Fai una donazione

Questo sito è autofinanziato. L'aumento dei costi ci costringe a chiedere un piccolo aiuto ai lettori. CHI NON HA O NON VUOLE USARE UNA CARTA DI CREDITO può comunque cliccare su "donate" e nella pagina successiva è presente (in alto) l'IBAN per un bonifico diretto________________________________

Amount
Print Friendly, PDF & Email

linterferenza

L’antisemitismo di Israele verso i Palestinesi

di Lucio Garofalo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Chiunque abbia difeso finora il governo di Israele, si arrampica sugli specchi in modo goffo e maldestro per avallare le assurde “ragioni” di uno Stato rivelatosi terrorista e criminale. Ma è impensabile, oltre che immorale, avallare una linea strategica priva di qualunque fondamento razionale, per cui rischia di ritorcersi contro chi la sostiene. Nessuno che davvero conti all’interno della “comunità internazionale” ha osato condannare gli atti di terrorismo di Stato commessi da Israele contro popolazioni inermi come quelle presenti nella striscia di Gaza. Nemmeno l’attuale pontefice ha assunto una posizione di netta esecrazione morale e politica nei riguardi dell’aggressiva e spregiudicata politica israeliana che si è spinta davvero oltre ogni limite accettabile. Quando si parla di “antisemitismo” ci si riferisce ovviamente all’antisemitismo storico, convenzionalmente inteso, cioè al classico razzismo contro gli Ebrei, vittime dell’Olocausto nazista. Ma esiste anche un antisemitismo commesso contro il popolo palestinese, anch’esso appartenente alla stirpe “semitica”, anch’esso vittima di una politica di persecuzione e di aggressione imperialista, di atti ostili e terroristici, di cui si conoscono i responsabili. Il peggior “antisemitismo”, non semplicemente ideologico, ma brutalmente politico e militare, è quello messo in pratica da coloro che rappresentano i veri assassini e terroristi, vale a dire il regime sionista di Israele e i suoi soci anglo-americani.

Altrimenti, come si potrebbe definire la politica di persecuzione e sterminio portata avanti dallo Stato di Israele con l’appoggio, più o meno tacito, degli USA e delle altre nazioni occidentali, contro popolazioni inermi che vivono confinate nella striscia di Gaza? Occorre ricordare alcune cifre impressionanti che indicano lo stato di grave miseria e disperazione in cui versa la popolazione palestinese di Gaza. Secondo i dati ufficiali forniti dalla Banca Mondiale, oltre il 40% dei bambini della Striscia di Gaza soffre di fame e di malnutrizione, oltre il 70% degli abitanti giace sotto la soglia della povertà, sopravvivendo a stento con meno di 2 dollari al giorno. Tali condizioni di vita intollerabili sono la conseguenza diretta di un embargo economico disumano imposto da Israele contro la gente di Gaza. L’Occidente ha sempre decantato le virtù liberatorie della propria democrazia, ma quando un popolo sceglie di autodeterminarsi, com’è accaduto anche nel caso dei Palestinesi, e l’esito elettorale non è gradito alle potenze occidentali, queste intraprendono immediatamente una serie di manovre tese a vanificare qualsiasi fondamento di legalità. Non a caso, dopo le elezioni legislative palestinesi vinte nel gennaio del 2006 da Hamas, la comunità internazionale impose un ignobile embargo al fine di ricattare i Palestinesi e costringerli a pentirsi di aver votato per Hamas. La vittoria elettorale di Hamas venne ostacolata fin dall’inizio dai paladini della tanto osannata “democrazia”, gli USA. I quali ostentano una presunta superiorità di ordine morale nell’ambito dei diritti e delle libertà democratiche, che non corrisponde nemmeno lontanamente alla realtà dei fatti. Basti pensare solo che la pena capitale, vigente in vari Stati della Confederazione USA, è un “nobile” esempio della civiltà giuridica e politica statunitense, per cui gli USA presumono di avere le carte in regola per “esportare la propria democrazia” nel mondo. A riguardo gli islamisti non hanno torto quando accusano la cosiddetta “democrazia occidentale” di essere una “foglia di fico” usata allo scopo di occultare la natura feroce e sanguinaria e i crimini dell’imperialismo made in USA. D’altronde, gli stessi concetti sono formulati dai teorici marxisti, sia pure in termini differenti, in chiave comunista, cioè su una base ideologica e un’impostazione ateistica e storico-materialista. In particolare, Lenin e Rosa Luxemburg definirono la democrazia parlamentare come un “involucro” dentro cui si annida la violenza della dittatura di classe della borghesia imperialistica. La logica manichea che oppone la “democrazia” liberale borghese alla “teocrazia” islamistica è l’ennesima trappola propagandistica e ideologica escogitata dalle potenze imperialiste per mistificare la realtà e ingannare l’opinione pubblica internazionale, distraendola dai problemi e dalle emergenze reali e, in questo caso, dalle contraddizioni presenti in Medio Oriente o in altre aree geostrategici del pianeta. Non c’è dubbio che Hamas rappresenti un’organizzazione culturalmente retrograda e politicamente retriva e islamico-fascista. Ma è altrettanto ineccepibile che la politica praticata dal governo israeliano nei riguardi delle popolazioni palestinesi di Gaza sia oggettivamente crudele e aggressiva, criminale e terroristica. A questo punto sorge spontanea la seguente domanda: ma i Palestinesi, come le altre popolazioni arabe, sono o no di origine “semitica”, come gli Ebrei? Secondo l’antica narrazione biblica, il genere umano sarebbe suddivisibile in tre filoni o in tre macro-gruppi etnici, discendenti dai tre figli del patriarca Noè: Sem, da cui discenderebbero i popoli “semiti”, come gli Ebrei e gli Arabi; Cam, da cui deriverebbero i popoli “camiti”, quali Egiziani e altri popoli africani; infine, Ar, da cui avrebbero avuto origine i popoli di stirpe “ariana”, altrimenti noti come “indoeuropei”, incluse le popolazioni italiche e via discorrendo. Quanto finora affermato, sarebbe accreditato dalla stessa tradizione biblica. Da questo punto di vista, ciò che comunemente si tende a identificare come “antisemitismo”, ovverosia il razzismo e la persecuzione contro gli Ebrei, dovrebbe ricevere un’estensione semantica, oltre che storico-politica, nel senso che dovrebbe includere gli atti di ostilità e di terrorismo perpetrati dal regime di Israele, con la complicità dei governi anglo-americani, ai danni di un altro popolo di stirpe “semitica”, vale a dire il popolo palestinese. I principali responsabili di questa nuova versione dell’antisemitismo sono il governo israeliano, cioè il sionismo internazionale e i suoi tradizionali alleati anglo-americani. In effetti, temo che il nuovo “antisemitismo” consista proprio nella politica di sterminio, pulizia etnica e persecuzione terroristica condotta da Israele e dall’intero establishment sionista, che fa capo alle potenti lobbies ebraiche statunitensi, nonché al Mossad, i servizi segreti israeliani, a discapito di un altro popolo di origine “semitica”: i Palestinesi confinati all’interno di un enorme lager cinto da un gigantesco muro, che è la Striscia di Gaza.

Pin It

Comments

Search Reset
0
Alfred
Friday, 19 July 2024 13:57
questo punto sorge spontanea la seguente domanda: ma i Palestinesi, come le altre popolazioni arabe, sono o no di origine “semitica”, come gli Ebrei?

Non vorrei sembrare scortese... ma chi se ne frega?
Se anche i palestinesi fossero ariani, antidiluviani o figli di un dio minore o maggiore ... chi se ne frega?
Non e' un discorso di etnie o di pseudo razze bibliche. Il sionismo e i sionisti sono un enclave coloniale che non solo massacra i palestinesi (e fa schifo vedere questo mondo che se ne frega in preda a sofismi di vario genere), ma finiti i palestinesi massacrera' con lo stesso zelo fascista anche i dissidenti interni, siano essi religiosi come i neturei karta (che gia oggi le buscano anche se con intensita' non paragonabile ai palestinesi) o non religiosi come la manciata di refuseniks o semplicemente quelli con residui di empatia, non ancora divorati dalla psicopatia suprematista sionista. Non so come la metteranno con gli ebrei diversamente sfumati come i falasha che hanno anche quella tonalita' di pelle che fa tanto inferiore, anni fa haaretz denunciava numerosi episodi di sterilizzazione delle donne falasha ... ricorda qualcosa? Sa di eugenetica? ma non siate maligni ... puo' essere che gli eredi di chi la subi' si siano scordati?
Sembra che Primo Levi (non ho fonti, solo memoria volante) dicesse una cosa tipo che odiava i nazisti per ...come avevano fatto diventare molti ebrei.
Forse aveva qualche ragione.
dei samaritani che ne faranno? sono palestinesi ed ebrei, da sempre, anche se sono una manciata e vivono con i palestinesi. A dimostrazione che i palestinesi non hanno mai perseguitato l'ebraismo in quanto tale, ma si sono opposti solamente alla rapina, allo spodestamento, alla colonizzazione operata dai sionisti.
Probabilmente nella societa' dei suprematisti sionisti ci sara' un posto privilegiato per una casta superiore di discendenti ebrei e per una casta inferiore falasha o diversamente colorata e fedele alla linea politica e ... del sangue. Perche' sangue? Perche' se non lo sapete in quel bell'esempio di suprematisti sionisti circola anche questo che vi racconta una testata non certo antisionista https://www.linkiesta.it/2013/01/gli-ebrei-sono-una-razza-le-nuove-teorie-genetiche-che-fanno-discutere/
Ma cercate su haaretz che spiega meglio o su altri media https://www.haaretz.com/israel-news/2019-04-29/ty-article-opinion/.premium/israels-rabbis-think-genetic-testing-can-prove-jewishness-theyre-wrong/0000017f-e5ed-d62c-a1ff-fdff15d90000
Ci vuole davvero una discussione su chi e' semita o no?
Pensate che ai nazi che vedevano i popoli slavi come subumani da sfruttare interessasse sapere che molto del loro dna proviene da culture tipo la yamnaya?
Che i tedeschi sono un sottoprodotto ibridato da migrazioni da est?
Davvero se i nazi anziche' costruirsi astratte teorie sulla loro superiorita' razziale avessero avuto gli strumenti della genetica di oggi avrebbeto guardato a slavi, variaghi e compagnia cantante in modo diverso? Semplicemente avrebbero trovato altre ragioni per destinare una parte di umanita' (anche tedesca, tipo comunisti o refrattari) alla schiavitu' perche' erano un gruppo suprematista e nessuna realta' avrebbe scalfito le loro decisioni in merito a chi comanda e chi subisce. Cosi e' per i sionisti che aizzano i cani sugli inermi tra la popolazione di Gaza.
il potere economico politico (l'averlo, il lottare per farlo proprio e appartenere alla classe di chi lo detiene) mi sembra facile da vedere in atto, con stragi fisiche, finanziarie o altro non solo in Israele, non solo oggi.
Basta consultare i libri di storia e la cronaca.
Un esempio recente? La melona che afferma che i disperati che arrivano in via illegale sono i veri nemici di chi arriva (dagli stessi posti con la stessa fazza) per via legale.
Perche' lo dice? Davvero ha a cuore un diritto che ogni giorno limano a loro uso e consumo? O vuole creare (tra gli stessa fazza, stessa razza) la classe di chi puo' e di chi non puo'? Di chi a breve usera' il manganello contro fratelli che arrivano disperati, ma sprovvisti di documenti?
Se lavorano bene ci riusciranno, temo ci stiano gia' riuscendo, sotto il nostro naso, mentre noi ci chiediamo ...ma non vengono dagli stessi posti, dalla stessa disperazione?
E magari da villaggi vicini e parenti, a volte ... ma sta li il problema?
Like Like Reply | Reply with quote | Quote
0
Lucio Garofalo
Monday, 29 July 2024 12:31
Il ragionamento sull'origine "semitica" delle popolazioni arabe, dei Palestinesi nel caso specifico, non era affatto una questione oziosa. Semplicemente (e si fa per dire), serviva ad evidenziare che esiste anche un feroce antisemitismo professato e praticato dai sionisti, che pretendono di auto-legittimarsi in virtù e in nome di un antisemitismo sofferto storicamente dal popolo ebraico. Per la classica serie: da vittime a carnefici...
Like Like Reply | Reply with quote | Quote

Add comment

Submit