Il doppio standard occidentale: l'Iraq non può avere l'atomica ma Israele sì
di Domenico Moro
La motivazione del gravissimo attacco israeliano contro l’Iran risiede, secondo il governo israeliano, nel fatto che l’Iran fosse in procinto di dotarsi di armi nucleari e che queste armi sarebbero state usate per distruggere Israele.
Si tratta di una motivazione fortemente opinabile per tre ragioni. La prima è che l’attacco di Israele all’Iran è avvenuto, come molti commentatori hanno rilevato, appena prima dell’incontro previsto tra Usa e Iran proprio per trattare della questione dell’arricchimento dell’uranio da parte iraniana che avrebbe permesso di costruire armi nucleari. Questo dimostra che Israele rifiuta la via diplomatica anche a costo di destabilizzare tutto il Medio Oriente. La seconda è che, anche se l’Iran avesse queste armi e volesse impiegarle per primo, molto difficilmente potrebbe impiegarle contro Israele, visto che si esporrebbe alla massiccia rappresaglia degli Usa. Ma, soprattutto, c’è un’altra ragione, che, mi pare, non sia stata sottolineata dai commentatori: Israele dispone dell’arma nucleare. La pretesa che l’Iran non debba dotarsi di un’arma nucleare rappresenta, da parte dell’Occidente che appoggia Israele, un doppio standard, visto che nessuno applica lo stesso divieto a Israele.
Per la verità Israele, a differenza degli altri otto stati mondiali che dispongono dell’atomica (Usa, Russia, Cina, UK, Francia, India, Pakistan e Nord Corea), mantiene su questo tema un atteggiamento pericolosamente ambiguo, non riconoscendo né negando di avere tali armi.