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linterferenza

Una spregevole sceneggiata

di Fabrizio Marchi

Prendiamo atto che impedire alle donne di recarsi da sole a vedere un partita di calcio è considerato dalla classe politica e dai media occidentali molto più grave che finanziare e armare i tagliagole dell’ISIS, bombardare un paese, lo Yemen (con armi israeliane, americane, francesi e italiane, è bene essere precisi sulle cose…), fare strage di civili, fra cui migliaia di bambini, condannare a morte un blogger (con taglio della testa sulla pubblica piazza) perché ha scritto cose non gradite al regime, oppure una persona che professa una religione diversa da quella ufficiale wahabita, magari perché ha pubblicamente festeggiato una ricorrenza (per la cronaca, in Arabia Saudita sono stati condannati a morte sia cristiani che musulmani non wahabiti, ad esempio sciiti).

Questo è oggi l’Occidente, dominato dall’ideologia neo liberale e politicamente corretta. La cui finalità, fra le altre cose, è proprio quella di far finta di scandalizzarsi per le discriminazioni subite dalle donne (che condanniamo senza se e senza ma) dimenticandosi o fingendo di dimenticarsi che in Arabia Saudita ce ne sono tante altre e altrettanto gravi. Una fra tutte: a finire con la testa tagliata dopo processi farsa sono nella stragrande maggioranza dei casi lavoratori immigrati sfruttati e trattati come animali (tutti maschi, naturalmente) ma questo non desta l’attenzione delle redazioni dei media occidentali. Insomma, non fa notizia, come si suol dire.

E’ doveroso ricordare che l’Arabia Saudita, uno dei regimi più ignobili che esistano al mondo, è un alleato di ferro degli USA, di Israele e della NATO, quindi anche dell’Italia.  Un alleato geopolitico e un partner economico e commerciale di prim’ordine, soprattutto per la Francia, gli USA e anche l’Italia.

Questa storia d’amore fra l’Occidente (e le sue propaggini in loco) e l’Arabia Saudita dura da decenni. Per restare in casa nostra tutti i governi italiani che si sono succeduti da almeno vent’anni hanno stretto relazioni economiche e politiche con l’Arabia Saudita (ma anche con il Qatar e gli Emirati Arabi che in materia di violazione dei diritti umani non hanno nulla da invidiare ai Sauditi).

E’ evidente quindi come le reazioni scandalizzate di Salvini e della Boldrini (e di tutti i loro colleghi e le loro colleghe, siano essi/e di centrodestra o centrosinistra) alla notizia che le donne non potranno recarsi allo stadio ad assistere alla finale di Supercoppa tra Juventus e Milan (che si terrà appunto nella capitale saudita) se non accompagnate dai loro uomini, sia una ipocrita e spregevole sceneggiata.

Concludo additando al pubblico disprezzo entrambi, e insieme a loro tutto il circo mediatico-politico, di destra e di “sinistra”.

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