L’incontro di Tianjin tra Putin, Xi e Modi potrebbe essere un evento senza grandi conseguenze future, se non un miglioramento dei rapporti tra Cina e India, risultato pur molto rilevante, oppure rappresentare un momento fondamentale, una forte accelerazione, dell’ascesa dei paesi del Sud del mondo e in particolare una mossa che trasforma l’India e il mondo. Non sappiamo come andrà a finire e forse neanche i principali protagonisti del vertice lo sanno. Cerchiamo quindi di mettere insieme le informazioni disponibili e fare delle ipotesi plausibili, partendo da un contesto più ampio.
Due avvenimenti importanti
I media hanno soprattutto messo in rilievo l’incontro molto amichevole tra Xi e Modi dopo anni di conflitti, mentre hanno sottolineato di meno altri due avvenimenti importanti, da una parte l’immagine di Modi e Putin che procedono mano nella mano, dall’altra l’ accordo concluso tra Cina e Russia per la costruzione di un altro grande gasdotto, il Power of Siberia 2.
Per quanto riguarda il primo avvenimento, esso smentisce chiaramente le notizie che davano in via di raffreddamento i rapporti tra i due paesi e che l’India avrebbe in particolare ridotto di molto gli acquisti di armamenti dalla Russia; il secondo avvenimento avviene dopo che per diversi anni il contratto per il nuovo gasdotto era fermo per ragioni sia politiche che tecniche.





 Pochi dati bastano per ricordare ciò che è di dominio pubblico. Il folle riarmo deciso dall’Unione Europea consta di 800 miliardi, reali o virtuali poco conta perché sottratti a sanità, conversione ecologica, istruzione e servizi sociali. E sono soldi a debito. Il piano “Re-arm Europe” (“Readiness 2030”) propone di mobilitare gli 800 miliardi attraverso un nuovo strumento di prestito da 150 miliardi di euro (SAFE), il riorientamento dei fondi di coesione, la mobilitazione di capitali privati e un maggior sostegno della Banca Europea degli Investimenti. L’effetto della proposta è stato il riarmo della Germania e l’idea della Francia di condividere la propria capacità nucleare nazionale.
Pochi dati bastano per ricordare ciò che è di dominio pubblico. Il folle riarmo deciso dall’Unione Europea consta di 800 miliardi, reali o virtuali poco conta perché sottratti a sanità, conversione ecologica, istruzione e servizi sociali. E sono soldi a debito. Il piano “Re-arm Europe” (“Readiness 2030”) propone di mobilitare gli 800 miliardi attraverso un nuovo strumento di prestito da 150 miliardi di euro (SAFE), il riorientamento dei fondi di coesione, la mobilitazione di capitali privati e un maggior sostegno della Banca Europea degli Investimenti. L’effetto della proposta è stato il riarmo della Germania e l’idea della Francia di condividere la propria capacità nucleare nazionale.
 Parte 1
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 A poche ore dal trionfale summit SCO di Tianjin, Pechino mette sul tavolo il piatto forte: la colossale parata che si è tenuta stamattina a Pechino è costellata da una serie infinita di fatti ed eventi di portata storica, a partire dal fatto che,
A poche ore dal trionfale summit SCO di Tianjin, Pechino mette sul tavolo il piatto forte: la colossale parata che si è tenuta stamattina a Pechino è costellata da una serie infinita di fatti ed eventi di portata storica, a partire dal fatto che, 
 Negli ultimi anni in Europa stanno circolando due proposte politiche di grande impatto, che vengono considerate proficue sia per il lavoro dipendente che per l’impresa. Stiamo parlando della riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario e di produttività e del salario minimo orario. Sulla prima abbiamo già scritto
Negli ultimi anni in Europa stanno circolando due proposte politiche di grande impatto, che vengono considerate proficue sia per il lavoro dipendente che per l’impresa. Stiamo parlando della riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario e di produttività e del salario minimo orario. Sulla prima abbiamo già scritto








 Il libro
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