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Nebbie siriane

Ci sono vari gas nocivi per l’uomo: l’iprite, il novichok, gli organofosfati e tanti altri. Tuttavia, pochi sono così letali per un’intera nazione come le scoregge di quattro intellettuali ai Parioli. Roberto Saviano, Fabio Volo, Laura Boldrini, Luciana Littizzetto, Alessia Marcuzzi, Michelle Hunziker e tanti altri si sono tappati naso e bocca ad Aprile in un gesto simbolico postato su tutti i social media, ma adesso dovranno tapparsi il naso un’altra volta perché i fatti hanno smentito questi palloni gonfiati e chissà che flatulenze ne verranno fuori!

Infatti, l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW nell’acronimo inglese) ha pubblicato un rapporto ad interim (cioè preliminare e non ancora finale) sull’uso di gas nervini in Siria nell’Aprile 2018. Tutti ricordiamo come la sera del 7 Aprile i telegiornali all’unisono ci raccontarono del terribile attacco coi gas nervini contro la popolazione civile di Douma, nella Ghouta. I nostri media e i quattro fighetti dei Parioli avevano già in serata scoperto il colpevole: il cattivissimo Assad assetato di sangue umano. L’OPCW però si è presa più tempo, ha mandato una squadra sul campo e ora pubblica i primi risultati, perché la verità dei fatti richiede più tempo di un selfie su Twitter.

Il rapporto (reperibile in inglese su questo sito ) descrive nel dettaglio la metodologia usata dall’OPCW, i vari passaggi dell’indagine ed i risultati preliminari delle analisi chimiche. Riassumendolo per sommi capi, la squadra dell’OPCW arrivò a Damasco (di cui la Ghouta è un quartiere periferico) tra il 12 ed il 15 Aprile, ma non poté entrare nella zona fino al 21: il 18 Aprile una prima missione venne attaccata dai pacifici civili della Ghouta e finì con due morti ed un ferito. Le successive permisero poi la raccolta di campioni ambientali in quattro aree della Ghouta e di campioni biologici su presunte vittime in campi profughi (apparentemente in Turchia): nessun campione conteneva agenti nervini o i prodotti del loro decadimento. Al contrario, l’OPCW trovò nelle zone ribelli della Ghouta due cisterne per il gas che erano state colpite da bombe e che probabilmente contenevano un composto a base di cloro.

In sostanza, il rapporto ci dice che il 7 Aprile non ci fu alcun attacco chimico con gas nervini. Anzi, è probabile che, a seguito di un bombardamento contro i ribelli, ci sia stata una fuga di un gas a base di cloro che era stato accumulato dagli stessi ribelli nella Ghouta (accumulato, ma non prodotto in loco). Da quano scritto dall’OPCW si deduce cioè che i ribelli stavano importando il suddetto gas che per errore fu rilasciato durante il bombardamento.

Davanti a questi fatti e davanti a prove provate, vorremmo tanto che i nostri compagni in maglietta rossa ai Parioli rettificassero i loro profili Twitter ed Instagram e che chiedessero scusa per aver fornito l’appoggio da sinistra agli ingiustificabili bombardamenti anglo-francesi del 13 Aprile. Sappiamo anche che però non lo faranno: le loro non sono opinioni vere, ma solo l’atteggiarsi vano e servo di chi deve ogni giorno posizionarsi e soddisfare chi comanda davvero dietro le quinte. Vogliamo perciò ricordarli, tutti, Saviano, Volo, Boldrini, Littizzetto, per quello che sono: servi prezzolati al comando dei padroni. La prossima volta che apriranno bocca, tappiamoci il naso: sono quelli i veri gas nervini.

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