per sé, disincarnata, da preservare da ogni offesa.

Nella lettera questo passaggio applicativo, questa discesa nel concreto non è particolarmente chiara. Essa si intravede solo nel passaggio in cui i due osservano il rischio che “il vaccino si trasformi in una sorta di simbolo politico-religioso.”

Qui credo si sia nei pressi di un punto cruciale, la cui spiegazione nella lettera mi pare oscura, e che provo perciò a spiegare a mia volta come segue.

Il Green Pass non rappresenta un problema per la sua natura intrinseca di limitazione sanitaria ad alcuni gruppi.

Di principio questo tipo di soluzioni possono essere accettabili, se la situazione lo richiede, nella misura in cui lo richiede.

Il problema è qui rappresentato invece da un dissidio tra una situazione reale che non mostra particolari criticità, nonostante la comparsa della variante delta, e una pressione propagandistica e moralistica terrificante da parte dell’intero establishment, che si lancia in una predica battente sulla doverosità di vaccinarsi-e-far-vaccinare chiunque e comunque.

Questa “moralistic suasion”, proprio perché alimentata dal 100% dei media e dal 90% della classe politica di governo, ha un impatto spaventoso sull’opinione pubblica.

Dopo aver costruito una categoria di soggetti non vaccinati (o magari vaccinati, ma dubbiosi) come No Vax subumani, dopo averli dipinti come traditori della patria nello sforzo bellico contro il virus, dopo aver etichettato i dubbiosi come portatori di morte, i frutti nell’opinione pubblica non tardano ad essere raccolti.

Questi toni di moralismo apocalittico sono alla base di una scarica di odio virulento che si percepisce sui social media ogni giorno, dove trovi l’infermiera che minaccia di farla pagare ai pazienti non vaccinati, il virologo che parla dei non vaccinati come sorci da cacciare, gli auguri del medico agli stessi di avere un lutto in famiglia, e poi l'infinita serie scomposta di figuri che augurano malattia e morte.

Ecco, se vediamo la questione del Green Pass non nel suo generale ‘significato simbolico’, ma nella concretezza del modo in cui lo si sta applicando qui ed ora, c’è davvero da preoccuparsi.

Quando il potere costituito scatena le sue forze in campagne moralistiche ed aggressive contro una parte della popolazione che sta agendo nel rispetto della legge, e che sta esercitando la propria legittima libertà (e magari anche con buone ragioni), qui siamo arrivati ad una soglia davvero pericolosa.

Il fatto stesso che il Green Pass sia stato concepito dall’inizio come un modo di ottenere in modo obliquo una sorta di obbligo vaccinale, senza assumersene la responsabilità, ha spinto a premere sul tasto morale, e così facendo ha creato una classe di cittadini che pur legalmente tollerati sono giudicati come ‘impuri’, e su cui è legittimo, anzi consigliato, esercitare il proprio disprezzo. Qui, proprio qui, gli esempi storici delle peggiori autocrazie del ventesimo secolo dovrebbero averci insegnato qualcosa.

La strada che sarebbe stata da prendere, ma che il governo si è dimostrato incapace di prendere, è quella di una valutazione calibrata dei mezzi e dei fini, senza ergersi a giudice morale.

In una valutazione mirata della proporzionalità dei mezzi ai fini ogni immagine bellica di “distruzione del virus”, ed ogni suggestione irenica di “salvare ogni vita” dovevano essere lasciate da parte. Non saremo mai – allo stato delle conoscenze - nelle condizioni di eradicare il virus a colpi di vaccinazione, e non saremo mai nelle condizioni di salvare ogni vita, di ogni individuo.

Porsi obiettivi impossibili è pericoloso perché legittima la richiesta di uno sforzo infinito (e questa è sì un’istanza autoritaria), e crea le condizioni per una frustrazione infinita (con conseguente rabbia crescente).

Esigere il Green Pass da teenager per andare in palestra, o dallo spettatore di un concerto all’aperto, o dall’elettorato passivo per candidarsi, ecc. sono tecnicamente degli abusi, perché iniziative prive di motivazioni sanitarie credibili.

Sono prive di motivazioni sanitarie credibili perché ci sono già tutte le condizioni perché quegli atti non inneschino alcuna crisi sanitaria.

D’altro canto il carattere di abuso arbitrario è ribadito dal fatto che simultaneamente un anziano frequentatore di una chiesa o del parlamento ne sono esentati.

Tutto ciò serve solo a creare una situazione che invece di giocare con le carte democratiche dell’argomento, del pluralismo, della buona informazione, sceglie la scorciatoia autoritaria della propaganda, della distorsione, della demonizzazione.

 

Post Scriptum.

Siccome non sono mancati tra i critici della lettera alcuni che hanno sollevato obiezioni a un punto che anch'io sostengo da tempo, e che ha un rilievo nella valutazione costi-benefici, ovvero il fatto che gli attuali vaccini anti-Covid hanno ancora un carattere sperimentale, credo sia opportuno riportare per intero in coda un passaggio di un contratto di fornitura Pfizer (l'unico contratto che finora abbia rotto il muro della pubblica secretazione).

<<5.5 Purchaser Acknowledgement.

Purchaser acknowledges that the Vaccine and materials related to the Vaccine, and their components and constituent materials are being rapidly developed due to the emergency circumstances of the COVID-19 pandemic and will continue to be studied after provision of the Vaccine to Purchaser under this Agreement. Purchaser further acknowledges that the long-term effects and efficacy of the Vaccine are not currently known and that there may be adverse effects of the Vaccine that are not currently known.>>

(<<L'acquirente riconosce che il vaccino e i materiali relativi al vaccino e i loro componenti e materiali costitutivi vengono sviluppati rapidamente a causa delle circostanze di emergenza della pandemia di COVID-19 e continueranno a essere studiati dopo la fornitura del vaccino all'acquirente ai sensi del presente accordo. L'acquirente riconosce inoltre che gli effetti a lungo termine e l'efficacia del vaccino non sono attualmente noti e che potrebbero esserci effetti negativi del vaccino che non sono attualmente noti.>>)

Spero che ciò metta un punto fermo alla discussione.

Comments

Search Reset
0
Renato
Thursday, 12 August 2021 10:15
...come no, prima del 2019 vivevamo tutti nel socialismo partecipativo di base allargato a livello mondiale , senza piu' classi sociali , padroni, dominio del denaro cioè del plus valore e del profitto, del potere della mercificazione di tutte le attività possibili e immaginabili compresa la riproduzione delle nostre capacità e attività lavorative . Non esistevano i big data, la sorveglianza estesa sui modelli di comportamento e di consumo produttivo e distruttivo, le stesse scelte etico morali , politiche erano totalmente libere da influenze delle aziende di software , app, marketing , tempo libero. Suvvia diamoci una svegliata . Sta storia del green pass fa veramente sorridere se non piangere e riflette il grado di impreparazione , ricerca , studio delle vere e reali scienze dominanti controllate , prodotte , industrializzate da tempo dal modo di produzione capitalistico . Questa attuale sinistra è già stata sconfitta pesantemente 40 anni fa , e continua a commettere gli stessi errori di analisi e proposta che hanno reso le possibilità di fuoriuscita dal capitalismo al lumicino. Continuate a guardare il dito e non la luna, opinionisti dell'indignazione ripetitiva e ininfluente. Poi per quanto riguarda le anime , beato chi ci crede, sono già state quasi completamente sterilizzate dal sano materialismo borghese . Altro è lo spirito libero.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Bollettino Culturale
Monday, 02 August 2021 15:44
Ma quale controllo sociale. Il Green Pass serve a far vaccinare chi crede alle balle no vax. Se non vi vaccinate niente ristorante e niente bar. Il vostro diritto a non vaccinarvi, e quindi a prendervi il virus, finisce quando inizia il mio diritto a non essere contagiato.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Roberto
Tuesday, 01 March 2022 12:47
Bollettino Culturale... chissà se mai leggerai le tue parole oggi; dopo che i dati hanno sconfessato anche l'ultimo residuo delle tue credenze che avresti potuto dissolvere accendendo il cervello per cinque, dieci minuti, tra un po' di televisione e un giro al centro commerciali esibendo orgoglioso la tua patente. Chissà... ma hai fatto tre vaccini, li hai fatti fare ai tuoi anziani genitori e ai tuoi figli; è difficile, ti capisco e ti perdono.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Roberto Bellinazzi
Friday, 13 August 2021 10:45
Come dice lei il cosiddetto "green pass" introduce un obbligo surrettizio (non ti obbligo a fare una cosa ma se non la fai decreto la tua morte sociale). Un modo perfetto per ottenere un risultato senza prendersene la responsabilità. A mio parere, in questi termini, è una evidente forzatura del patto sociale che tiene assieme una comunità. Forzatura che non ritengo adeguata poiché pone delle limitazioni alla libertà personale (tra l'altro, spesso irrazionali) senza una corrispondente assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, pescando nel moralismo e nel conformismo, sfruttando la paura della morte delle persone e scatenando campagne di odio ed apartheid nei confronti dei "non allineati". Una clamorosa conferma della tendenza della classe dominante di questo paese a scaricare le responsabilità sulle classi subalterne.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Paolo
Monday, 02 August 2021 15:02
Il green pass serve al controllo sociale. La malattia covid è curabile con l'ivermectine come dice il prof. Kory.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Bollettino Culturale
Monday, 02 August 2021 09:24
Gramsci contro gli Agamben e i Cacciari che si improvvisano scienziati senza esserlo:

"C’è una differenza tra il filosofo specialista e gli altri specialisti: che il filosofo specialista si avvicina di più agli altri uomini di ciò che avvenga per gli altri specialisti. L’avere fatto del filosofo specialista una figura simile, nella scienza, agli altri specialisti, è appunto ciò che ha determinato la caricatura del filosofo. Infatti si può immaginare un entomologo specialista, senza che tutti gli altri uomini siano «entomologhi» empirici, uno specialista della trigonometria, senza che la maggior parte degli altri uomini si occupino di trigonometria ecc. (si possono trovare scienze raffinatissime, specializzatissime, necessarie, ma non perciò «comuni»), ma non si può pensare nessun uomo che non sia anche filosofo, che non pensi, appunto perché il pensare è proprio dell’uomo come tale (a meno che non sia patologicamente idiota)".

A. Gramsci, Quaderno 10.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Mario M
Saturday, 31 July 2021 13:31
La patente, il semaforo, le cinture di sicurezza: sono un campionario di sciocche analogie con il lasciapassare vaccinale che è stato istituito.
La funzione delle prime restrizioni a una libertà illimitata di comportamento la puoi spiegare e la capisce anche un infante, mentre questo lasciapassare presenta dei buchi di logica che anche un infante...

La mia libertà finisce dove inizia la tua, certo; ma anche la mia libertà non deve essere limitata dalle tue paure.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
marika
Friday, 30 July 2021 18:40
Penso il Green PASS sia la più grande VIOLENZA FISICA e PSICOLOGICA subita da un gruppo di persone in un "sistema Democratico". Il tutto si basa su un assunto: il vaccino IMMUNIZZA e tu che non lo fai contagi e io no. Sono le stesse case farmaceutiche che producono i vaccini a dichiarare sui fogli informativi che previene dalla malattia (Covid-19) e non dal virus (sar-cov-2). La dimostrazione è che in Israele e UK praticamente tutti vaccinati e il virus va a yo-yo. Quando capiremo che il tutto serve per aprire ad una società del controllo fisico, psicologico, delle nostre anime. Il mondo che emerge per noi, i ns. figli, nipoti, sarà pauroso. E quando vi renderete conto sarà troppo tardi.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote

Add comment

Submit