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sinistra

La giornata della democrazia nel Niger. Dove la sabbia insegna

di Mauro Armanino

Niamey, 29 luglio 2018. Magari di sabbia ma la nostra democrazia si celebra domenica 29 luglio. Nel nostro piccolo è già qualcosa. Decretata 20 anni dopo la celebrazione della Conferenza Nazionale Sovrana, il 29 luglio 2011, la giornata celebra l’avvento del multipartismo dopo gli anni di piombo della giunta militare. Da allora ogni anno, alla data, si ricorda che la democrazia è un cantiere che funziona come e quando può. Tanto per non dare adito a sospetti sono stati liberati, dopo alcuni mesi di carcere, i tre capofila della società civile. Il reato di manifestare senza autorizzazione è stato il pretesto per scoraggiare i venti di rivolta nascente al decreto sulle finanze dello stato. Dopo 15 anni di regime militare si vive il regime presidenziale che fa della democrazia del Niger un’invenzione al servizio dell’Occidente. La Conferenza terminò il 3 novembre del 1991 a Niamey. Circa 1200 i delegati delle ‘forze vive’ della nazione con la transizione fino alle elezioni del 1993.

La vostra democrazia è liquida come la società. Da quella di sabbia a quella di mare c’è la complicità assicurata dal Mediterraneo. Una democrazia acquatica che, credendo di redimersi, si affida alle onde della politica, ai riflussi nazionalisti che impongono il passato sul presente. La democrazia che proponete è solida come la rete metallica che protegge, come a Ceuta, l’ingresso sulle sacre sponde di gesso del continente.

E’stata assaltata e scavalcata da almeno 600 migranti con in tasca un pugno di sabbia. Una democrazia protetta, circondata da fili spinati, da campi di transito permanente e a misura degli interessi dei potenti. Una democrazia di carta e dichiarazioni precarie perché non credute e professate da nessuno in particolare. La vostra democrazi è liquida come il denaro che circola senza limiti di spazio e tempo che vi ha contaminati come una malattia incurabile. La democrazia che esportate ha il colore delle forze armate e delle banche.

La nostra democrazia almeno è di sabbia. Funziona a tratti come la luce nella capitale. Viaggia su taxi d’occasione. Mangia a seconda dei giorni e non si prende sul serio. Usa i corpi per governare, sorvegliare e punire. Manda avanti i pedoni e si diverte a costruire inutili palazzi di vetro. Fa figli senza badare a spese e prende Dio come garante del futuro. La giornata della democrazia nel Niger cade quest’anno nell’ultima domenica di luglio e si festeggia di noncuranza. Imparate da noi e aggiungete un giorno di sabbia al vostro calendario. 

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