Gaza. La Russia batte un colpo. All’ONU un piano alternativo a quello di Trump
di Redazione
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite lunedì doveva votare su una bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti per approvare il piano di Trump per Gaza. Il testo prevede in particolare un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un “comitato per la pace” che dovrebbe essere presieduto dal presidente degli Stati Uniti e da Toni Blair e autorizza l’invio di una “forza internazionale di stabilizzazione”.
Ma il sito statunitense Axios fa sapere che la Russia ha di fatto già respinto la bozza di risoluzione degli Stati Uniti su Gaza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Non solo. Mosca ha infatti presentato una sua contro-bozza di risoluzione.
Nella bozza russa pubblicata sempre da Axios, si chiede che sia il segretario generale delle Nazioni Unite “a individuare opzioni per l’attuazione” del Piano firmato a Sharm el Sheik. E gli chiede di presentare rapidamente al Consiglio di Sicurezza un rapporto generale che contenga anche “opzioni sul dispiegamento di una Forza internazionale di stabilizzazione a Gaza”, una accezione diversa rispetto al testo statunitense che conteneva tra l’altro i dettagli della forza militare internazionale da dispiegare nella Striscia di Gaza.
Nei giorni scorsi, gli statunitensi avevano fatto circolare informalmente una bozza, sostenendo di avere il supporto dei Paesi della regione per l’autorizzazione a una forza di stabilizzazione e a un consiglio transitorio per la governance di Gaza per due anni.
Secondo gli Stati Uniti, il Qatar, l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, l’Indonesia, il Pakistan, la Giordania e la Turchia hanno espresso “sostegno congiunto” alla bozza di risoluzione USA, che dà mandato per formare una forza internazionale di stabilizzazione, tra le altre cose, e hanno espresso la speranza che venga adottata “rapidamente”.
Washington ha formalmente distribuito la propria bozza ai 15 membri del Consiglio, la scorsa settimana. Il testo autorizzerebbe un mandato biennale per un organo di governance transitorio e una forza internazionale di stabilizzazione.
Ma Russia, Cina e diversi Stati arabi si oppongono alla proposta, sollevando preoccupazioni riguardo a un organo amministrativo ancora da istituire che governerebbe temporaneamente la Striscia e all’assenza di qualsiasi ruolo transitorio per l’Autorità Palestinese.
L’agenzia Reuters, afferma di aver ottenuto una copia del testo della controproposta di Mosca. La missione russa all’Onu, in una nota inviata ai membri del Consiglio di sicurezza, ha precisato che si tratta di “una controproposta ispirata dalla bozza degli Stati Uniti: il nostro obiettivo è permettere al Consiglio di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unito per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità”.
La bozza russa chiede che il Segretario Generale dell’ONU individui opzioni per una forza internazionale di stabilizzazione per Gaza, senza alcun riferimento al “Board of Peace”.
Tra i principali punti di disaccordo riguardanti il testo USA figurano il percorso verso uno Stato palestinese indipendente e la tempistica del ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza.
Nonostante ciò, la missione statunitense presso l’ONU ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza ad andare avanti con la risoluzione USA. “I tentativi di creare divisioni ora – mentre è in corso una negoziazione attiva su questa risoluzione – hanno conseguenze gravi, concrete e totalmente evitabili per i palestinesi a Gaza”, ha affermato un portavoce della missione USA alle Nazioni Unite.
I diplomatici statunitensi hanno anche aggiunto che gli Stati Uniti potrebbero decidere di procedere unilateralmente con una forza militare internazionale composta solo dai Paesi disponibili, anche senza il sostegno dell’ONU.







































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