Print Friendly, PDF & Email

linterferenza

Perchè l’Occidente odia la Russia e Putin

di Fabrizio Marchi

Anche se può sembrare fantapolitico, specie per chi non si occupa di politica internazionale, è importante sottolineare che l’obiettivo strategico dell’offensiva globale americana (leggi, fra le altre cose, l’espansione della NATO ad est), è la Cina, non la Russia.

L’indebolimento o addirittura la destabilizzazione della Russia sul medio-lungo periodo è “solo” (con molte virgolette…) un passaggio intermedio, anche se di enorme importanza, al fine di isolare la Cina, il vero e più importante competitor degli americani. Che ciò sia possibile è tutto da verificare, naturalmente, ma a mio parere questa è l’intenzione.

Gli Stati Uniti puntano a prolungare quanto più possibile il conflitto in Ucraina se non a renderlo permanente. In questo modo sperano di dissanguare la Russia sia dal punto di vista militare che soprattutto economico, e di logorarla con il tempo anche sul piano psicologico, minando la coesione interna. Sul medio periodo la guerra potrebbe rafforzare e sta già rafforzando molto la leadership di Putin ma sul lungo potrebbe, forse, indebolirla. Del resto, restare impantanati in una guerra di lungo periodo può essere ed è stato destabilizzante per tutti.

Pensiamo al Vietnam per gli USA e all’Afghanistan sia per l’America che per l’Unione Sovietica, solo per portare alcuni esempi noti. E per quanto la leadership di Putin sia molto solida, non possiamo escludere a priori nel tempo un suo indebolimento interno. Quanto e se ciò sia possibile, come dicevo, è altro discorso ma io credo che la strategia del Pentagono sia questa.

Subito dopo il crollo dell’URSS (ma il disfacimento era iniziato già da tempo) la Russia era ridotta ad una colonia, un paese con un enorme serbatoio di materie prime da saccheggiare e una grande massa di manodopera a bassissimo costo a disposizione per le multinazionali e le aziende occidentali, più un governo di affaristi senza scrupoli in combutta con la mafia e guidato da un fantoccio ubriacone al servizio degli USA. I quali erano ormai convinti di avere il mondo in pugno. E questo è stato il loro più grave errore. Un errore che per la verità hanno commesso spesso negli ultimi trent’anni. Sono rimasti letteralmente spiazzati dalla crescita economica impetuosa, se non portentosa, della Cina e non pensavano che la Russia potesse risollevarsi e ritrovare la sua forza, il suo baricentro, la sua identità, che è quella di un grande paese, con una grande storia, una grande cultura e un grande popolo che non può accettare di essere ridotto ad una colonia dell’Occidente.

Che ci piaccia o no (questo è del tutto indifferente al fine della comprensione delle cose) Putin è stato l’uomo che ha incarnato questa rinascita. Ed è proprio questo che l’Occidente non gli perdona. Perché gli ha tolto quel grande giocattolo che pensavano di avere ormai tra le mani e così facendo gli ha tolto il sogno – che sembrava ormai raggiunto – di poter dominare sull’intero pianeta.

Che poi la crociata antirussa sia all’insegna della difesa dei valori occidentali, della libertà, dei diritti civili e della democrazia, è ovviamente scontato, ma sono chiacchiere, propaganda delle più scontate, minestrine per ingenui (non voglio infierire…). L’Occidente fa e ha fatto affari, appoggiato, finanziato, armato e spesso creato di sana pianta le più feroci dittature in tutto il mondo (così come non esita oggi a nobilitare la peggiore feccia nazifascista mai vista in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale in poi), figuriamoci se il problema possono essere i diritti e la democrazia. Se Putin fosse al suo servizio potrebbe pure mangiarsi letteralmente i bambini a colazione che non gliene importerebbe assolutamente nulla e troverebbero anche il modo di occultarlo.

Indebolire, ridimensionare drasticamente o addirittura destabilizzare la Russia e insediare un governo compiacente, significherebbe, come dicevo, isolare la Cina. Pensiamo oggi all’India, un paese formalmente collocato nella sfera di influenza occidentale ma di fatto non ad esso omogeneo, per ovvie ragioni geografiche e quindi economiche e commerciali. Venendo meno la Russia, cioè l’altro principale bastione, oltre alla Cina, del blocco (euro)asiatico, l’India verrebbe inevitabilmente risucchiata nella sfera occidentale e forse anche il Pakistan, alleato fino a poco più di un anno o due anni fa degli Stati Uniti.

Si tratta ovviamente di una strategia e di un progetto ambiziosissimi che gli americani potrebbero giocarsi sul medio e lungo periodo. Del resto, se non riescono a spezzare in qualche modo il legame fra Russia e Cina, cioè l’asse centrale del (possibile ma non ancora del tutto omogeneo) blocco asiatico, per gli Stati Uniti e per il blocco occidentale le cose si potrebbero mettere molto male.

E’ per questo che la crisi in corso è sicuramente la più grave e inquietante dal termine della seconda guerra mondiale ad oggi. Una crisi di cui obiettivamente non siamo in grado di prevedere gli sviluppi e soprattutto gli esiti, potenzialmente drammatici.

P.S. E anche quanto sta accadendo è una delle conseguenze del crollo dell’URSS e del blocco sovietico.

Comments

Search Reset
0
Alfred*
Tuesday, 03 May 2022 16:08
... acciderbole, fresco, fresco, sembra che gli Usa tuonino tanto contro questi europei codardi che continuano a comprare gas russo (come anche l'ucraina che tra l'altro incassa le tasse di transito e infatti non un gasdotto ha subito perdite a dispetto dei poveri ucraini), ma poi neanche sotto sotto, ma alla luce del sole comprino ... Uranio per le loro centrali nucleari da Putin e da due stati satellite russi. La diplomazia del nucleare o l'avidita' dei dine' o altro?
Sarebbe interessante studiare questi flussi. Ci sono alcune cose poco comprensibili. Ad esempio perche' i russi non fanno una azione anonima per far saltare i gasdotti verso l'europa in territorio ucraino? Se gli stiamo sui coglioni sarebbe la cosa piu sensata. Si tengono la materia prima, non pagano penali (interruzione per una guerra in corso, causa di forza maggiore) e risparmiano anche sui pedaggi all'Ucraina. Vuoi vedere che i russi non sono poi quei demoni dementi dipinti dalla stampa? Perche' non lo fa .. elenski anziche' far sentire tutti in colpa perche' cuciniamo i polli anziche' mangiarli crudi? Vuoi vedere che non fanno saltare le pipeline perce' gli europei sbranerebbero crudi gli ucraini? Ok ci sono anche spiegazioni meno macabre.. resta il fatto che commerci e guerra sono apparentemente contradditori ... sotto parecchi punti di vista... agli amanti della settimana enigmistica elencare gli enigmi e ... cercare di risolverli
Intanto leggete con quale uranio gli Usa fanno andare le loro centrali e producono anche armi ...
https://it.insideover.com/energia/lembargo-usa-alla-russia-dimentica-luranio.html
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Alfred*
Tuesday, 03 May 2022 13:33
Corcordo su molte cose.
Credo pero' che se l' intento e' combattere la Russia per poi rivaleggiare con la Cina ....
I generali Usa dovrebbero controllare le capacita' produttive in loco e sperare che dalla Cina arrivino i componenti necessari a fare funzionare dalle armi .... (alle lavatrici.
Potrei sbagliare, toc toc, c'e' qualcuno qui che sa fare una stima del potenziale produttivo occidentale di armamenti? In regime di quasi autarchia viste le sanzioni e il ristagno dei commerci, please.
Se con le mancate importazioni di materie prime dalla Russia e tecnologiche dalla Cina il mondo manufatturiero sta collassando ... cosa sta accadendo per i componenti necessari a produrre sempre nuove armi e tecnologia per rifornire l' Ucraina? Gli Usa possono produrre all'infinito? Da dove attingono senza mandare in malora tutto l'intorno e lo stile di vita cosi caro (anche come valore) in occidente?
La Russia ha materie prime a sufficienza per fabbricarsi le sue armi (che forse non saranno di design, ma si sono sempre rivelate efficienti, sembra) sia come minerali che come combustibili. A occidente dove andiamo a prendere l'equivalente?
Sono conti da economia domestica, ma credo siano importanti.
Altra cosa di cui non teniamo conto, per quanto russi e cinesi siano scarsamente affini questa e' una guerra di sopravvivenza per entrambi, non per i soli russi. La Cina ha non solo tecnologia, ma popolazione. Se gli ucraini accettano generali della Nato (sembra che uno, canadese, sia uscito dalle fogne dell'acciaieria) perche' i russi non possono accettare 'volontari' cinesi o pakistani o indiani, magari come aiuti nelle retrovie e magari perche' in cambio le loro nazioni vanno a intascare materie prime?. Andate a leggere dei cinesi mandati in europa nelle manifatture in Inghilterra e Francia nella prima guerra mondiale. Cosa potrebbe impedire ai russi di giovarsi non solo di aiuti economici, ma anche di varia manovalanza asiatica se necessario? Se gli Usa contano sui soli ucraini piu truppe di mercenari di quanti elementi stiamo parlando? Gia adesso gli stessi numeri forniti dagli ucraini mostrano una nazione che presto sara'alla fame. Quali calcoli ha fatto Biden per pensare che riusciranno a imbracciare tutte le armi che stanno inviando e sconfiggere o tenere impegnati i russi?
A sboccio, con l'economia ucraina bloccata e la vendita delle granaglie prodotte per fare cassa penso che tra qualche mese (uno, due) i poveri ucraini saranno alla fame.
Odio tutte le guerre e piango per tutti gli ucraini non nazi fascisti mandati a combattere perche' i loro padroni non hanno accettato che diventassero nazione neutrale come l'Austria. L' occidente vive della sua arroganza e moriremo tutti per non averla limitata, non avere raggiunto compromessi e chiesto forme di convivenza giuste.
Like Like Reply | Reply with quote | Quote

Add comment

Submit