Lettera aperta al Dottor Spada su Covid, novax e green pass
di Igor Giussani
Egregio Dottor Spada,
seguo la pagina Facebook ‘Pillole di ottimismo’, di cui Lei è diventato il principale animatore, fin dalle origini e, malgrado alcune divergenze di tipo ideologico-culturali (penso a certe affermazioni di stampo tardo-positivista che mi è capitato sovente di leggere), ho sempre apprezzato il tentativo suo, del dott. Silvestri e degli altri collaboratori di fornire un quadro sulla pandemia decisamente più ponderato e meno isterico rispetto alla consueta narrazione massmediatica.
Chi le scrive si è già sottoposto alla doppia somministrazione del vaccino anti-Covid (e si accinge alla terza) non perché lo ritenga una panacea miracolosa, bensì una risorsa, per quanto limitata e non priva di criticità, per prevenire le forme sintomatiche più gravi del contagio da Covid-19. Ritengo in sostanza che i benefici superino i rischi, per quanto forse eccessivamente sottovalutati. Non posso pertanto essere tacciato di simpatie verso l’antivaccinismo.
Sono rimasto molto incuriosito dal post da Lei pubblicato in data 19 novembre dove, nel consueto commento giornaliero dei dati pandemici, si è lasciato andare a una riflessione sui no-vax a suo giudizio più ‘benevola’ e ragionevole rispetto all’opinione generale dei follower della pagina:
“Nelle code davanti alle farmacie, nell’ostinazione che spinge tante persone in tutto il mondo a non accettare la resa al vaccino, c’è qualcosa di più dell’ignoranza, delle frottole no-vax, dell’incommensurabile banalità delle ragioni che vengono opposte. Nel rifiuto della dose c’è anche una paura primordiale, quella stessa debolezza, e incompiutezza, che ci rende ancora schiavi dei nostri istinti di animali, a cui ogni giorno mille volte soggiace la ragione. La pancia, il sonno, il sesso, la conservazione di sé stessi. C’è un richiamo ancestrale alla nostra umile e goffa natura corporea, che vince tutti i giorni, sulle abilità più elevate della corteccia cerebrale. Dobbiamo farci i conti, come li fa ogni giorno ognuno di noi, avendone cura, rispettandola, provando indulgenza. Perché un po’ di quella fragilità sta dentro tutti quanti, anche noi che guardiamo con altero disprezzo chi sta in fila nel freddo”.
Si passa insomma da una avversione rabbiosa e livorosa contro i no vax (“criminali ignoranti a cui bisogna proibire la vita sociale”) a un giudizio patetico e compassionevole (“poveretti, sono afflitti da una debolezza umana atavica che non permette loro di ragionare bene, bisogna essere indulgenti con loro”). Dando per scontato, ovviamente, che chi si vaccina lo faccia invece per atto d’amore verso se stesso e gli altri nel nome della razionalità scientifica, non come ultima spiaggia nel tentativo disperato di poter ritornare alla vita pre Coronavirus, lasciandosi alle spalle mascherine, distanziamento e tutte le altre restrizioni.
Da persona che, in questi due anni, si è confrontata moltissimo con posizioni diverse dalla proprie su gestione della pandemia e utilità del vaccino (riconoscendosi ben poco in quelle che sarebbero le fazioni definite a livello mediatico), mi permetto una spiegazione abbastanza differente riguardo all’ostinazione che anima tanti no vax. Per farlo devo però prenderla un po’ alla lontana.
Spesso ci si chiede perché, quando furono avviate le vaccinazioni di massa negli anni Cinquanta e Sessanta, la reazione generale della cittadinanza sia stata pressoché positiva con pochissime contestazioni. Si credeva di più nella scienza rispetto a oggi? Non penso. Semmai, ritengo che si riponesse maggiore fiducia in un tipo di stato (quello socialdemocratico-keynesiano) che, malgrado molti limiti ed errori, promuoveva coesione sociale e partecipazione politica. Queste premesse facilitavano l’accettazione di una certa dose di controllo paternalista.
Quarant’anni di neoliberismo hanno ridotto quel modello a un pallido simulacro, promuovendo l’individualismo più sfrenato e la privatizzazione del bene comune, nonché trasformando la democrazia in un gioco tecnocratico dove di volta in volta la volontà popolare viene sovvertita con imposizioni dall’alto prive di alcuna legittimazione elettorale, fatto espresso in maniera lampante dall’investitura a presidente del consiglio di Mario Monti prima e Mario Draghi e oggi. Il cittadino attuale finisce per sentirsi un piccolo ingranaggio di un meccanismo troppo più grande, di cui è quasi impossibile influenzare un funzionamento che per altro sembra volto ad avvantaggiare chi già occupa i piani più elevati della scala sociale ai danni degli altri.
Con lo scoppio della pandemia, lo stato attuale non si è discostato nella sostanza dalla prassi ideologica neoliberista (a parte socializzare senza vergogna le perdite dell’impresa privata), in compenso però ha riscoperto la vecchia vena paternalista, non poco degenerata rispetto ai tempi che furono. Tratta i cittadini alla stregua di minus habens e pretende di imporre pesanti restrizioni alle libertà individuali senza colpo ferire; per di più, invita ipocritamente a ‘credere nella scienza’, quando fino a ieri ha sempre ignorato se non proprio ridicolizzato gli ammonimenti provenienti dal mondo scientifico (vedi questioni come l’ambiente e tante problematiche sanitarie diverse dal Coronavirus).
Per giunta, a differenza di un severo ma giudizioso padre di famiglia, lo stato non vuole assumersi le proprie responsabilità, preferendo alzare sempre di più l’asticella nell’uso del Green Pass per costringere il singolo cittadino a una scelta che non si ha il coraggio di imporre per legge. Finendo così per accusare di ogni male persone ree solo di chiedere l’applicazione un diritto (greenpass con forme alternative alla vaccinazione) concesso proprio da chi le offende con tanta veemenza. Un comportamento riprovevole che non ha nulla da spartire con la strategia di persuasione della ‘spinta gentile’, invocata a più riprese da Pillole di Ottimismo.
In quest’ottica, il rifiuto della vaccinazione non rappresenta tanto un atto istintivo di paura e debolezza, come Lei ritiene, quanto una frustrata reazione di orgoglio. E gli strali accusatori di politici, giornalisti e virologi vari (ma anche il suo pietismo peloso, dottor Spada) produrranno solo l’effetto di irrigidire ulteriormente gli atteggiamenti di chiusura.
Anche perché, se sono folli e irrazionali tante paure legate al vaccino, è altrettanto insensato fingere di non vedere il coacervo di interessi economici legati alla pandemia e negare che i provvedimenti straordinari intrapresi, al di là della giustificazione emergenziale, possano costituire un pericoloso precedente, in quanto varati da una classe politica priva di autorevolezza e prona a poteri forti di ogni genere.
Nel caso specifico di Pillole di Ottimismo, le riconosco che, nonostante alcuni entusiasmi rivelatisi poi esagerati e che possono aver causato effetti controproducenti sull’opinione pubblica (ricordo bene come, a marzo-aprile, il crollo temporaneo dei casi in Gran Bretagna e Israele venisse salutato quale prova dell’imminente sconfitta del virus per opera dei vaccini), ha avuto il merito di criticare apertamente misure di natura politica non giustificate da motivazioni scientifiche.
Tuttavia, non passa inosservata la totale assenza di qualsiasi rilievo critico verso l’operato dell’industria farmaceutica. Non mi risultano (in caso contrario chiedo venia) prese di posizione contro i colossi del settore quando hanno palesemente violato gli impegni presi, un fatto rilevato persino dal moderatissimo premier Draghi; così come devo constatare che il vostro auspicio a considerare il vaccino un ‘bene comune’ sia del tutto vano se non accompagnato da una potente campagna contro i privilegi legati a brevetti e diritti di proprietà intellettuale.
Le assicuro che chiare e forti dichiarazioni in tal senso, diversamente da dubbie analisi psico-socio-antropologiche, eserciterebbero un effetto sicuramente maggiore nel convincere i no vax, perché rafforzerebbero la credibilità del mondo della medicina. Rappresenterebbero uno smarcamento importante da chi sta palesemente sfruttando l’emergenza pandemica per interessi del tutto estranei alla salute della cittadinanza.
In conclusione, consapevole di urtare i convincimenti di molti lettori del blog, concordo con Lei sulla necessità, espressa nel medesimo post di cui ho riportato lo stralcio iniziale, di varare a questo punto un obbligo vaccinale, anche se ne convengo per ragioni differenti dalle sue. Non si può ripetere a spron battuto il mantra del vaccino sicuro e necessario e continuare con l’ignobile pantomima del Green Pass, ora degenerato nell’ancora più assurda versione ‘super’. Se proprio si vuole seguire la linea paternalista, allora bisogna farlo fino in fondo, assumendosene pure tutti gli oneri.
Anche in questo caso, sono convinto che tanti no vax, pur nella divergenza di opinioni, apprezzerebbero molto di più un atteggiamento coerente rispetto alla falsa verginità intellettuale.







































Comments
E' assolutamente evidente, e qualcuno dovrebbe avvertirlo, che la sua corteccia cerebrale ignora i è i presupposti basilare della fisica quantistica, ignora i problemi basilari dell'epistemologia scientifica e, soprattutto, ignora ingiustificabilmente l'evidenza di quanto la supposta "razionalità" della corteccia cerebrale abbia contribuito ai peggiori disastri e massacri della storia dell'umanità grazie alla razionalità della tecnica, a ben vedere rivelatasi una disgraziata mitologia che ci sta conducendo al baratro in qualunque verso si voglia "razionalmente" volgere lo sguardo al futuro.
Lui e la sua corteccia cerebrale dovrebbero fare lo sforzo di comprendere, almeno in piccola parte, quanto irrazionale sia la sua "razionalità" e quanto razionale sia l'ancestrale irrazionalità da cui, comunque, abbiamo ereditato moltissimo in termini di sopravvivenza collettiva, di sviluppo delle cognizioni e dei metodi cognitivi, nonché del complesso sistema immunitario che portiamo.
E, mi creda, non sono certo un primitivista.
A proposito di corteccia cerebrale, il dottor Spada ha mai letto e studiato i tentativi di ricerca e speculazione sull’evoluzione della stessa e sul tentativo di descrizione del “pensiero” e dell’ “anima”? Sei i pensieri esistono reificati in questi tipi, allora come si sono formati nella corteccia cerebrale?
Usando il suo stesso argomentare, è proprio sicuro il dottore che tutto il suo assunto pro vaccini genetici anti-Covid non sia dovuto a un qualche suo nucleo emotivo pre-corticale?
"Il non-vaccinato viene sì privato di alcuni essenziali diritti di libertà, ma egli trattiene a sé, con il libero arbitrio, la propria dignità e indipendenza di pensiero; il vaccinato invece, come conseguenza dell’atto di obbedienza e di sottomissione al regime bio-politico, per poter godere di alcuni diritti formali di libertà, deve consegnare al sovrano dignità, coscienza e libero arbitrio — in cambio di una parte si aliena quindi del tutto, ciò che appunto distingue l’essere umano dagli altri esseri senzienti. Mentre il non-vaccinato è condannato a subire un’oppressione reale, il vaccinato ne deve sopportare una rafforzata, metafisica."
- "no vax" è un meme della propaganda finalizzato alla creazione e coltivazione del "nemico interno" secondo prassi già consolidata (vi ricordate l'uso passato di "comunisti" in altri contesti 'emergenziali'?)
- sono sieri o farmaci genetici, perchè sono "codificanti", agiscono nel meccanismo genetico, ovvero epigenetico, se si vuol esser e più precisi.
- la "scienza ufficiale" della "comunità scientifica" ostenta un'onniscienza della biologia sperimentale che non corrisponde alla realtà, facendo credere che sia tutto previsto perchè prevedibile, e prevedibile perchè conosciuto. Invece basta dare un'occhiata al vero stato dell'arte della genetica e della pletora di enzimi non ancora pienamente conosciuti (ad es. le trascrittasi) per capire quanto si abbia a che fare con una "modellazione" del reale e non con una effettiva conoscenza del reale. Sono problemi banali di epistemologia scientifica per cui noi massa subiamo uno scarto cognitivo sullo scarto cognitivo degli scienziati stessi, i quali a loro volta sono profilati e scartati in relazione alle esigenze politiche dei loro finanziamenti. Ve ne rendete vagamente conto cari "medicastri della SAUB"?
- pertanto detto sopra e per il fatto incontrovertibile che qualunque previsione propagandistica sulla capacità sterilizzante del contagio e sulla durata e qualità della propagandata immunizzazione; vista l'omissione e minimizzazione degli studi quantitativi degli eventi avversi; visto l'aggiornamento progressivo ex-post dei "bugiardini e delle avvertenze e delle controindicazioni; visto l'empirismo totale ex-post delle dosi booster e dei mix eterologhi; vista la opaca e omissiva esposizione delle sperimentazioni presentate, della loro sospetta fraudolenza, dell'inattendibilità oggettiva delle agenzie di controllo, questi sono preparati "sperimentali".
- è incontrovertibile che questi sono sieri genetici parzialmente e temporaneamente immunizzanti, basati su un criterio mono-antigenico (proteina Spike-ogm), mentre il sistema immunitario agisce e deve agire contro una pluralità di antigeni proteici del virus corrente, qualunque variante esso presenti.
- è ormai incontrovertibile che la proteina Spike sia di per sé una bio-tossina che causa principalmente patologie cardio-circolatorie, al pari di quella virale; per cui usarla come antigene comporta seri rischi; con il contagio il virus deve attraversare le barriere immunitarie delle mucose e indi attecchire, con l’inoculazione vi entra dentro, seppur in quota limitata, ma comunque CUMULATIVA e di ignota durata nell’auto-produzione di Spike-ogm.
- sarebbe bene da parte degli enti di garanzia, invece di farsi organi di marketing per lo spaccio di tali sostanze, di adoperarsi alla qualità di tali sostanze inoculato rie verificandone la qualità in primis rispetto agli “spezzati codificanti”, cioè i pezzi di mRNA incompleti o avariati che possono codificare proteine ignote.
E bene che vi rendiate tutti conto che avallare e usare il termine propagandistico “NO VAX” vuol dire essere collaborazionisti di un sistema opaco, ricattatorio e fraudolento.
Dovreste tutti sforzarvi verso studi indipendenti a 360° e smetterla con il moralismo strumentale pret a porter. C’è bisogno di studi indipendenti, di garantire le cure e lo sviluppo di sieri immunizzanti realmente sicuri ed efficaci per le fasce a rischio e non una somministrazione sperimentale indiscriminata e dissennata.
- "no vax" è un meme della propaganda finalizzato alla creazione e coltivazione del "nemico interno" secondo prassi già consolidata (vi ricordate l'uso passato di "comunisti" in altri contesti 'emergenziali'?)
- sono sieri o farmaci genetici, perchè sono "codificanti", agiscono nel meccanismo genetico, ovvero epigenetico, se si vuol esser e più precisi.
- la "scienza ufficiale" della "comunità scientifica" ostenta un'onniscienza della biologia sperimentale che non corrisponde alla realtà, facendo credere che sia tutto previsto perchè prevedibile, e prevedibile perchè conosciuto. Invece basta dare un'occhiata al vero stato dell'arte della genetica e della pletora di enzimi non ancora pienamente conosciuti (ad es. le trascrittasi) per capire quanto si abbia a che fare con una "modellazione" del reale e non con una effettiva conoscenza del reale. Sono problemi banali di epistemologia scientifica per cui noi massa subiamo uno scarto cognitivo sullo scarto cognitivo degli scienziati stessi, i quali a loro volta sono profilati e scartati in relazione alle esigenze politiche dei loro finanziamenti. Ve ne rendete vagamente conto cari "medicastri della SAUB"?
- pertanto detto sopra e per il fatto incontrovertibile che qualunque previsione propagandistica sulla capacità sterilizzante del contagio e sulla durata e qualità della propagandata immunizzazione; vista l'omissione e minimizzazione degli studi quantitativi degli eventi avversi; visto l'aggiornamento progressivo ex-post dei "bugiardini e delle avvertenze e delle controindicazioni; visto l'empirismo totale ex-post delle dosi booster e dei mix eterologhi; vista la opaca e omissiva esposizione delle sperimentazioni presentate, della loro sospetta fraudolenza, dell'inattendibilità oggettiva delle agenzie di controllo, questi sono preparati "sperimentali".
- è incontrovertibile che questi sono sieri genetici parzialmente e temporaneamente immunizzanti, basati su un criterio mono-antigenico (proteina Spike-ogm), mentre il sistema immunitario agisce e deve agire contro una pluralità di antigeni proteici del virus corrente, qualunque variante esso presenti.
- è ormai incontrovertibile che la proteina Spike sia di per sé una bio-tossina che causa principalmente patologie cardio-circolatorie, al pari di quella virale; per cui usarla come antigene comporta seri rischi; con il contagio il virus deve attraversare le barriere immunitarie delle mucose e indi attecchire, con l’inoculazione vi entra dentro, seppur in quota limitata, ma comunque CUMULATIVA e di ignota durata nell’auto-produzione di Spike-ogm.
- sarebbe bene da parte degli enti di garanzia, invece di farsi organi di marketing per lo spaccio di tali sostanze, di adoperarsi alla qualità di tali sostanze inoculato rie verificandone la qualità in primis rispetto agli “spezzati codificanti”, cioè i pezzi di mRNA incompleti o avariati che possono codificare proteine ignote.
E bene che vi rendiate tutti conto che avallare e usare il termine propagandistico “NO VAX” vuol dire essere collaborazionisti di un sistema opaco, ricattatorio e fraudolento.
Dovreste tutti sforzarvi verso studi indipendenti a 360° e smetterla con il moralismo strumentale pret a porter. C’è bisogno di studi indipendenti, di garantire le cure e lo sviluppo di sieri immunizzanti realmente sicuri ed efficaci per le fasce a rischio e non una somministrazione sperimentale indiscriminata e dissennata.
I "no terapie-geniche-sperimentali" imposte (in questa situazione di "supergrimpass", parliamo ancora di "convincere"?) sarebbero anche quelli che a Norimberga condannarono un po' di medici nazisti per crimini contro l'umanità, perché questi medici fecero esattamente quello che i nostri statisti stanno facendo: forzare persone non consenzienti a partecipare ad esperimenti sui loro corpi.
qui alcuni suggerimenti per proteggersi dopo aver ricevuto l'inutile (ci sono terapie e medici che curano) veleno: vi sembra una buona idea dare istruzioni al proprio corpo di produrre un pezzo di virus tossico?
https://www.eventiavversinews.it/tutti-i-protocolli-di-disintossicazione-da-scaricare-e-salvare/