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bastaconeurocrisi

Debito pubblico e debito privato come indicatori di stabilità

di Marco Cattaneo

Durante i primi anni dell’euro, l’Italia veniva additata a “cattivo esempio” e a “paese da mettere sotto controllo” per via dell’alto rapporto tra debito pubblico e PIL. Esattamente come oggi.

Rispetto a oggi, tuttavia, si sentiva spesso replicare (per esempio da Giulio Tremonti) che molti paesi considerati “virtuosi” avevano sì meno debito pubblico, ma molto più debito privato. E quindi non erano affatto finanziariamente più stabili dell’Italia.

E in effetti dei quattro “PIGS” originari (che, ricordo, non comprendevano l’Italia: erano Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) almeno due (Irlanda e Spagna) hanno attraversato nel 2010-2 una violenta crisi originata da altissimi livelli di DEBITO PRIVATO VERSO L’ESTERO, nonostante il debito pubblico si attestasse “virtuosamente” (prima della crisi) a livelli molto bassi, tipo il 30-40% del PIL.

Quella crisi fu tamponata emettendo debito pubblico (sottoscritto ANCHE dei paesi dell’Eurozona che NON erano creditori dei “PIGS originari”: tra cui ahinoi l’Italia) per rimborsare i creditori privati.

Come dicevo, mi sembra che l’argomentazione di Tremonti (e altri) sia abbastanza passata di moda. Ma conteneva degli elementi di verità, o quantomeno di valida riflessione.

Perché in condizioni di normalità (che sono il disporre, da parte di ogni Stato, della propria moneta: non, quindi, il manicomio dell’Eurozona) il debito PRIVATO è potenzialmente destabilizzante, il debito PUBBLICO no.

E uno dei motivi, anzi probabilmente il motivo principale, per cui l’Eurozona rimane altissimamente instabile e disfunzionale, è che data l’assenza di una garanzia incondizionata dell’istituto di emissione, si è assurdamente trasformato il debito pubblico in un fattore di rischio. Cosa che non è in paesi dove l’incidenza del debito pubblico rispetto al PIL è superiore alla media dell’Eurozona (USA, UK) se non addirittura a quella di TUTTI gli stati membri dell’Eurozona (Giappone). Paesi che però, come è assolutamente normale, emettono titoli di Stato nella PROPRIA moneta SOVRANA.

Tornare a porre sul tappeto il tema debito pubblico vs debito privato non sarebbe una cattiva idea nel contesto odierno. Argomentando che:

il debito privato è sempre un potenziale fattore di instabilità

il debito pubblico è un potenziale fattore di instabilità solo se l’istituto di emissione non lo garantisce: eventualità che è una pura e semplice decisione POLITICA

il deficit pubblico non è indice di “mancanza di virtù”. Ogni centesimo di deficit pubblico crea un centesimo di risparmio privato. Un eccesso di deficit pubblico può avere conseguenze inflazionistiche ma NON a causa del supero di una qualsiasi soglia predefinita

il deficit pubblico può avere conseguenze inflazionistiche se spinge la domanda per beni e servizi reali oltre la capacità produttiva del sistema; possibilità che peraltro può essere mitigata o eliminata non riducendo il deficit ma utilizzandolo per investimenti produttivi o per calmierare il prezzo di beni di prima necessità.

Come italiano e come commentatore economico, nonché come proponente di soluzioni per eliminare le terribili disfunzioni dell’Eurozona, sono STUFO MARCIO di vedere un singolo indicatore, incompleto anzi fuorviante, come il rapporto debito pubblico / PIL, preso a pretesto per cercare di far approvare in Italia “riforme strutturali” e altre amenità euroausteriche i cui effetti CATASTROFICI sono stati già ampiamente sperimentati.

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AlsOb
Sunday, 29 May 2022 23:00
L'autore dell'articolo si dice giustamente stufo della reiterata esposizione delle disfunzioni dell'Unione Europea e sua applicazione di cervellotiche e dannose misure di austerità.
Tuttavia il problema non si limita a questioni di tecnica economica e finanziaria, ma coinvolge una logica politica e economica molto più radicale e profonda.

Purtroppo, nonostante le illusioni, i due modelli o pilastri della costruzione della UE sono la guerra imperialistica e il fascismo neoliberale, per il quale i poteri vanno alla "indipendente" istituzione monetaria e la maggioranza delle risorse ai mercati finanziari, che fideisticamente si comporterebbero come postula la pseudo-metafisica. Così da depotenziare il ruolo degli stati nazionali e delle politiche fiscali, per affidarsi alle virtù del mercato finanziario integrato che opererebbe da perfetto e migliore surrogato nella loro allocazione.

Siccome la realtà differisce dalla fantasia i debiti pubblici specie dei paesi periferici sono sottoposti a pesanti pressioni speculative in situazione di stress. Da quando alla Ecb se ne sono accorti, hanno introdotto il concetto modificativo di mercati "fragmentati" e non integrati. Ciò è servito a evitare la completa implosione dell'euro.
Ma fino a quando la logica politica e economica sottostante è di imperialismo e fascismo neoliberale, nulla cambia, se non per alcuni interventi di salvataggio.

A forzare un ragionamento di Lenin, ciò che è accaduto è che si è inversamente passati da stati nazionali più piccoli ma con i loro modelli, magari parzialmente contraddittori, di accumulazione capitalistica, a una entità unione superiore centralistica, che impone un sistema economico (anti)capitalistico fortemente regressivo, per soddisfare altre esigenze non palesate e che più facilmente domina e indirizza singole entità prima indipendenti, secondo rapporti privilegiati con le oligarchie locali.
Nel caso italiano si è giunti a permanenti politiche recessive (che beneficiano solo l'oligarchia parassitaria) fino a un governo protofascista che criminalmente ha definitivamente calpestato l'interesse nazionale, per dichiarare una irresponsabile guerra alla Russia.
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marku
Sunday, 29 May 2022 20:10
l'italietta ha un debito pubblico di 2.678 mld di euro circa

tutti a stracciarsi le vesti
le generazioni attuali a stringere la cinghia
perchè dicono che stiamo compromettendo il futuro
dei nostri figli
mario miseria
nè fà una questione d'onore (il suo?)
e predica solo debito buono
che sarebbe quello a favore
dei merkati e dei merkanti

il grande satana
debito pubblico
https://www.money.it/Debito-pubblico-USA-al-125-del-PIL

ma i tipi in questione ci premettono che non bisogna preoccuparsi
bontà loro

ora se trovate un cittadino a stelle e strisce
preoccupato per il debito pubblico nazionale
vi offro un caffè

invece se trovate un politico yankee
preoccupato del debito pubblico stellestrisciato
vi offro una cena

morale della favola
perchè gli italioti dovrebbero vivere
sempiternamente nell'incubo e nella colpa
del debito pubblico?

perchè invece gli imperialisti amerikani
se ne strasbattono
ed anzi ogni anno
aumentano gli stanziamenti in deficit?

semplice per due motivi

perchè il debito pubblico
iin dollari
è a carico
del resto del mondo
pena la guerra
per i diritti umani

il secondo
è che ci sono in giro per il mondo
tanti mario miseria
che son ben lieti
ed anzi auspicano e manovrano
leve atlantiche
per far pagare ai propri concittadini
il debito pubblico dell'impero

mario miseria
un nome una garanzia
per l'impero

CHE VIVA ROBESPIERRE
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