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pianocontromercato

Il parossismo del modo di produzione capitalistico

di Pasquale Cicalese

Stamane ho pubblicato sulla pagina telegram pianocontromercato un estratto di un articolo del People’s Daily sull’economista americano Stephen Roach, profondo conoscitore della Cina (qui di seguito). Nelle ultime settimane sto notando che gli iscritti alla pagina fanno commenti molto interessanti. Oggi voglio pubblicare nuovamente il commento della Signora Alex -X che gentilmente mi ha autorizzato. Guido Salerno Aletta, avendola già letta precedentemente sul blog, ritiene la signora una persona acuta. Anche con questo commento si conferma ed è per questo che lo voglio pubblicare a margine di Roach. Buona lettura.

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DA PEOPLE’S DAILY DI OGGI: “L’ex presidente di Morgan Stanley Asia ha anche avvertito che le relazioni USA-Cina sono andate di male in peggio, il che avrà serie conseguenze per la stabilità mondiale e la crescita globale se il conflitto dovesse continuare. L’attuale approccio alla risoluzione dei conflitti, che può essere esaminato al meglio attraverso il cosiddetto accordo commerciale di Fase Uno raggiunto tra Stati Uniti e Cina nel gennaio del 2020, è un approccio fallito. Guarda i vantaggi di opportunità di crescita ampliate.

Alcuni politici ed esperti statunitensi ritengono che tagliare i legami con la Cina sarebbe vantaggioso per gli Stati Uniti. Alla domanda su queste affermazioni, Roach ha affermato che una mossa verso il disaccoppiamento tra Stati Uniti e Cina è “una ricetta per il disastro per gli Stati Uniti e la Cina”. Negli ultimi 40 anni, gli Stati Uniti e la Cina hanno costruito “una relazione profonda e forte”, ma in questo momento sono sorte pressioni politiche che hanno avuto un grave impatto sulla relazione, ha affermato Roach. Ha spiegato che l’alto livello delle tariffe imposte dagli Stati Uniti, con tariffe reciproche imposte dalla Cina sui prodotti statunitensi, è negativo per entrambi i paesi. “Dobbiamo riconoscere che l’attuale quadro di escalation tariffaria e sanzioni su tecnologia e altre società è controproducente”, ha affermato Roach.

“Sia gli Stati Uniti che la Cina sono fortemente integrati con il resto del mondo”, ha affermato. “Non puoi affrontare questi squilibri paese per paese”, ha detto Roach, che è un economista di formazione. “Se vuoi ripristinare un maggiore equilibrio, noi in America dobbiamo risparmiare di più e tu in Cina devi risparmiare di meno e questo sarà un passo molto importante per risolvere gli squilibri commerciali”. Tuttavia, ha sottolineato che “l’idea di migliorare le nostre relazioni restringendo uno squilibrio commerciale bilaterale non è solo controproducente, ma perde la reale opportunità che dobbiamo cogliere”.Il modo migliore per garantire maggiori opportunità di crescita tra Stati Uniti e Cina, ha raccomandato, è di “tornare a negoziare un nuovo trattato bilaterale di investimento, qualcosa su cui eravamo molto vicini al raggiungimento di un accordo prima che Donald Trump fosse eletto presidente [nel novembre 2016] ]”. ”Dobbiamo guardare alla crescita piuttosto che tentare di correggere uno squilibrio commerciale multilaterale concentrandoci in modo errato su deficit o eccedenze commerciali bilaterali”, ha aggiunto Roach. “Abbiamo sbagliato approccio. E abbiamo bisogno di un nuovo approccio”.Spostati dalla sfiducia verso una relazione più fiduciosaLa prima e altamente consequenziale raccomandazione di Roach è di trovare aree di reciproco interesse in cui le due parti possano iniziare a spostarsi da un clima di sfiducia verso una relazione più fiduciosa tra i due paesi. Ha evidenziato tre aree in particolare che offrono opportunità per ricostruire la fiducia: il cambiamento climatico, la politica sanitaria globale e la sicurezza informatica.L’anno scorso, i due paesi hanno rilasciato la loro Cina-USA Dichiarazione congiunta di Glasgow sul miglioramento dell’azione per il clima negli anni 2020, che mirava ad affrontare meglio le emissioni di gas serra e i cambiamenti climatici.La seconda area su cui Roach ha proposto di concentrarsi sulle due parti è la salute globale. “Continua a esserci una grande animosità tra Stati Uniti e Cina sulle questioni relative alle fonti del COVID-19″. Ha aggiunto che le due parti non sono riuscite ad andare oltre e ad abbracciare gli sforzi collaborativi nelle pratiche globali di prevenzione della salute e delle malattie.“Per definizione, questa pandemia non è un problema cinese. Non è un problema degli Stati Uniti. Non è un problema per nessun paese..In un mondo così altamente interconnesso, e dato l’altissimo livello di trasmissibilità delle più recenti varianti di COVID-19, l’economista ha fortemente esortato le nazioni a riunirsi e condividere le migliori pratiche in termini di salute pubblica e sviluppo scientifico.”

Commento della Signora Alex X: “E intanto le élite continuano i loro sporchi interessi".

Come dice il professor Malanga la spazzatura non va eliminata “postuma” va NON creata a monte e prendo ad esempio questo assunto, per dire che andrebbe metaforicamente applicato in TUTTI i settori citati nell’interessante post di Pasquale, che evidenzia i punti cardine del nuovo regime globalista:

– Consumismo ipertrofico che rovina l’ambiente, per poi fingere di salvarlo con strategie di marketing che ti fanno credere di scegliere nuovi stili di vita già scelti invece da chi detiene le fonti energetiche basilari, da propinare a scapito del popolo e a favore dei loro nuovo guadagni.

– Le pandemie scaturite da esperimenti voluti, l’innesco delle stesse e relative gestioni già pianificate sulla lunga distanza che creano popolazioni di eterni finti “in cura” e mai guariti.

– L’abuso della tecnologia per il controllo totale delle menti e delle vite nella ricerca parossistica del “consumatore” perfetto e del cittadino modello.

Su tutte queste cose si trovano d’accordo e al contempo si contrastano le grandi potenze: soldi e potere, laddove il soldo è completamene svuotato del suo valore “reale” di scambio economico e il potere è diventato un delirio assoluto di una “dittatura esistenziale” dove lo Stato agisce sui cittadini come un genitore abusante: “se non stai attento, come ti ho fatto, ti disfo”…

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